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Autore: WhiteOphelia    15/09/2012    3 recensioni
"Avevo bisogno di vedere. [..] Ma tutto quello che vidi fu solo buio.”
Genere: Dark, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Melancholy'
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Vuoto

“È così buio qui.
Qui, negli abissi reconditi del mio animo.
È così freddo.
È così vuoto.
Ho sceso mille gradini per raggiungerti.
Una ripida scalinata stretta, umida e oscura
per venire qui.
Una candela.
Una sola candela bianca illuminava la mia via.
Ma la luce era così fioca e così debole.
I miei piedi nudi sentivano il freddo degli antichi scalini.
Ragnatele ovunque,
buio.
Umidità e solitudine.
Questo ospitava quella scalinata.
Morte e dolore
sembravano le parole incise nei freddi mattoni
dove la mia mano spaventata poggiava
tremante.
Ad ogni passo la candela
perdeva forza.
Sembrava che anch’essa mi stesse dicendo di andarmene.
Ma non potevo.
Non volevo.
Non dovevo scappare via.
Avevo bisogno di vedere,
anche solo per un attimo.
Ma tutto quello che vidi
fu solo buio.”

 





 
 

Note dell’autore

Aggiungo queste note in fondo alla pagina per un piccolo appunto che mi sta molto a cuore.
La frase al quinto verso - “Ho sceso mille gradini per raggiungerti” - è un omaggio ad Eugenio Montale.
Se qualcuno di voi ha letto la sua poesia “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”, allora può ben capirmi. Spero che, chiunque conosca questa poesia, abbia colto all’istante il mio piccolo omaggio, leggendo la mia creazione.

Ho sempre amato questa poesia del grande Montale. Essa fa parte della raccolta Satura, che contiene Xenia I e Xenia II. Proprio di quest’ultima fa parte questa splendida opera. È la numero 5 ed è una delle più note liriche scritte in memoria della moglie Drusilla Tanzi.
È una poesia davvero potente. Evoca immagini e sentimenti così forti, da frastornarti.
L’amore che sgorga da quelle parole è così puro e devoto, ma allo stesso tempo passionale e struggente, che fatico a non piangere. Ve la riporto per intero, perché è giusto che questa perla venga conosciuta e ricordata.

Emozionatevi.

“Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
E ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
Le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
Non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
Le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.”

   
 
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