You make me feel right.
 

-Vorrei solo che le persone mi accettassero per come sono.

Ecco la risposta della ventenne Luna Lovegood alla domanda "qual'è il tuo più grande desiderio?".

Il ragazzo seduto di fronte a lei si passò una mano sui capelli ramati, e le sorrise, prendendole una mano.

-Perchè non dovrebbero? Sei stupenda.

La pallida pelle dell'ormai ex Corvonero si tinse di un rosa pallido.

-Grazie, Rolf.

-Dai, Luna, stiamo insieme da quattro anni, e ti senti ancora in obbligo di ringraziare per ogni complimento che ti faccio?

Il rosa pallido si accentuò, mentre la ragazza in questione si malediceva.

Era vero, stavano insieme da veramente tanto tempo, ma il suo Rolf la faceva sentire ancora come una ragazzina alla sua prima cotta. Arrossiva sempre, lei, che era rimasta pallida di fronte alle cose più incredibili ed imbarazzanti della sua vita.

Ma, d'altra parte, lei lo amava. Lo amava davvero. Il suo più grande desiderio era, certo, sentirsi accettata, e lui lo faceva. Lui la faceva sentire come se fosse nel posto giusto. La persona giusta nel posto giusto, sempre. La rendeva felice, veramente.

-Ti amo, Luna.

Lei sollevò lo sguardo, colpita dal tono con cui il ragazzo l'aveva detto.

-Ti amo, e questi quattro anni con te sono stati semplicemente i più belli della mia vita. Tu mi fai sentire a casa, mi fai sentire amato, e mi completi, ogni giorno. Adoro quando arrossisci, lo giuro, e adoro quaando ti sorprendo persa nel tuo mondo. Io ti amo esattamente per come sei, e vorrei continuare a farlo per il resto della mia vita.

Vuoi sposarmi?

Le guance di Luna Lunatica Lovegood presto in Scamandro erano veramente rosse, mentre il tempo sembrava fermarsi, mentre rimaneva solo il volto dell'amore della sua vita illuminato dalla luce del fuoco nel camino.

Sorrise, il sorriso più grande della sua vita, un sorriso che riscaldò il cuore dell'innamorato, prima di dire che sì, voleva assolutamente diventare la signora Scamandro.