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Autore: Minene    13/09/2012    2 recensioni
"Si', pero'.... Anch'io volevo essere salvata..." Uryuu Minene.
Dedicata a Francesca
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anch'io volevo essere salvata...

 
Eccomi finalmente qui davanti a lui. Davanti a quel volto spaventato da bambino innocente.
Nei suoi occhi sento un grido. Un grido di paura...
MAMMA!!!!!!!!!! PAPA’!!!!!!!!!!!!!!!!!
Chiusi gli occhi. Di fronte a me stava la distruzione. Le mie orecchie erano affollate di voci e l’aria era sporca di lacrime e sangue. C’era gente che correva e gente che se ne stava seduta a dare ordini di guerra. Io non stavo ne da una parte ne dall’altra.. Io avevo mamma e papa’.
Con loro non vedevo quello che c’era nascosto dietro ai loro sorrisi.. Almeno fino a quel momento...
MAMMAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! PAPA’!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Silenzio.
Rividi la bomba oscurare il cielo, come un gioco di luci. Vidi il terrore di molti stare immobili a guardare. Vidi mia mamma che piangeva e mio padre che la abbracciava. Vidi che da lontano mi gridava “CORRI!!!”.
Non riuscii a muovermi. Ma la voce sembrava un eco e si mischiò alla mia paura e, senza accorgermene, cominciai a correre.
Corsi contro il vento, tra le foglie secche, bruciate dalla tempesta. Vidi un mondo sfocato dalle lacrime e dal sangue. Vidi mamma e papa’ che non parlavano, e io che non mi muovevo. Vidi nei loro occhi la paura che non riuscivo a sopportare. Vidi i miei occhi da bambina che erano ciechi di fronte alla realta’.
Aprii gli occhi e incrociai quelli miei di un tempo, sul volto di Yukiteru.
 “perche’ vuoi diventare Dio?”
Abbasso’ la pistola con gli occhi coperti dalle lacrime. Mi rispose senza togliere lo sguardo dalla mia pistola puntata su di lui.
“Voglio riportare in vita mamma e papà...”
Il mio corpo agile si contrasse, i miei occhi si infiammarono e la ferita al braccio mancante si illumino’ di dolore. Le parole mi uscirono come un flusso di sangue e la mia gola bruciò.
“SEI SOLO UN EGOISTA!!!!!!!!!!!!!!!!”
Lui alzo’ la pistola spaventato e il dolore che c’era in me si placò in una risata. Ridevo. Ridevo perche’ ormai era tutto finito. Ridevo perche’ lui non avrebbe mai avuto il coraggio di sparare. Io si’.
Poi lui parlo’.
“Io voglio dar fine a questa guerra. Io voglio...”
“...vivere.”
Chiusi di nuovo gli occhi e vidi la bambina ripetere quelle stesse parole mentre correva. Scappava da una signora a cui aveva rubato il pane. Cercava di sopravvivere per seguire i suoi ideali. Vidi la signora raggiungermi.. I suoi passi piu’ veloci dei miei. Sentii il suo fiato sul collo mentre urlava parole incomprensibili. La vidi nascondersi dietro ad un masso, sperando e piangendo che non fosse stata vista..
TROVATA!!!!
Riaprii di scatto gli occhi per non andare avanti cn i miei ricordi dolorosi. Ma quel che vidi fu peggio.
Dietro a Yukiteru, attaccata alla sua gamba, stava quella bambina. Spalancai gli occhi spaventata. Quindi era cosi’ che si sentiva Yukiteru?
Era anche lui spaventato... ma di cosa? Improvvisamente mi resi conto che osservava la pistola che impugnavo. Dunque aveva paura che io sparassi. Aveva paura di morire. Aveva paura di nn poter piu’ rivedere i suoi genitori.
Sorrisi di nuovo. Chiusi gli occhi e vidi cio’ che Yukiteru temeva. Vidi la pistola alzarsi e...
BANG!
Caddi a terra senza un respiro, vedendo la bambina correre a salvarsi. Vidi la colpa negli occhi sul volto di Yukiteru e quella strana sensazione di essere ancora vivo. Per miracolo...
“PERCHE’ NON HAI SPARATO?!?!? PERCHE’?!?!?!?”
Una risata esplose dentro di me. Se non voleva che morissi, allora perche’ ha premuto il grilletto? Vidi la bambina che sollevava da terra quella bomba che ancora nn era esplosa e colpiva in fronte la signora. Quella signora che, come tutte, correva per tenere in vita i suoi bambini. Quei bambini che come tutti, vivevano nella paura di perdere la loro mamma. E la bomba esplose e il mio viso scoppiò in lacrime. E solo in quel momento ricordai che avevo una bomba collegata al cuore.
Aprii gli occhi e cercai lo sguardo di Yukiteru per avvertirlo che se rimaneva lì ancora a lungo, sarebbe morto.
Ma il tempo era passato troppo velocemente e Yukki era già andato via, nella consapevolezza che quello che e’ stato fatto non si poteva più cambiare. Consapevole che in qualche modo, mi avrebbe riportato in vita. E con me i miei genitori.
Mi alzai e la ferita sanguino’ su pavimento bianco. Feci dei passi lievi e mi avvicinai alla porta. Misi una mano sulla spalla di Yukki di fronte a me.
“Apriro’ io quella porta per voi”
Non sentii quello che mi disse. Avevo le orecchie ancora tappate dal suono delle lacrime di quella bambina che viveva in me.
Mi sedetti sul bordo della cassaforte e presi il cellulare dalla mia tasca guardandolo immobile.
Quel dono che Deus mi aveva offerto. Il motivo per cui avevo accettato.
Mamma...!!! Papa’!!!
Vidi la bambina che sorrideva tenendo per mano la sua mamma e il suo papa’, piangendo di felicita’. Poi vidi il mio cellulare e mi chiesi
Perche’ non io? Perche’ solo Yukiteru può avere la sua Happy End?
Grazie...
Alzai lo sguardo verso quella bambina e subito capii..
“Ecco perche’.... Sono troppo buona.. umpf...”
Il volto di Nijishima comparì e capii che c’era anche un altro motivo. Io avevo perso il mio unico amore.. Ma Yukiteru no.... Yuno.... Sentivo che quella ragazza poteva evitare la mia morte.. sentivo che lei, dentro di se’, sapeva il codice.. Non lo diceva solo per farmi fuori... Ma non importa... In fondo... dovevo morire comunque...
Grazie....
Ripete’ la voce.
“Si’, pero’........
La mia voce divenne come polvere e mi stupii di come dovesse finire tutto.. strinsi il cellulare ancora piu’ forte, distruggendo la tastiera e frantumando il vetro.
“.....anch'io volevo essere salvata...”
Boom!
 
 

 
  
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