13/09/2012
2 recensioniLa rana e lo scorpione
Sapeva benissimo che suo fratello non sarebbe cambiato.Non poteva tornare quello che era prima, però non riusciva a darsi per vinto.
“Voglio vederlo, aprite le porte.” dico alla guardia.
Entrando attraverso i vari livelli di spessore della porta blindata del prigioniero, si trovò davanti ad un Loki con braccia legate in modo scomodo dietro la schiena e una maschera di metallo a coprirgli la bocca.
Era un po’ di tempo che lo faceva, entrare lì e iniziare a parlare.
Ogni tanto cercava di coinvolgerlo, ma nonostante non potesse parlare, neanche un cenno era stato fatto da quell’uomo di ghiaccio.
Ma aveva notato un cambiamento, anche se minimo!
All’inizio neanche lo ascoltava. Stava lì con la sua maschera d’indifferenza a ignorarlo.
Col tempo era crollata e i suoi occhi era attenti alle sue parole.
Quel giorno, nell’iniziare a parlare aveva persino voltato la testa verso di lui un paio di volte.
A quel punto Thor non poté resistere.
Tolse la maschera, lo guardò negli occhi e chiese “Ci sei ancora, fratello?”
Loki non annuì né rispose. Si limitò ad avvicinare il suo viso a quello di Thor e a baciarlo.
Il bacio durò a lungo, fino a quando le labbra del Dio Biondo non diventarono insensibili e lui crollò a terra, colpito dalla guardia.
Il traditore liberò Loki e insieme lasciarono Asgard e la sua prigione.
Loki non controllò neanche se Thor respirava ancora e lo lasciò con un sussurro soltanto “No Thor, io non sono tuo fratello.”
***Alexiandra***
Primo slash che scrivo u.u
Esattamente 248 messe in fila una dopo l’altra
Riga dopo riga tutte per la mia cara, carissima persona
Azzu.
So che mi odierai per la piega che ha preso la storia.
Ma spero comunque che terrai conto del mio madornale sforzo
Per spremermi le meningi e scriverla durante l’ora di matematica di oggi ;D