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Autore: Deb    15/09/2012    4 recensioni
La rossa chiuse gli occhi e ripeté più volte, nella sua mente, una formula.
Era vero, non poteva riportarla al suo fianco, ma quello non significava che non potesse far in modo di rivivere i ricordi.
Facevano male, il più della volte, ma non poteva farne a meno. Aveva assolutamente bisogno di vederla, di sentire la sua voce.
Le lacrime cominciarono a bagnarle le gote non appena Tara comparve davanti a lei.

{V classificata al contest "Saving Buffy" || Revisionata il 02/07/2013}
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Rupert Giles, Tara Maclay, Willow Rosenberg
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Always


Willow Rosemberg era seduta sull'erba. Osservava il cielo azzurro mentre una brezza le solleticava il volto.
Avrebbe tanto voluto Tara seduta vicino a sé, ma ormai era riuscita a porre fine al suo tormento.
Aveva compreso che non si potesse tornare indietro, che non avrebbe potuto riportarla da lei.
Willow sospirò mentre accarezzava l'erba sotto di sé.
Voleva parlarle, ma non aveva le capacità per farlo. Voleva toccarla, ma il fato le aveva tolto la possibilità di poter accarezzare quella pelle che tanto amava.
La rossa chiuse gli occhi e ripeté più volte, nella sua mente, una formula.
Era vero, non poteva riportarla al suo fianco, ma questo non significava che non potesse far in modo di rivivere i ricordi.
Facevano male, il più delle volte, ma non poteva farne a meno. Aveva assolutamente bisogno di vederla, di sentire la sua voce.
Le lacrime cominciarono a bagnarle le gote non appena Tara comparve davanti a lei.
Era come un miraggio. Non poteva toccarla e, se ci provava, le passava attraverso come se fosse stata un fantasma.

Tara accarezzò i capelli della strega. Erano distese sul letto matrimoniale, nella stanza che era stata di Joyce Summers. Sorridevano.
Nessuna delle due avrebbe mai potuto pensare che, fin troppo presto, la bionda sarebbe venuta a mancare.
Willow avrebbe voluto congelare il tempo e rimanere per sempre dentro a quella piccola bolla di ricordi.
Avrebbe voluto continuare a vivere il suo vero amore che, troppo brutalmente, le era stato portato via.
“Cosa vogliamo fare oggi?”, domandò Tara accarezzando la spalla, ancora nuda, della rossa.
“Dobbiamo vederci con gli altri al Magic Shop, ma...”, Willow si avvicinò al viso della sua donna e, prima di continuare a risponderle, le schioccò un bacio a fior di labbra, “... credo che possiamo farli attendere”.
Tara le ammiccò, “sì, credo che possano aspettare”, affermò riunendo le loro bocche.

La rossa riaprì gli occhi di scatto e si asciugò le lacrime. Faceva male, troppo male per poter continuare a vivere quella reminiscenza.
Eppure non riusciva a farne a meno e, in pochi secondi, rientrò all'interno della sua mente alla ricerca di un flashback che non aveva ancora riportato a galla.

“Ti amo”, le sussurrò Tara all'orecchio, sorridendole.
Perché il loro era davvero il vero amore. Si erano trovate e credevano fermamente che nessuno le avrebbe più divise, non dopo aver fatto la pace, almeno.
Erano anime gemelle e sarebbero dovute rimanere insieme.
“Ti amo anche io”, sussurrò Willow anche se sapeva che non poteva sentirla, che era come se guardasse un video sul computer. Allungò una mano come per raggiungerla, come se quella mossa inutile fosse stata essenziale. Avanzò verso la bionda e la guardò da vicino.
“Ti amo così tanto, Tara”. Affermò tra i singhiozzi, “Ancora non riesco a pensare come poter continuare la mia vita senza di te”.
Parlava più con se stessa che con la sua ragazza, ex ragazza.
Willow osservò se stessa mentre si rivestiva. Sorrideva e, quando si voltò, andò incontro a Tara per circondarla con un abbraccio.
Desiderò poter tornare indietro nel tempo, ma non le era concesso. Non poteva interferire con il passato, eppure avrebbe dato tutto per poterlo fare. Avrebbe regalato volentieri i suoi poteri magici per poter riavere indietro la sua Tara.
“Basta, ti stai facendo soltanto del male”.
Willow sentì quelle parole nella sua mente, e sentì la sua spalla più calda. Non voleva tornare alla realtà, non poteva farlo. Doveva continuare quel viaggio.
Era vero, vederla la faceva stare male, ma era essenziale per la sua guarigione. Doveva continuare ad incontrarla in sogno fin quando finalmente sarebbe riuscita ad osservarla senza rimpiangere i suoi errori passati, solo così avrebbe potuto continuare a vivere la sua vita.
Il ricordo cambiò, forse perché le parole dell'uomo l'avevano influenzata.
In quel momento vide la bionda guardare la Willow del passato con rabbia o, forse, più con delusione.
“Devi smetterla di utilizzare la magia per i tuoi scopi, Will”, esclamò cercando di avvicinarsi alla controparte che fece spallucce.
“Calmati, Tara. Non faccio del male a nessuno e so gestire la mia magia. Non devi preoccuparti”.
“Non posso. Non posso continuare a vederti distruggere la tua vita. La magia può farti male”, cercò di spiegarle, desiderando di non perdere la calma.
“Tara, Tara... la magia può farti male soltanto se non sai sfruttarla ed io, mia cara, sono la magia stessa”.
La stregoneria la stava già portando sulla cattiva strada, ancor prima della morte di Tara. Non ricordava quanto lei stessa credesse in sé. Per Willow era strano guardarsi da fuori ed il sentimento che trionfava dentro di lei era la tristezza.
Non rammentava che avesse mai trattato Tara in quella maniera, non credeva che, a quel tempo, potesse essere stata così menefreghista.
Doveva morire quella ragazza che aveva di fronte, non la sua Tara. Cosa aveva fatto di male, lei?
Aveva forse peccato amando Willow?
“Basta, Willow!”, la rossa aprì gli occhi di scatto.
“Giles, perché mi ha...”, cercò di parlare senza successo, le si era formato un nodo in gola.
“Devi voltare pagina, Willow. Ti stai facendo soltanto del male”.
Rupert le strinse la spalla con la sua mano, come per incoraggiarla.
“Lo so”, affermò la rossa con le lacrime agli occhi, “ma anche se fa male... ricordarla è l’unica cosa che dà un senso alla mia vita, Giles”.
L’uomo la guardò cupo, “non è colpa tua se è morta. Tara non vorrebbe questo per te, vorrebbe che continuassi a vivere la tua vita”.
La rossa sorrise amaramente. “È quello che faccio”.
“No, non lo fai. Ti chiudi in te stessa, nei tuoi ricordi. Devi andare avanti. Devi andare alla congrega e continuare i tuoi esercizi. Vedrai che questo momento passerà e, finalmente, potrai ricordarla senza soffrire così tanto”.
Rupert le diede un piccolo colpetto sulla schiena. “Lo sai, ci sono passato… con Jenny”.
Cercò di sorridere, provò ad infonderle un po’ di coraggio.
“Grazie, Giles”.
Willow si alzò in piedi e cominciò ad avviarsi. Doveva tornare da loro, da coloro che non l’avevano colpevolizzata per aver ucciso un uomo e per aver tentato di ammazzare perfino i propri amici.
“Tara sarà sempre con te”.
La rossa si voltò ed accennò un lieve sorriso, più per cercare di scappare da quella discussione che altro.
Era vero, Tara sarebbe stata sempre con lei, ma non nel modo in cui sarebbe dovuta esserci.
Con il tempo sarebbe diventata soltanto un ricordo, una parte del suo passato e nient’altro. Lei non voleva che ciò accadesse, eppure non poteva fare nient’altro.
Rupert la raggiunse e si posizionò al suo fianco.
“Devi andare avanti, concentrarti e tornare ad essere tu colei che comanda la propria magia. Ti sei fatta trasportare da essa, ora è tempo di riprendere in mano le redini dei tuoi poteri. Da un grande male può venire fuori qualcosa di assolutamente…”
L’ex bibliotecario non riuscì a completare la frase, “non continuare”. Affermò la ragazza con sguardo minaccioso. “Non mi importa nulla di quello di dici, Rupert. Non importa se potrebbe venir fuori qualcosa di grandioso, non è importante. La cosa veramente rilevante era la vita della ragazza che amavo”.
L’uomo sospirò.
“Non sta a te decidere come sarebbero dovute andare le cose e la magia è una parte fondamentale di te. Pensa se non l’avessi avuta, Willow, non avresti avuto modo di conoscere Tara. Lei ti ha aiutato tantissimo, ti amava e non ti farà mai una colpa di quello che le è accaduto. Non è colpa tua”.
Willow si voltò, “non riuscirò mai a superare tutto questo, la sua morte”.
“Ti rimarrà sempre dentro, come una cicatrice”. Dichiarò abbassando lo sguardo. “Tu, però, sei forte e sono sicuro che riuscirai a superarlo, e ripensare al passato senza che questo ti faccia male”.
“Lo spero. Ora, scusami, ma vado alla congrega”.
La donna si allontanò e, quando fu sicura che Rupert non la seguisse, cambiò direzione in modo da potersi nascondere ai suoi occhi.

Willow posò le sue labbra su quelle della ragazza.
“Canti meravigliosamente”, le sussurrò all’orecchio, emozionata per aver ricevuto una serenata dalla sua amata.
Tara sorrise, felice, “canterò sempre per te, Will. Sei tutto ciò che desidero e che amo. Finché sarò con te non accadrà mai nulla di male”.
La rossa accarezzò la pelle liscia della donna distesa al suo fianco.
“Come ho fatto a vivere senza di te, prima?”, chiese retoricamente prima di ricominciare a baciarla con trasporto.
Quello era il ricordo che più amava. Era perfetto. Loro erano complete ed il male sembrava davvero lontano anni luce.
Willow ripeté una formula, non voleva dimenticare ed in quel momento era sicura che non l’avrebbe mai fatto, anche se il tempo sarebbe andato avanti, lei avrebbe ricordato. Sempre.

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Questa one-shot partecipa al contest "Saving Buffy" indetto da NightLady.
Devo assolutamente ringraziarla per aver posto in essere il contest in quanto, se così non fosse stato, probabilmente non avrei mai scritto una storia su Willow e Tara.
Quando mi sono iscritta al contest credevo che avrei partecipato con una Spuffy, visto e considerato che è la coppia che più preferisco, ma adoro anche loro due e sono davvero felice di essere riuscita a scrivere su di loro.
La fanfiction si colloca tra la sesta e settima stagione, quando Willow è in Inghilterra, insieme a Giles, in modo da poter ricominciare a controllare la sua magia.
Avrete notate che Willow da a Rupert del tu. In Italia il doppiaggio ha sempre lasciato inalterato il lei, con Rupert, ma in lingua originale la nostra Scooby gang aveva cominciato a trattare con lui in modo informale.
Spero vi sia piaciuta!
Revisionata il 02/07/2013! Grazue Ili91! :*
Baci
Deb
   
 
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