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Autore: Byeol_VIP    13/09/2012    4 recensioni
Lay, Luhan, Xiumin, Chen e Tao vanno ad un luna park e decidono di salire sulle montagne russe, ma Lay ha paura perché è la sua prima volta. Gli altri riescono a convincerlo, ma per problemi matematici Lay rimane da solo e si siederà vicino ad un affascinante ragazzo misterioso, che misterioso non è, ma succederà qualcosa che li costringerà a stare più tempo del previsto insieme.
Ok, è la prima FF che scrivo sugli EXO, il pairing è la Kray (o Krispy Lays come volete ewe). Credo di essere andata OOC, ma vabbè. Buona lettura. ^^
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ROLLER COASTER.

 
-Gege ti ho detto che non ci salgo lì sopra!-
-E dai Lay! E’ un solo giro,cosa vuoi che accada?-
 
“COSA VUOI CHE ACCADA?” Le ultime parole famose. Mi ha lasciato così. Mi hanno lasciato così. Eravamo dispari, era palese che ci avrebbero separato visto che i posti dei vagoncini delle montagne russe erano per due persone a scompartimento. Ovviamente Luhan si era messo accanto a Xiumin, come potevamo separare i due grandi amiconi? Tao e Chen si erano messi ai posti dietro di loro dandomi una pacca sulla spalla come per farmi forza. No, dico io grazie, eh! È la prima volta che salgo sulle montagne russe e voi mi lasciate da solo? Ovviamente un addetto alla giostra mi aveva avvertito che dovevo salire e visto che non c’era posto direttamente dietro ai miei amici mi ha accompagnato fino all’unico posto libero infondo alla coda di vagoni. Perfetto. Da solo e anche lontano dai miei amici. Mi sedetti e l’addetto controllò se avessi sistemato bene la cintura. Ci mancava pure che cadessi durante il giro della morte. Oddio c’era il giro della morte. Sarei stato a testa in giù. Avrei ucciso Luhan quando sarei sceso. Sempre se non muoio prima.
-Ahhh! Stupido Lulù!-
-Tutto ok?- 
Sobbalzai, per quanto potei visto che ero intrappolato nella cintura di sicurezza, e mi girai alla mia destra. Non avevo proprio pensato che potessi avere qualcuno accanto a me e che avevo appena fatto una bella figura di cacca. Guardai il ragazzo accanto a me. Avrà avuto più o meno la mia età o forse un anno in più. I capelli di un biondo particolare, sicuramente più alto di me, le sopracciglia folte ma curate, quel viso così curato. Così come il suo aspetto. Jeans stretti, un paio di sneaker bianche e una maglia a scollo a v a mezze maniche grigia con sopra dei disegni non ben definiti neri.
-Tutto ok?- ripeté questo. Mi svegliai da quello stato d’incanto e mi resi conto di aver fatto la mia bella seconda figura.
-Si, cioè no. I miei amici mi hanno lasciato solo ed è la prima volta che salgo su uno di questi cosi, per questo non appena scendo li uccido a tutti e cinque e sto parlando a macchinetta facendo così la mia terza figura– - fui interrotto dalla sua risata e guardai dall'altra parte arrossendo un pochino. Quella risata era particolare.
-Dai, non sono così male. Anche io ero nervoso la mia prima volta, eppure sono ancora qua, no?-
Tornai con lo sguardo su di lui abbassando la testa in un gesto di ringraziamento. Stavo per ringraziarlo anche a voce quando il vagone iniziò a muoversi. Mi irrigidii di colpo. Ecco qua. Ora sarei morto. Eppure sono giovane. Non voglio morire così presto. Ho tante cose da fare ancora. Strinsi i due manici che mi tenevano incastrato al sedile e mi sistemai meglio. Eravamo solo alla salita iniziale e già mi sentivo morire. Non appena arrivammo su i vagoni si fermarono. Mi girai verso il mio vicino che mi guardò e mi rassicurò con un gesto della mano e con un lieve sorriso. Certo, per lui era tutto normale ma per me che era la pri–
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!- iniziai ad urlare come un matto non appena i vagoni scattarono in avanti. O mio Dio. Muoio, me lo sento. Non riuscivo a chiudere gli occhi dalla paura. E il giro della ruota panoramica si avvicinava. Ero terrorizzato. Se non fosse stato che ero troppo spaventato da quel giro infernale, sarei stato tutto il tempo ad ammirare il mio vicino che non aveva più detto una parola. Il mio sguardo non si era allontanato un attimo da quel maledetto giro che ora era così vicino. Oddio… Eccolo. Riuscii a chiudere gli occhi.
Cinque secondi.
Ora muoio.
Quattro.
Però resuscito per uccidere Luhan.
Tre.
Mancherò a mia madre.
Due.
E non ho nemmeno trovato un ragazzo che mi amasse seriamente.
Un–
Una mano che afferra la mia. Apro gli occhi di scatto. Il ragazzo mi aveva preso la mano. Non staccai gli occhi dalle nostre mani. Perché lo aveva fatto? Iniziai a boccheggiare arrossito.
-Visto non era così difficile!- urlò lui. Stavo per rispondergli quando i vagoni iniziarono a rallentare a scatti. Stiamo scherzando? Era normale, no? E-era un’altra acrobazia da fare, no? Guardai preoccupato il mio vicino. La sua faccia non prometteva nulla di buono. I vagoni si fermarono all’improvviso. Oddio. Oddio. Muoio. Svengo. Svengo e mi facci salvare dal mio vicino sexy. Che diavolo vado a pensare in un momento del genere?
-Ehi carino calmati.- Sgranai gli occhi. Come mi aveva appena chiamato? –Dai, vedrai che sistemeranno il guasto subito.-
-No. Ora non capiscono che cos’è successo, ci lasciano qui a morire. Moriremo di fame e di sete e… E– -
-Woh calmo!-
-Facile per te.-
-Dai, fai dei respiri profondi.- feci come mi aveva appena detto chiudendo gli occhi e ripresi il controllo dei miei respiri. Non appena li riaprii notai che la sua mano era ancora sulla mia e spostai lo sguardo imbarazzato.
-Grazie.-
-E di che?- feci un cenno alla sua mano e lui la scanso guardando davanti a se.
-Nulla.- sospirai e guardai giù. O mio Dio quanto stavamo in alto. Non ce l’avrei fatta. Le persone si erano fermate accanto alla giostra e ci guardavano preoccupate. Lo sapevo. Saremmo rimasti lì per sempre.
-Non guardare giù, non ti conviene.- mi disse. Io annuii e spostai lo sguardo sullo schienale del sedile che avevo di fronte.
-Come mai eri da solo?- chiesi. In fondo lui sapeva perché mi avevano messo vicino a lui, quindi ora toccava a me.
-Ho accompagnato un mio amico ad un appuntamento perché sennò non sarebbe mai venuto. Però ci siamo divisi all’entrata, non volevo fare il terzo incomodo.-
-Capisco.- Come avrebbe potuto essere un terzo incomodo? Dio, sto delirando. È vero che è molto, ma molto, attraente, ma non per questo posso permettermi di essere colto in fragante a fissarlo come un cretino. E poi sarà sicuramente etero. Spostai nuovamente lo sguardo sullo schienale davanti a me.
-Di un po’, che fai? Studi? Lavori?- lo guardai confuso. –Se parliamo ti distrai dal fatto che siamo bloccati da più di dieci minuti.- abbassai lo sguardo. Ma che cacchio, Mr.sexyvicinotisalvoiosesvieni aveva deciso di farmi imbarazzare ogni cinque  secondi?
-Vado all'università e ballo. Tu?-
-Balli? Forte. Io studio e lavoro ad un bar, potresti venire ogni tanto.- rispose sorridendo sempre lievemente. Lui notò il mio sguardo e sospirò.
-Scusa, ma molte persone mi dicono che non sorrido quasi per niente e che quindi faccio un po’ di paura… Per questo sto provando a sorridere di più. Anche se mi esce fuori questa smorfia.- scoppiai a ridere.
-Non è vero, è… Bello il tuo sorriso.- dissi lievemente imbarazzato.
-Oh... Grazie.- rispose impacciato. Sorrisi e tornai di nuovo sul sedile difronte a me. Guardavo in continuazione lo schienale perché così non guardavo giù. Dio... Perché deve succedere tutto a me? Non mi dovevo far convincere a salire su questa stupida attrazione infernale. Ora chissà quando sistemeranno il problema... Sempre se riescono a capire... No, Lay devi essere positivo. Ora sistemano il guasto e ripartono. Sicuro. Ovvio. E perchè cavolo lui continuava a muoversi? Mi girai per capire che diavolo stesse facendo. Stava cercando di tirare qualcosa dalla tasca dei jeans. Quando ci riuscì guardò il suo telefono, con cuffie annesse, soddisfatto. Prese una cuffietta e se la mise all'orecchio, sbloccò il telefono e andò nella sezione musica mentre senza dire niente mi offriva una cuffietta. La presi stupito.
-Ma non lo hai lasciato giù?- 
-No, non mi separo mai dal mio telefono perché potremmo chiamarmi mia madre che sta in Canada.-
-Ah. Quindi sei canadese?-
-No, sono nato in Cina, ma ho frequentato il liceo in Canada.-
-Ah.-
-Sai dire solo quello?-
-Cosa?-
-"Ah".- rispose divertito. Lo guardai male e non risposi.
-Dai scherzavo.- continuò a ridacchiare mentre fece partire la musica.
-Mh.- Andai con lo sguardo nuovamente sul mio futuro marito, lo schienale, e mi incantai. Come faceva a parlare così tranquillamente in quella situazione? Io stavo tremando dalla paura anche se il fatto di parlare mi distraesse... La musica mi rilassò ma non del tutto perché notai che la mia mano tremava ancora. Chiusi gli occhi e cercai di rilassarmi lasciando le mani appoggiate rispettivamente sulle gambe. 
Dopo neanche cinque secondi sentii di nuovo la mia mano destra stretta da un'altra mano. Aprii gli occhi di scatto e guardai la sua mano intorno alla mia.
-Avevo visto che tremavi... Prima ti ha aiutato no?- mi chiese guardando fuori. Arrossi e questa non riuscii a nasconderlo. Fortunatamente lui non mi guardava.
-Oh, ah, si...- spostai lo sguardo su di lui. Ci stava provando? Oddio, che vado a pensare? Solo perché sono capitato accanto ad un ragazzo alquanto affascinante, che mi aiuta a non pensare di essere bloccato a più di quindici metri d'altezza e mi stringe la mano, questo non significa che ci sta provando. Non so nemmeno di quale orientamento sessuale è... Lui si girò beccandomi a fissarlo. Non disse nulla, continuò a guardarmi proprio come stavo facendo io.
-Senti– - dicemmo insieme.
-Scusa vai prima tu.- 
-No tranquillo vai tu.- presi un grosso respiro e non appena aprii la bocca per chiedergli quello che avevo in mente il vagone schizzò in avanti. Urlai come un matto da quello scatto improvviso e strinsi di più la sua mano. Non so come lui riuscì a levare le cuffiette e stringerle nella mano destra con il telefono mentre le nostre teste tornavano a guardare davanti.

-Ahahahahaha! È stato incredibile! Non mi era mai successo!- disse ridendo Luhan.
-Io ammetto che mi sono un attimo spaventato mentre si era fermato.- disse Chen.
-L'importante è che sia ripartito.- disse Xiumin come se fosse il grande saggio. Scoppiarono tutti a ridere.
-Oi oi, com'è che tu ti lamenti? Magari quel figone con cui sei uscito dalle giostre ti ha mangiato la lingua? Guarda com'è imbambolato!- mi chiese Tao ghignando.
-Yah! Sono il tuo gege! Porta rispetto panda.- dissi rimettendo il cellulare in tasca estremamente felice.

-Non mi sembra vero. Terra.- dissi scendendo dal vagoncino.
-Beh stata una corsa particolarmente interessante.- rispose guardandomi. Io feci finta di cercare gli altri per evitare di incontrare il suo sguardo e arrossire di nuovo come una ragazzina.
-Non ci vedremo più?- chiese all'improvviso. Lo guardai stupito e in uno scatto di pazzia gli sfilai il telefono dalle mani, aprii la rubrica e gli salvai il mio numero. Mi sentii chiamare. Mi girai e notai Chen si sbracciava per farsi notare.

-I tuoi amici ti cercano.- disse mentre gli ridavo il telefono. Lo prese e controllò cosa avessi fatto.  ̵  Allora ci sentiamo Lay.-
-Ci sentiamo Mr.sexyvicinotisalvoiosesvieni-
-Cosa?- mi chiese divertito.

-Nulla~ Allora io vado.- risposi girandomi. Mi allontanai sorridendo quando il telefono nella mia tasca vibrò. Non ci aveva messo molto.
 

“Mr.sexyvicinotisalvoiosesvieni le vorrebbe chiedere se è libero questa sera.”

   
 
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