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Autore: Cocol_Sasso_97    13/09/2012    5 recensioni
ATTENZIONE: ALTO CONTENUTO DEMENZIALE
I nostri amici Akatsukiani si ritrovano a interpretare le vesti dei personaggi di una fiaba inventata per una bambina, chissà cosa potrà uscirne!
Spero vi piaccia u.u
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akatsuki
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
- Questa storia fa parte della serie 'L'Akatsuki:l'organizzazione meno organizzata che ci sia!'
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P.s. Le parti in corsivo raccontano quello che succede nella realtà, quelle in grassetto quello che succede nel mondo di Naruto ^w^

Una fiaba diversa dal solito

 

- Bene Viola, e ora che vogliamo fare? - chiese Cocol sedendosi sul letto e guardando la bambina che passava le dita tra i lunghi capelli della Barbie. Lasciò cadere la bambola che Cocol prese prontamente e posò sul letto. Quando Viola tornò teneva in mano un libro di fiabe, e lo posò sulle gambe della ragazza.
- Favola - disse allontanando il ciuccio dalle labbra.
- Ancora? Ma queste le abbiamo lette tutte tre volte! –

Viola piagnucolò un - Ma io voglio la favola!!! - e Cocol roteò gli occhi, pronta a leggere nuovamente Cenerentola o la Bella Addormentata nel bosco...
Poi, un lampo di genio!
- Viola? E se ce la inventiamo noi una favola? -
- Si! - esclamò la bambina tutta felice - Io invento Cenerentola! -

- Ma no Viola! Aspetta, facciamo così… -
La ragazza si alzò e andò a prendere dei bambolotti dal suo zaino.

- Ecco, - fece mostrandogli i dieci bambolotti – questi sono gli Akatsukiani, sono dei miei amici… Queste sono bamboline finte… Ora noi ci inventiamo una storiella e tu muovi i personaggi va bene? –
- Va bene! – fece prendendo la bambolina rappresentante il biondo – Questa è Cenerentola! –
- Viola, quello si chiama Deidara ed è un “maschio”… -
- No, ha i capelli lunghi quindi è una femminuccia! – disse sicura la bambinetta di appena 4 anni.
Cocol rimase in silenzio, poi ghignò – Oh sì, hai ragione… È una femmina… -
 
Un urlo femminile si levò nel covo della pericolosissima organizzazione criminale quale l’Akatsuki.
- Chi è che urla così? – esclamò Pain scattando in piedi, preoccupato per la sua Konan.
- Beh, o un’autrice folle è entrata nel bagno e si è ritrovata Dei davanti a sé nudo o a Konan è successo qualcosa… - fece Kisame alzando gli occhi al soffitto, come se potesse vedere da lì cosa era successo.
- Io sono qui quindi direi che, nonostante sia strano, sia più possibile la prima ipotesi… - disse Konan andando al piano di sopra nel bagno. Poi la sua risata si diffuse in tutto il covo.
- Oh cazzo Deidara! Ma che ti è successo! Ahahaha! Sto morendo! –
- Sarebbe meglio Konan! – sbuffò il dinamitaro, stringendosi l’asciugamano addosso.
- Ma qualcuno mi vuole spiegare che cazzo sta suc… - il religioso non riuscì a terminare la frase perché scoppiò a ridere – Ahahaha! Jashin sama! Sei una donna veramente! AHAHAHAHAHA! – rise rotolando a terra e tenendosi la pancia.
- NON SCHERZARE HIDAN! CHE CAZZO È SUCCESSO?!? – esclamò rosso/a per la vergogna.
Konan prese a braccetto la neo ragazza – Semplicissimo, hai finalmente sviluppato le tette! – fece ridendo e trascinandola di sotto accompagnata da Hidan e le sue risate.
- MOLLAMI DONNA! LASCIAMI SUBITO! –
La ragazza coi capelli blu acconsentì, lasciandola sul divano. Esattamente in mezzo al resto dell’Akatsuki. Il silenziò regnava tra i presenti.
- Deidara hai le tette! – esclamò Kisame scoppiando a ridere, rompendo il silenzio. Alla sua risata si unirono tutte le risate degli altri presenti, con prese in giro varie.
- NON RIDETE IDIOTI! QUESTA È OPERA DI QUALCHE AUTRICE CON PROBLEMI MENTALI! –
- Non dire così, forse hai solo rivelato la tua vera natura! – esclamò una voce che non apparteneva a nessuno dei presenti.
- Ehi ma… Chi ha parlato? – fecero tutti guardandosi intorno.
- Io! Sono Cocol! Sto parlando col pensiero! Non è una figata? Sa tanto di supereroe! – rise.
- ALLORA VEDETE CHE AVEVO RAGIONE?!? C’ENTRA LEI! –
- In realtà la bambina a cui faccio da baby sitter, lei ha detto che sei una donna… -
- Stupida bambina… - brontolò lu… lei.
- Devi dirci qualcosa? – fece Sasori, leggermente scosso.
- Si, siete nel bel mezzo di una demenziale! – fece lei ridendo.
 
- Vieni Viola, ti presento gli altri bambolotti… questo è Hidan… - disse avvicinandole il bambolotto.
- Ma non ha i capelli… -
 
Kisame scoppiò a ridere – AHAHAH! HIDAN! SEI CALVO! AHAHAH!!! –
- COSA?! – esclamò passandosi una mano tra i capelli, che ormai non c’erano più – E NO COCOL! COSÌ NO! –
La ragazza rise – Tranquillo, ora glielo spiego… -
 
- No Viola, i capelli li ha, vedi? – fece alzando i capelli al bambolotto.
- Ah si… Allora questo fa il paggio di Cenerentola! – esclamò mettendolo da parte.
- Ancora con Cenerentola? No, ne facciamo una noi! Poi… Questo si chiama Kisame… -
- QUESTO È IL PRINCIPE AZZURRO! – esclamò tutta felice.
 
- Beh, mi è andata bene… - fece Kisame osservando il vestito da principe che gli era comparso addosso.
- Fai ridere Kisame… - disse Hidan sistemandosi i capelli che, per colpa di Cocol, erano sparati verso l’alto.
- Hidan, è meglio se stai zitto… -
- EHI! – esclamò Tobi alzando il braccio e lasciando che un alone verde uscisse dalle sue ascelle.
- Lavati Tobi… - biascicò Zetsu prima di svenire.
 
- Quello è Tobi, Viola! È un good boy! AH! QUELLO NO VIOLA! – esclamò nel momento in cui la bambina prendeva in mano la bambolina rappresentante Sasori.
- Perché? – chiese guardandolo.
- Perché… È il mio bambolotto preferito… -
- Allora è il tuo fidanzato, perché ti piace! – disse lei avvicinandole il bambolotto.
 
Sasori si irrigidì, e un brivido gli percorse la schiena.
- Che hai Sasori? – chiese Deidara guardandolo.
- N… Non so… Pensavo… -
- A cosa? – fece Deidara mentre un lungo vestito rosa – EH NO QUESTO NO! –
- Mi spiace Deidara, ma Viola vuole che tu sia la principessa! – rise la voce di Cocol.
- Cocol! – esclamò Sasori allegro – Perché non vieni a trovarci??? Mi manchi sai? - poi, come se fosse tornato in sé aggiunse – Ma che cazzo ho detto?! –
- Se non lo sai tu! – esclamò Hidan divertito mentre un vestito da cacciatore gli appariva addosso – E io chi sarei? –
Notando che la risposta di Cocol non arrivava Hidan cercò di richiamare la sua attenzione – Cocol? –
- E… Eh?? –
- Un po’ di concentrazione, stai per creare una demenziale! – sbuffò Kakuzu.
- Un minimo di rispetto! Woah! – Pain, Konan, Tobi e Zetsu vennero scaraventati via.
- Ehi! –
- Scusate, Viola ha lanciato le bamboline via dicendo che nn le servivano… -
 
- Viola trattamele bene che ci tengo… Non si buttano! –
- Va bene… - disse la bambina carezzando i capelli alla bambolina Deidara.
- Bene, iniziamo la storia! Tanto tempo fa… -
- NO! – la interruppe la bimba.
- Perché no? –
- Le storie cominciano con c’era una volta! –
- Ma è uguale… E va bene… C’era una volta… -
 
- …Una bellissima, per modo di dire, principessa di nome Deidara che viveva in un castello… - iniziò a narrare Cocol mentre l’ambientazione si trasformava in quella descritta da lei – La principessa stava tranquillamente facendosi pettinare dalla sua dama di compagnia Konan quando… -
- AHI! KONAN FA PIANO CON QUELLA SPAZZOLA! – si lamentò Deidara dolorante.
- Scusa, ma non riesco a muovermi come voglio! –
- Naturale, - spiegò Cocol mentre un alone azzurro compariva davanti alle due ragazze. L’immagine di una bambina che muoveva due bamboline apparve nell’alone e Cocol continuò – è lei che vi muove! –
- Uff… Dille di stare più attenta che se Konan continua così mi sanguinerà la testa! – sbuffò la bionda.
- Sisi… Posso continuare la favola? O questa si mette a fare i capricci! Dicevamo… -
 
- Dov’ero rimasta Viola? – chiese Cocol confusa.
- La principessa si fa pettinare dalla dama di compagnia! – esclamò lei agitando le bamboline.
 
- N… Non mi sento troppo bene… - mugolò Konan stordita.
- A… A chi lo dici… - annuì Deidara, una mano sulla bocca per trattenere il conato di vomito.
 
- Ah si, hai ragione! Dunque, la principessa si stava facendo tranquillamente facendo pettinare dalla sua dama di compagnia quando… -
 
- …comparve il perfido stregone Ka Ku Zu! –
- Ka Ku Zu? – chiese Deidara perplesso – Tutto staccato? –
- Si, problemi?! Sa più di stregone! –
- Ma fa schifo! – ribatté la principessa.
- E va bene, allora si chiamerà Ka Kuzu, ma più di così niente! – sbuffò innervosita la narratrice.
- Meglio che niente… Fa comunque schifo sappilo! – incrociò le braccia Deidara.
- Zitta tu! –
- Cocol? – chiamò Konan – Penso che il tuo perfido stregone sia in ritardo… -
- Cosa? Ka Kuzu vieni subito qui! Ah, ho capito il problema… - disse facendo sparire la voce.
- Per il tuo problema invece stanno ancora studiando… - sbuffò Deidara.
 
- Viola, Ka Kuzu è quello li… - disse indicando il bambolotto.
- Ahh!!! Ora capisco! – rise la bambina prendendo il bambolotto e iniziando a muoverlo.
- Dicevo… Arriva lo stregone Ka Kuzu.
 
- Muahahah io sono lo stregone Ka Kuzu! – Esclamò l’uomo entrando nella stanza dalla finestra.
- Oh che paura… - fece Deidara già stufo di quella pagliacciata.
Il silenzio calò tra i presenti. Nessuno sapeva cosa dire.
- Cocol? – chiamò nuovamente Konan.
- E… eh?! – fece lei evidentemente scocciata dall’essere disturbata.
- Mi scusi se la disturbo di grazia, ma la sua concentrazione sta andando a puttane, stai raccontando una storia! –
- Uff, va bene, va bene… Allora, lo stregone Ka Kuzu decise di rapire la principessa Deidara per avere il ricatto… -
- Sicura che si dica così Cocol? – fece Kakuzu perplesso.
- NON ROMPETEMI! – sbuffò nuovamente la ragazza mentre Kakuzu inciampava tra i suoi piedi.
 
- Ecco, riprendila tu Viola… -
 
- Bastarda… - sibilò Kakuzu, rimettendo in piedi.
- Dicevo… La principessa venne rapita dallo stregone Ka Kuzu, e il principe Kisame, suo legittimo sposo… - ridacchiò mentre Deidara veniva portato via dal mago…
 
Viola la interruppe – Come? –
- In che senso come? –
- Come viene rapita? Lo stregone deve portarla via no? E come fa? In braccio? –
- E va bene, in braccio… -
 
- Ma che cazz… No che schifo posso vedere Kuzu in faccia! – si lamentò Deidara dimenandosi senza però riuscire a scendere, colpa delle bamboline…
 
- Ma in braccio non sa di cattivo! – sbuffò la bambina.
- Allora… In spalla? Modi sacco di cemento? –
- Eh? – fece la bambina confusa.
- Sulle spalle Viola! –
- AH! Sì, sa più di cattivo! –
- Benissimo… -
 
- Kakuzu mi stai piantando la spalla tre le costole! – mugolò Deidara dolorante.
- Uff, ti sei immedesimato nella parte della principessa rompicazzo?! – sbuffò dandogli una spallata apposta.
- AHIO! –
 
- Però… -
- Però cosa Viola?! – fece Cocol esasperata, cosa le era venuto in mente di inventare una storia!
- Però se è uno stregone può portarla via tramite i poteri senza toccarla! – fece tutta felice.
- Sicura? Non è che poi cambi di nuovo idea? Perché è l’ultima volta sappilo! –
- Sicura! – ridacchiò la bambina.
- E va bene… Così la principessa venne portata via tramite i poteri dello stregone mentre il principe Kisame, legittimo sposo della principessa, accorreva nel castello, chiamato dalla dama di compagnia… -
 
- Oh finalmente siete arrivato! – esclamò Konan.
- Scusate ma il mio cavallo si era fermato a mangiare delle mele, non so perché… -
- Viola ha detto che i cavalli devono mangiare… - sospirò Cocol – Continuiamo… Konan gli spiegò la situazione della principessa e il principe Kisame decise di andare a salvarla… -
- ANDRÒ A SALVARE LA PRINCIPESSA DEIDARA!  - esclamò lui brandendo la spada (di cartone).
- Sì, non devi ripetere quello che ho appena detto Kisame… - sbuffò Cocol, rendendosi conto che sarebbe invecchiata raccontando quella storia di questo passo…
- Beh ma se non ci sono le frasi dei personaggi diventa tutta narrata… -
-  va bene va bene, fate come volete! Dicevo, decise di andare a salvarla e ma non lo avrebbe fatto da solo, con lui vi erano il cacciatore Hidan che aveva un conto in sospeso con un orso al servizio dello stregone Ka Kuzu…
- Io? Un conto in sospeso.. CON UN ORSO?! – fece Hidan apparendo dal nulla, venendo beatamente ignorato dalla narratrice…
- …il mago Itachi, capace di illudere le persone ed entrare nella loro mente leggendone il pensiero… - sospirò mentre il prima citato scendeva dal cielo tipo angelo sceso in terra – E Pain, l’asino parlante del principe. –
- ASINO?!? – esclamò Pain mentre il suo viso diventava come quello di un asino mentre la narratrice sghignazzava.
 
- Asino? – chiese Viola – non mi piace… -
- allora cosa diventava? – chiese Cocol, rifiutandosi di proporre qualcosa.
- Uhm… Un gattino!!! –
La ragazza ridacchiò – E un gattino sia… -
 
Il viso di Pain mutò forma nuovamente, trasformandosi in quello di un gattino, gli altri presenti che ridevano. Pain fece per esclamare qualcosa ma la narratrice lo precedette – ANDIAMO AVANTI! Dunque, i nostri 3 impavidi eroi e il gattino decisero di andare a salvare la principessa ma, durante il loro viaggio verso il covo dello stregone Ka Kuzu… -
- Che fa schifo staccato… - dissero in coro i tre eroi.
- Oh ma che palle! – sbuffò la ragazza – Dicevo! Mentre raggiungevano il covo dello stregone KA KUZU si imbatterono nella pericolossisima pianta Zetsu Zetsonious, pianta che mangiava gli eroi e i loro gatti… -
 
- No, i gatti no! – piagnucolò Viola, spaventata.
- Va bene, niente gatti… - sospirò la ragazza delusa, era già pronta a far divorare Pain…
 
Il gatto-Pain sospirò sollevato e Cocol continuò con la storia – La pianta Zetsu Zetsonious era… -
- SONO LA PIANTA ZETSU ZETSONIOUS E VI MANGERÒ TUTTI!!! –
- MUTA. – disse Cocol mentre una cerniera appariva al posto della bocca di Zetsu e veniva chiusa da una mano – Quindi stava zitta! –
- Ha i nervi a fior di pelle la ragazza… - ridacchiò Hidan.
- E, siccome col gruppo vi era un gatto totalmente inutile – Cocol non lasciò il tempo a Pain di ribattere -  la pianta decise di lasciarli andare senza dargli alcun problema, più che altro per pietà nei confronti di quei tre squallidi eroi e quella specie di gatto deforme.
- EHI! – ribatterono gli eroi, Pain non ne ebbe il tempo.
- BIEN! I nostri eroi giungono quindi davanti ad un’enorme montagna, dove un gigante impediva loro di passare a meno che non avessero risposto all’indovinello. –
 
- Quale indovinello? – chiese Viola.
- A.. ah, vuoi saperlo? Ehm… Pensavo di saltarlo… -
- Eh no! Voglio saperlo! –
- Ehm… Allora… L’indovinello era… -
 
- Quanti anni ha la bambina a cui la narratrice sta raccontando la storia? – chiese il gigante .
- COSA?! Ma che domanda del cazzo è?! Come cazzo possiamo saperlo?! – sbraitò Hidan infastidito.
- Questa è la domanda rispondete e vi farò passare. –
- E se sbagliamo? – chiese Itachi.
- Darò un pugno al gatto.
Pain fece per protestare ma, come sempre, qualcuno gli impedì di farlo, in questo caso Kisame – Uhm… 6 anni! – esclamò e subito dopo il gigante diede un pugno a Pain.
- 5! – fece invece Hidan, un altro pugno che finiva sulla testa di Pain.
- 2364! – esclamò Cocol ridacchiando, solo per vedere il povero Pain che prendeva un colpo in testa.
La cosa andò avanti per circa dieci minuti senza che nessuno indovinasse. Solo allora Itachi, stato zitto fino ad allora, prese la parola – la risposta è 4 –
- Esatto! Potete passare! – disse il gigante facendoli passare, pronti per superare la prossima prova, tutti interi. O quasi…
 
- Come ha fatto Itachi a indovinare? – ridacchiò la bambina divertita.
- Beh, ricordi quali erano i suoi poteri? –
- Ah! Ma allora perché non l’ha fatto subito? –
- Ehm… Perché ci vuole tempo per farlo! –
“Perché volevo vedere Pain prenderle…” ridacchiò tra sé e sé la ragazza.
 
- I nostri impavidi eroi giunsero all’entrata del covo del malvagio stregone Ka Kuzu, e se dite che fa schifo vi ammazzo. – aggiunse la narratrice prima che gli eroi potessero rispondere – Comunque, davanti all’ingresso vi era l’orso Tobi, orso col quale il cacciatore Hidan si era già scontrato in passato, uscendone sconfitto. –
- Cosa!? Ho perso con Tobi? Ma dico scherzi?! – fece Hidan sconvolto.
- Si, ora fatemi andare avanti! L’orso Tobi si alzò in tutta la sua grandezza, impedendogli di vedere anche la porta e disse… -
- Woah, piano, piano! Gli orsi parlano? – fece Pain, riuscendo finalmente a dire qualcosa.
- Si, quest’orso parla! In sta demenziale abbiamo visto di tutto, dagli “uomini” che diventano donne alle piante che parlano ai giganti, e tu ti stupisci se parla un orso? Ora non interrompermi più! Dicevo, l’orso disse… -
- TOBI IS A GOOD BOY! – esclamò l’orso
- No Tobi, l’orso disse... –
- Tobi is a good bear! –
- NO! L’ORSO DISSE, DA QUI NON PASSATE FINCHÈ  NON MI BATTETE! – urlò Cocol sull’orlo di una crisi di nervi.
- Ehi, ehi calmati… - ridacchiarono gli eroi – Non ci sopporti più? –
- È che non vi ho mai sopportato per 2768 parole in un giorno solo, non sapevo a cosa andavo incontro! Comunque, il succo è che dovete batterlo, ingegnatevi, io torno da Sasori… -
- Da Sasori? – fecero confusi.
- Sì, visto che Viola ha detto che è il mio ragazzo… ** -
- Uff, ma sei la narratrice non ci puoi lasciare così! –
- Posso eccome, torno quando lo avete battuto! –
- Uff… Allora che facciamo? –
- CI PENSO IO! PER LA MIA PRINCIPESSA!!! – esclamò Kisame brandendo la spada di cartone e andando contro l’orso. Lo toccò appena con la spada e questo cadde a terra dolorante.
- Oh! Che dolore! Sto morendo! Vedo… Una luce! Mamma! Sei tu? Il tuo piccolo Tobi ti sta raggiungendo… Addio mondo crudele! - fece stramazzando al suolo e chiudendo gli occhi.
- Beh è stato facile… - alzò le spalle Kisame tornando indietro.
 
- Ma no! Doveva sconfiggerlo il cacciatore! –
- E perché? – fece Cocol confusa.
- Perché era lui ad avere il conto in sospeso con l’orso Tobi! –
- Ah, capisco… Va bene… Ma l’orso aveva finto di essere stato sconfitto, dopotutto la spada del principe era di cartone. Così si alzò nuovamente in piedi e disse… -
 
- SCHERZETTO! Ehehe! –
- MA CHE RAZZA DI RIENTRO IN SCENA È?!? – fecero gli eroi infastiditi.
- Uff, quindi se ho capito lo devo ammazzare io… - iniziò Hidan – Poco male, ci metterò un secondo e… CAZZO! Cocol la tua storia ha un buco, non ho di armi! –
- Oh lo so, l’ho fatto apposta, così è più divertente! Usa la testolina! –
In quel momento, come se fosse sollevato da una mano invisibile, Hidan si alzò in volo e finì davanti all’orso, iniziando a prenderlo a testate.
 
- Viola non era proprio quello che intendevo ma… - ridacchiò Cocol osservando la bambina che muoveva i bambolotti.
 
- Ottimo Hidan, sei stato grande! – esclamò Kisame ridendo.
- F.. felice di averlo sconfitto… - biascicò mentre cadeva sul corpo dell’orso, già caduto da qualche testata.
- Bene, e ora… A SALVARE LA PRINCIPESSA! – esclamò Kisame entrando di corsa nel castello, seguito da… Nessuno.
 
- perché nessuno? – chiese Viola.
- Uhm… Perché Itachi decise di prendersi cura di Hidan –
- E del gattino… -
- Eh? –
- Anche il gattino sta male! –
- E va bene… E del gattino… -
 
Il principe Kisame vagò per il covo cercando la principessa e lo stregone, e li trovò in una stanza.
 
- Quale? –
- Ha importanza Viola?! – piagnucolò Cocol.
- No, continua! –
- ………..DICEVO. Li trovò in una stanza… -
 
- LIBERA LA MIA PROMESSA SPOSA! – esclamò il principe Kisame.
- Li hai i soldi del riscatto? – ribatté lo stregone Ka Kuzu alzandosi in piedi.
- No che non li ho, ti sfido ad un duello all’ultimo sangue! –
 
- Cosa vuol dire? – chiese Viola.
- Chi muore perde – disse risolutiva Cocol, contenta di essere quasi alla fine della fiaba.
- Cosa? No! Che brutto!!! – piagnucolò la bambina – Non la voglio questa sfida! –
- E va bene…. –
 
- No che non li ho, ti sfido ad un duello all’ultimo sangue! –
- No che non li ho, ti sfido ad un duello! Se ne uscirai sconfitto riavrò la mia futura sposa! –
- Ehi piano con le minacce! – inorridì Deidara
- Se invece vinci tu avrai il mio gatto! –
- Il tuo gatto? Ma che me ne faccio di un gatto? –
- E che ne so io! – sbuffò Kisame – Allora, ci stai? –
- Facciamo che se perdi mi dai il tuo regno! –
- E va bene… - annuì Kisame – Ma sicuro di non volere il mio gatto? -
- NO NON LO VOGLIO! – esclamò lo Stregone Ka Kuzu.

- Bene! Al mio 3! Uno, due… Tre! –
- Bim bum bam! – esclamarono insieme.
Il risultato fu a favore del Principe che vinse con la carta contro il sasso.
- Com’è possibile?! I miei poteri non hanno avuto effetto! Avrei dovuto sapere cosa avresti giocato! Hai qualcosa di prezioso con te?! –
- L’unica cosa preziosa è la mia spada! – esclamò brandendola il principe.
- È di cartone… - ricordò la principessa.
- NON È UN CARTONE QUALUNQUE! È DELLA MARCA PREZIUSOS! LA PIÙ COSTOSA DI TUTTI I REGNI! VA CONTRO I MIEI POTERI DEL RISPARMIO!!! – esclamò.
- ….Se vuoi te la regalo, così la puoi rivendere e fare soldi… In cambio voglio la principessa! – propose il principe mentre la ragazza cercava di farla finita, senza riuscire a capire come una cosa tanto idiota poteva uscire dalla mente della narratrice.
E così tutti vissero felici e contenti!
 
- Fine della storia! – fece Cocol sollevata.
- E gli altri? Gli eroi? I cattivi? –
- Ho detto, vissero tutti felici e contenti! –
- Oh che bella storia!!! – fece la bambina tutta contenta – Domani ne inventiamo un’altra? –
- ….Credo che domani dimenticherò le bamboline a casa… -
 

E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI
FINE!

 
- Che hai Pain? – chiese Konan consolando il ragazzo tornato normale.
- Questa è la quinta battuta che dico in tutta la ff, non ho fatto altro che essere preso in giro e picchiato… - piagnucolò.
- Secondo me sei stato bravissimo comuqnue! – sorrise la ragazza.
Pain fece per ringraziare ma la storia finì definitivamente prima che lui potesse aprire bocca.
 


E ho finito anche la 99esima fic! Tra qualche giorno posto il primo capitolo della 100esima, una SasoDei! **
Ok, sono esausta sta ff ha 3632 parole sono esausta ò.ò
Spero che vi abbia fatto sorridere un po’, non riuscivo a scrivere demenziali decenti da un bel po’ e questa la considero tale u.u
Un grazie a tutti i valorosi che sono arrivati fino a qui, un bacione!
Cocol_Sasso_97
   
 
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