1.  #Occhi.
Medusa si dovette ricredere quando vide davanti a sé due iridi calde e folli, immerse in liquido dorato, che risultava di un verde appena accennato sotto i raggi di luce. Forse liberare il Kishin non sarebbe stato l’unico lato positivo della sua avventata infiltrazione nella Shibusen. Tutto sommato sarebbe stata un po’ dispiaciuta di doverlo eliminare.

2.  #Voglio…
Stein non aveva mai avuto una tipica frase con cui presentarsi. Di solito gli andava bene una stretta di mano con la semplice frase «Franken Stein, Maestro d’armi della Shibusen». Eppure quel giorno non gli uscirono esattamente quelle parole dalla bocca.           «Voglio dissezionarti.» ammise semplicemente con un sorriso davanti alla nuova dottoressa della Shibusen.
 
3.  #Fascino.
Lo capì subito. Vedendolo ogni giorno si stava accorgendo poco a poco che quei capelli argentati sempre in disordine, quell’espressione sfacciata e divertita, quegli occhi accentuati da una scintilla di follia, diventavano sempre più affascinanti. Trovò fascino anche nel modo in cui Stein sfilava la sigaretta dal pacchetto e se la portava alla bocca con un gesto meccanico, inconsapevole dell’effetto che provocava nella bella dottoressa. Capì subito che non sarebbe stata l’unica tentatrice di quel gioco pericoloso.

4.  #Cuore
Sembrava una cosa strana per il Dottor Stein ma, ogni volta che quel caschetto di capelli dorati gli passava davanti, ogni volta che si schernivano o che i loro occhi si incrociavano, sentiva il cuore pulsare.
O forse non era il cuore, forse stava più in basso.

5.  #Svago
In realtà Stein adorava che una donna tanto dedita e concentrata sul suo lavoro come Medusa sapesse anche prendersi piccoli momenti di svago assieme a lui.

6.  #Labbra
Stein non era mai riuscito a immaginare il sapore delle labbra di Medusa. Era un pensiero stupido, diceva tra sé e se, ma non avrebbe mai immaginato che tra qualche giorno sarebbe riuscito a trovare una risposta a quella domanda.

7.  #Sogno
Stein si massaggiò lentamente le tempie cercando di focalizzare la sua attenzione su qualcos’altro nella sua stanza, ma riusciva a vedere solo ombre scure. L’aveva sognata di nuovo, e non era un buon segno, soprattutto se il sogno non riguardava la dissezione.

8.  #Risata.
Medusa non poté fare a meno di notarlo. Stein aveva una risata da bambino, una risata sincera, che non si sarebbe mai aspettata di sentire da lui. Era successo pochi giorni fa, quando, come al solito, si stavano punzecchiando a vicenda. Medusa aveva avuto l’ultima parola, e aveva sfoggiato un sorriso compiaciuto. Stein si era messo a ridere, forse per lui era strano non aver l’ultima parola. Di solito l’aveva sempre, il suo  sarcasmo era più tagliente di un coltello, il fatto di essere stato messo a tacere gli diede pochi secondi di pura euforia. Forse perché, finalmente, era riuscito a trovare qualcuno fatto della sua stessa stoffa.
 
9.  #Soli
«Non essere così tragica per una sciocchezza! Cerca di vedere le cose dal lato positivo…»
«E dimmi, Franken Stein, cosa ci sarebbe di positivo quando hai fatto scappare l’ennesimo paziente tentando di dissezionarlo?!??»
«Beh…» Stein girò lentamente la grossa vite che aveva in testa.
«Siamo rimasti soli».
 
 
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Angolo della pazza sclerata
Scusate se è una schifezza, ma non ho mai scritto degli slices of live e, dopo averne letti di vari, ho deciso che dovevo provare anch’io ^^ Adoro questa coppia e non ho potuto fare a meno di sperimentare questa cosa(?) su di loro. So che non è molto bella, ma sarei felice di ricevere qualche parere (anche negativo se mi date qualche consiglio). Detto questo spero di non avervi disgustati con questa…roba ^^
LisaRay