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Autore: Reysoul    14/09/2012    3 recensioni
Germania e Prussia non hanno mai avuto un buon rapporto, non sono mai stati complici. Germania, però, accorre alla sua richiesta di aiuto ma non ha la più pallida idea di quello che lo aspetta: dovrà fronteggiare il fratello per poter ottenere l'amore di Italia. Il triangolo amoroso è raccontato tramite il serio e bellicoso punto di vista di Ludwig. Il primo incontro tra i due riporta subito alla memoria di Ludwig il suo passato come Sacro Romano Impero, ribaltando la solita versione in cui è soltanto Italia a ricordarsene: Ludwig ricorda ogni cosa con bruciante vividezza e vergogna ed è sempre più desideroso di mostrare ad Italia quanto sia affidabile e quanto lo desideri. Italia di per sè, non prende una posizione netta e non si apre, è sempre solare ed allegro però c'è qualcosa in lui che non va...
Chi la spunterà? Prussia o Germania?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo Uno Hetalia Axis Powers appartiene a Hidekaz Hiramuya, come anche i personaggi e gli scenari. Inoltre questo testo non è scritto a scopo di lucro.

Germania, questo è il mio nome, sono una nazione europea.

Una nazione vive, cresce, si arrabbia e piange come fosse un essere umano, ma difficilmente muore. Una nazione è quasi eterna e per questo spesso i ricordi sbiadiscono, la storia ci può aiutare ma siamo così lontani dalle vicende di ogni giorno.

Prussia, mio fratello, mi ha inviato una missiva chiedendomi di venire da lui per qualche giorno, una questione importante, dice, ma ho paura mi voglia chiedere un prestito.

Penso non sia mai capitato che mi chiamasse per puro diletto, ha sempre avuto un secondo fine.

Raramente mi ha chiesto aiuto ed io lo stesso, preferisco fare le cose da me.

Sono in perfetto orario come sempre ed ora busso alla sua porta.

Germania bussò alla porta di Prussia, convinto che anche questa volta gli sarebbe toccato solo dare e non ricevere, ma forse il destino gli riserverà qualcosa di diverso questa volta.

-Bruder! Sono così felice che tu sia qui! Entra!-

Prussia lo accolse con un sorriso radioso e un po' da bastardo, come sempre, ed è questo che piace alla gente di lui, il suo sorriso.

-Prussia! Sembri molto felice.-

-E lo sono! Devi assolutamente aiutarmi!- la Nazione lo guardò e a Germania parve che il suo sorriso variasse, sembrava esserci una nota nuova.

Bella questa, a quanto pare questa volta vuole solo il mio aiuto, sono curioso di vedere cosa mi aspetta. Stasera avrà molto da scrivere sui suoi diari.

-Bene, fammi vedere il problema.- Prussia lo guardò stupito per qualche secondo per poi rispondere, col consueto sorriso.

-Non è un problema West, è una nazione, una bellissima nazione.- Prussia gli fece l'occhiolino.

-Cosa?- Germania aggrottò le sopracciglia.

Prussia si chiuse in un voluto mutismo, per non rovinare la sorpresa a Germania, voleva stupirlo. Era sicuro che questa volta suo fratello sarebbe rimasto a bocca aperta per la sua conquista, non avrebbe saputo fare di meglio.

Bene, so che mio fratello ama divertirsi, ma addirittura portarne una a casa... sono perplesso. Ricordo che l'ultima volta che l'ho visto aveva ricevuto una padellata in testa, che si sia rassegnato? E soprattutto, cosa dovrei mai fare per aiutarlo? Se l'è sempre cavata da solo.

Si trattenne dallo spalmarsi una mano in faccia.

Prussia lo condusse lungo i corridoi del palazzo, per arrivare al giardino retrostante, si trattava di un giardino all'inglese, con tanto di lago e ruscello ed animali selvatici. Sedeva sotto un piccolo portico, una nazione. Un ragazzo moro con gli occhi color miele, dorati come quelli delle aquile e di Giulio Cesare, era pensieroso ma sorridente, giocava con Gilbird; era piuttosto minuto ma agli occhi sia di Germania che di Prussia era molto affascinante.

Non ricordo di averlo mai visto ma... ha qualcosa di familiare, il suo ciuffo ribelle...

La nazione si alzò in piedi velocemente e puntò dritta verso Germania, senza alcuna esitazione nè imbarazzo, sembrava divertito.

-Piacere- tese la mano verso Germania - mi chiamo Veneziano, Italia. Ve!- il ragazzo rise apertamente.

-Lu-Ludwig, Germania.- Italia prese la sua mano grande e la strinse tra le sue, per contro piccole e affusolate, gli sorrise calorosamente, anche se il suo sguardo aveva qualcosa di vagamente triste.

Germania pensò di doversi sentire molto a disagio, con chiunque si sarebbe sentito così, invece le sue emozioni erano contrastanti. Sentì la pelle delle guancie diventare incandescenti e immaginò di essere appena diventato un tomato.

Italia... le sue mani, il suo viso, è così familiare, sono sicuro che mi sfugga qualcosa ma non riesco a capire dove posso già averlo incontrato. Di una cosa sono certo, non vorrei lasciare la sua mano mai p...! Un attimo!

Germania sgranò gli occhi con un lampo di comprensione.

Che sia lui? Quel bambino vestito da ragazza in casa di Austria-san e Ungheria! Chibitalia? Lo stesso bambino che ho amato tanto  ma che alla fine non ha voluto unirsi a me... quel bambino che ho baciato prima di andarmene per sempre?

- I-italia...-

-Si sono io!- canticchiò il ragazzo con il viso perplesso, senza togliere le mani dalle sue, ma quasi aggrappandosi ad esse. Prussia rimase lì a guardare senza accorgersi dell'imbarazzo che si era creato tra i due.

Germania ritirò la mano abbassando lo sguardo, cercando di comportarsi come sue solito con lui per non destare il sospetto di Prussia, sudava freddo; Italia lo squadrò continuando a sorridere.

Chibitalia... anzi no Italia. Sei davvero tu? Ero così covinto che fossi una bambina! Sento la tua mancanza da secoli, un dolore bruciante nel petto che mi ha accompagnato lungo tutte le guerre che ho sostenuto, sordido ma sempre presente, ha reso il mio cuore duro e me insensibile...

-Bene ora che vi siete conosciuti ho bisogno di parlare con mio fratello, perciò scusami Italia, sarò da te in meno di cinque awesomes minuti.- Prussia sfoderò di nuovo il suo bellissimo sorriso un po' bastardo e trascinò via Germania, lasciando Italia un po' perplesso ma contento della nuova conscenza.



-West, mi devi assolutamente aiutare!-

Ah! Avevo quasi dimenticato di essere qui per aiutarlo, italia mi ha sconvolto... non so se sentirmi felice od immensamente triste...

-Quindi cosa vuoi che faccia, per Italia, giusto?- lo guardò fisso negli occhi rossi, cercando di ignorare il suo senso di inquietudine.

-Esattamente West, visto siamo sulla stessa lunghezza d'onda! Voglio che sia mio.-

NO!

-Io non farò nulla!- Germania scosse la testa violentemente e quasi si mise ad urlare perdendo un attimo la freddezza per cui è famoso. Sentiva le mani che gli prudevano.

-Ehi West, calmo! Che ti prende? Non devi sporcarti le mani, sono già a buon punto, solo una piccola spinta, se potessi parlargli bene di me...-

-Io...io...- Non voglio assolutamente, con lui soffrirà io ne sono certo... non voglio vedere Italia soffrire... ho fatto già abbastanza io.

-Eddai West dai una mano al tuo bruder! Ti offrirò una pinta di birra e un wurst giiigantesco!- Prussia gli fece l'occhiolino e gli diede una pacca sulla spalla.

Io... potrei rimanere qui solo per accertarmi che Prussia si comporti bene, farò così.

-Mmh... vedrò cosa posso fare Prussia ma non ti prometto niente...-

-Sei strano fratello!- Gil smise per un secondo di sorridere e gli diede una sonora pacca sulla schiena.

-No... no, ti sbagli.- distolse lo sguardo.

-Sarà...-

Tornarono indietro aspettandosi di trovare Italia seduto allo stesso posto di prima ed invece lui non c'era! Sembrava sparito nel nulla e con lui Gilbird.

-Italia...?-

Dov'è? Ho un brutto presentimento.

Prussia e Germania sentirono un tonfo ed uno strillo poco lontano, girarono la testa velocemente in direzione del suono e Germania rapidissimo cominciò a correre, aveva l'aria terrorizzata.

Italia si è sempre cacciato nei guai quando era piccolo, non è per niente cambiato in questo!

Correndo trovò Italia seduto sotto i rami di un albero che si massaggiava un braccio e teneva la mano premuta  sulla fronte, le lacrime agli occhi. Gilbird volava furisamente intorno alla sua testa, pigolando frenetico.

-Ita-chan! Ita-chan! Tutto bene? Ti sei fatto male?-

Germania si inginocchiò vicino ad italia e scostò la mano dalla sua fronte, con fare protettivo, Italia arrossì. Il ciuffo che aveva a fianco della testa sembrò arruffarsi.

-Mi hai chiamato Ita-chan...?-

Era il nome con cui solo io ti chiamavo da piccolo, Italia, ricordi? Pare di no... mi avrai dimenticato? Forse è meglio così...

-Zitto... hai un graffio profondo sulla fronte, ma si può sapere come hai fatto?- Germania mentre aspettava una risposta, tirò fuori il suo fazzoletto personale e lo bagnò con l'acqua della sua bottiglietta, deterse delicatamente la fronte di Italia e si avvicinò al suo viso per vederlo meglio.

Italia protestava debolmente con i suoi begli occhioni lucidi ma era così contento che Ludwig lo accudisse.

-Italia! Germania!- Prussia si avvicinò ai due. - Sei un disastro italia!- Prussia rise fragorosamente e scompigliò i capelli di Italia che si strinse nelle spalle e si sporse verso Ludwig.

-Grazie Ludwig.- sussurò al suo orecchio il ragazzo moro, si alzò in piedi con fatica e Ludwig lo sorresse e fu tentato di pulirgli il viso dalla polvere. Il ragazzo zoppicava leggermente.

-Ti accompagno alla tua camera Italia? Il viaggio deve averti stancato, così per questa sera a cena sarai pimpante, voglio sentirti raccontare tutto del tuo paese.- Prussia sorridente lo prese per mano  e lo condusse verso il palazzo, Germania istintivamente cercò la sua manina, Italia senza darlo a vedere toccò le sue dita. Le sfiorò soltanto.

Un tocco leggero ma affettuoso, gli riservò uno sguardo riconoscente e seguì Prussia.

Ita-chan...


****


Ciao a tutti! Spero il primo capitolo della storia vi sia piaciuto! Questa è una delle prime fanfiction che scrivo, in assoluto, l'onore è spettato al fantastico trio Germania - Prussia - Italia. Ci sarà qualche altro personaggio ;) se avete suggerimenti sono bene accetti ;) 



  
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