L’ispirazione mi è venuta un po’ così. Era una storia che avevo già
nella testa, ma non pensavo di metterla per iscritto. E’ il mio secondo
tentativo con una longfiction e spero vada un po’ meglio dell’altra, perché in
quella mi sono un po’ incagliata. Spero di essere stata
abbastanza originale e che vi piaccia.
Ma soprattutto RECENSITE e fatemi sapere cosa ne pensate
(sia in negativo che in positivo)!!
P.S.:Ringrazio,
inoltre, tutti coloro che hanno
recensito le mie Drabble e che mi hanno fatto commuovere
e gridare come un’isterica per la felicità per tutta la casa (ehm ehm -/////-).
Racconti
dal Pensatoio
Prologo:Ricordi
di una sorella
Isabel beveva calma il tè, osservando fuori dalla finestra la pioggia che si abbatteva incessante sulla strada affollata di babbani. Non sapeva perché usava ancora quel termine, infondo aveva rinunciato alla sua vera natura sedici anni prima e non intendeva cambiare idea. Era felicemente sposata con un babb…. con un uomo per bene, aveva una bella casa, un automobile…
Ma inevitabilmente, guardando le grosse gocce bagnare l’asfalto e il vetro delle finestre, il pensiero di Lei le entrò con forza nella mente. A lei la pioggia piaceva, l’amava: poteva stare anche ore sotto l’acqua impetuosa o distesa sui prati verdi di Hogwarts, sotto il grande albero o vicino al lago.
Cercò di scacciare l’immagine dalla mente, ma non ci riuscì; vedeva Christina ovunque.
Vedeva il suo sorriso e la sua espressione quando la consolava da brava sorella maggiore, quando correva lungo la riva del fiume o si allenava con la sua squadra nello stadio.
Perché i ricordi erano così vividi e impressi nella sua memoria? Ormai tutto era finito! Nemmeno quelli che la poteva ricordare con affetto, i suo più cari amici, erano vivi. Tutti uccisi da quegli uomini immondi da cui cercava di scappare lei stessa. Con i loro lunghi mantelli neri e i loro volti contratti in un ghigno.
Le mancava sua sorella, era inutile negarlo, nonostante avesse cercato di lasciarsi tutto alle spalle.
Se solo avesse potuto rivederla un ultima volta…
Prese il coraggio, che aveva sepolto sotto il suo dolore, e salì in soffitta.
Voleva solo trovare una sua foto per non dimenticare il suo viso, per essere sicura che fosse quello che la tormentava nei suoi incubi pieni di rimorsi e di rimpianti.
Aprì il grande baule che le era appartenuto, ancora pieno delle sue vecchie cose di scuola.
Il calderone un po’ arrugginito, i vestiti piegati con ordine, libri polverosi e poi…
…impossibile! Non credeva che sua sorella avesse un oggetto tanto prezioso: un pensatoio!
Inoltre non sembrava impolverato o consumato dal tempo, e il liquido argentato al suo interno vorticava ancora limpido e chiaro.
Se solo avesse sbirciato dentro, avrebbe potuto rivivere un istante del passato… forse non era giusto o forse sì. Infondo aveva sbagliato tante volte, una volta in più non avrebbe cambiato niente.
Trovò la vecchia bacchetta nel baule come aveva sperato, e, fatto un respiro profondo si immerse nei ricordi.
-Questo è il pensatoio
di Christina e Lily. Attenzione i pensieri che state
per “rivivere” sono nostra proprietà!-
-Quindi potrebbero scioccarvi. Vero, Chris?-
- Puoi dirlo forte,
Lily!!-
Continua . . .
E’ solo un prologhetto, ma fatemi sapere!! Se vi piace continuo.
Baci,
Cappychan