Scritta
per l'iniziativa The
Niall cake (il ricettario)
di #THEGAYS per festeggiare il compleanno di Niall.
(Attenzione!
Genderswap!AU:
Daniel(le)/Lia(m). Il titolo è un verso di Warning
degli
Incubus.)
What's wrong with being happy?
– Ho
deciso di tagliarmi i capelli, – annuncia Lia, osservando con
aria
schifata la ciocca castana, piena di doppie punte, che tiene tra
indice e medio; Niall si volta verso di lei, gli occhi blu sgranati
dalla sorpresa, e appoggia la penna che teneva in mano sulla
scrivania, accanto all'evidenziatore giallo con cui ha sottolineato,
mentre leggeva, ogni parola chiave nel libro di storia
del Novecento.
È
una notizia sconvolgente, quella, perché sin da quando si
sono
conosciuti, Lia non ha mai usato il verbo tagliare in una frase che
comprendesse anche i suoi capelli, a meno che non ci fosse una bella
negazione davanti; spuntare, magari, accorciare di qualche
centimetro, ma mai
tagliare.
Una parola troppo drastica, a suo parere, perché sin da
bambina ha
sempre avuto una chioma lunghissima e non se n'è mai voluta
separare; Niall è un po' preoccupato per ciò che
gli ha appena
riferito l'amica, in effetti, e si avvicina letto dove la ragazza ha
passato metà pomeriggio a studiare ininterrottamente per il
test di
letteratura che ha il giorno successivo, sedendosi al suo fianco ed
allungando una mano per accarezzarle con dolcezza una guancia.
– Cosa
è successo? – domanda, senza tentennamenti
perché è sicuro che
qualcosa sia
successo,
gli occhi castani di Lia che fuggono i suoi mentre un leggero rossore
le colora le guance; fissa sconsolata le proprie mani dalle unghie
mangiucchiate, con qualche frammento ancora intatto di smalto rosa
chiaro, prima di trovare il coraggio di guardare di nuovo in faccia
il suo migliore amico.
– Ho
paura che Daniel non mi voglia più, – confessa,
mordendosi un
labbro; Daniel è il suo ragazzo da anni, da quando hanno
iniziato le
superiori, e Lia è terribilmente innamorata di lui: si sono
conosciuti in una palestra della città, quando lei era in
prima e
lui in quinta, ed è stato un colpo di fulmine. Niall non
capisce,
sinceramente, come all'amica possa essere venuta un'idea
così
idiota, perché è palese che il ragazzo sia cotto
di lei, né tanto
meno riesce a cogliere un collegamento tra quello
e la decisione di Lia di tagliarsi i capelli.
– E
questo cosa c'entra? – chiede infatti, scivolando verso di
lei sul
materasso finché non sono spalla contro spalla contro il
muro; con
un po' di fatica, ma per la sua migliore amica questo ed altro, fa
scivolare un braccio tra la sua schiena e la parete, stringendola a
sé con dolcezza, e le accarezza un fianco con il palmo della
mano.
– Non
voglio che si stanchi di me, – bofonchia lei in risposta,
sentendosi incredibilmente stupida ma sperando nella comprensione di
Niall, – e da quando stiamo insieme non ho mai fatto nulla
per
cambiare, sono rimasta sempre la stessa ragazza noiosa che si mangia
le unghie, non si trucca e ha i capelli troppo lunghi.
Niall non sa se
ridere o sbuffare per la confessione dell'amica, e alla fine opta per
un bacio sulla fronte e un'altra carezza sul fianco, con un sorriso.
– A
Dani piaci così come sei, Li, – dice dopo qualche
attimo, con voce
ferma ma estremamente dolce, quasi citando uno di quei film
sdolcinati e strappalacrime che l'amica l'ha sempre costretto a
guardare; sinceramente, non capisce perché Lia si stia
facendo così
tante paranoie per una cosa così sciocca, – gli
piaci studiosa,
struccata, coi capelli lunghi e le unghie corte.
Lia apre la bocca
per ribattere, ma viene interrotta dal bussare alla porta della
camera di Niall; mette su un broncio adorabile, che la fa
assomigliare ad un peluche per bambini, e il ragazzo non può
proprio
trattenersi dall'abbracciarla proprio come fosse un pupazzo,
strappandole una mezza risata che lo fa sorridere a sua volta, prima
di alzarsi dal letto.
C'è solo una
persona che si prende sempre la briga di bussare quando lui
è solo
con Lia, pensa sapendo già chi si troverà
davanti, e il suo sorriso
si amplia aprendo la porta; senza pensare, come succede ogni volta
che lo vede, si getta tra le sue braccia per dargli il benvenuto con
un bacio.
È sempre così,
Zayn ormai è abituato all'espansività del suo
ragazzo, e risponde
al saluto delineando con la punta della lingua il contorno delle sue
labbra, una mano sulla sua schiena e l'altra sul fianco.
– Ciao,
irlandese, – sorride quando si separano, facendo sfiorare i
loro
nasi prima di spostare gli occhi sulla ragazza seduta sul letto,
–
e ciao anche a te, principessa.
Lia sbuffa, senza
però riuscire a trattenere un sorriso, al nomignolo stupido
che
l'altro si ostina ad usare da quando erano bambini, ed agita una mano
in risposta; conosce Zayn da quando erano nella culla, ben prima
dell'arrivo di Niall, sono sempre stati ottimi amici, e per un
periodo ha avuto un'enorme cotta nei suoi confronti, smontata poi
quando lui le aveva confessato che a lui piacevano, e piacciono, i
ragazzi.
– Ciao
Z, – mormora, avvolgendo sovrappensiero una ciocca castana
intorno
all'indice; forse Niall ha ragione nel dire che la sua è
un'idea
stupida, ma non vuole rischiare di perdere Daniel per la sua
fissazione con i capelli lunghi: ci ha riflettuto a lungo, per
diverse notti, ed è giunta alla conclusione che
sì, il suo ragazzo
vale decisamente più dei suoi capelli.
– Mi sono perso
qualcosa? – mormora il nuovo arrivato nell'orecchio del suo
ragazzo, accennando con il capo a Lia; sembra stanca, rassegnata, ed
è quantomeno strano vederla così.
– Vuole tagliarsi
i capelli perché pensa che Daniel si possa stancare di lei e
non la
voglia più se non cambia, – risponde sottovoce,
con tutto lo
scetticismo che si è tenuto dentro per non offendere
l'amica, – le
ho già detto che è una stronzata, ma lei non
vuole darmi retta, –
continua, baciandolo su una guancia e guardandolo come per chiedere
il suo supporto. Zayn alza un sopracciglio e fa una smorfia, prima di
annuire e gettarsi senza troppe cerimonie sul letto dove Lia
è
seduta; l'angolo del libro di letteratura si pianta nel suo stomaco,
e fa male, e senza riuscire a trattenersi grugnisce qualcosa che
assomiglia vagamente a una bestemmia.
– Zayn! – lo
rimprovera subito la ragazza, ignorata, e il ragazzo continua a
borbottare imprecazioni e parolacce che dopo un po' la fanno
ridacchiare per la sua solita scarsa finezza.
– Chi ti ha messo
in testa queste cazzate, Li? – domanda Zayn quando il dolore
si
attenua un po', sotto lo sguardo divertito del suo ragazzo e quello
interdetto dell'amica; forse non era il modo migliore per iniziare il
discorso, ma non gli interessa molto. – Daniel ama i tuoi
capelli.
Lia si esibisce in
una smorfia, prima di abbassare di nuovo gli occhi e arrossire
un'altra volta.
– Non è vero,
–
ribatte con un tono da bimba capricciosa che non le si addice nemmeno
un po', tornando ad arricciarsi la stessa ciocca di poco prima
sull'indice; è sempre stata la più matura tra i
suoi amici, quella
responsabile e adulta, eppure in quel contesto
sembra soltanto
una ragazzina insicura: Niall sospira, scivolando di nuovo al suo
fianco per abbracciarla, e subito Zayn lo imita, appoggiando il mento
sulla spalla dell'amica ed accarezzandole la guancia con la punta del
naso.
– Fidati di me,
principessa, li adora, – continua, schioccandole un bacio
sulla
stessa guancia; poi ridacchia, come ricordandosi improvvisamente di
qualcosa, – dovresti venire ad ascoltarlo negli spogliatoi
dopo gli
allenamenti, un giorno; non fa altro che dire quanto siano eccitanti
nei vostri momenti intimi, è vagamente
irritante a volte.
Lia arrossisce
ancora di più, e strizza imbarazzata gli occhi quando le
risate dei
due riempiono la stanza; Daniel non può aver raccontato
quelle cose
ai suoi compagni di squadra, cerca di convincersi, sono private.
– Una volta l'ho
beccato con l'alzabandiera nelle docce, – continua Zayn,
divertito
dall'espressione della ragazza, – per giustificarsi mi ha
detto che
il giorno prima l'avevi cavalcato, –
aggiunge ridacchiando
insieme a Niall, mentre la bocca di Lia si spalanca e i suoi occhi si
aprono di scatto, fissando quelli dell'amico con malcelata
indignazione.
– L'ha raccontato
a tutti? – esclama scioccata, stringendo i pugni e
irrigidendosi
nel loro abbraccio.
– No, solo a me, –
risponde subito lui, poi aggrotta appena le sopracciglia, –
forse
hanno sentito anche Louis e Harry, sono entrati subito dopo di noi ed
erano nella doccia accanto alle nostre, ma visti i rumori che
provenivano dalla loro direzione credo che fossero troppo occupati
per stare ad ascoltare quello che Dani diceva.
Lia geme, perché se
Louis Tomlinson dovesse aver sentito qualcosa significa che lo sa non
solo tutta la squadra di calcio, ma anche tutta la scuola e,
probabilmente, la città. La vibrazione
del suo cellulare,
nella tasca dei jeans, la distoglie in un attimo dai suoi pensieri
catastrofici; si contorce sulle lenzuola, tra le braccia dei suoi
amici, per riuscire a prenderlo e portarlo davanti agli occhi: Daniel
le ha scritto in un messaggio che la sta aspettando sotto casa di
Niall.
– Devo andare, è
arrivato, – mormora, improvvisamente imbarazzata all'idea di
incontrare il suo ragazzo; Niall e Zayn sorridono e annuiscono,
baciandole le guance quasi nello stesso momento, e si alzano dal
letto per aiutarla a radunare le sue cose.
– Come devo
comportarmi con lui, adesso? – sono praticamente arrivati
all'ingresso, quando Lia si volta verso di loro con gli occhi
sgranati e una strana ansia sul viso; Zayn sorride, Niall ridacchia e
la abbraccia ancora una volta, prima di aprire la porta e, quasi,
spingerla fuori.
– Come sempre, Li,
– le consiglia, divertito da quel lato dell'amica che ben
poche
volte ha visto, – e se fossi in te, i capelli me li lascerei
esattamente come sono.
Guardando dalla finestra
del salotto Lia salire sull'auto del suo ragazzo con aria un po'
intimidita, Niall non riesce a trattenere
un'altra risata, Zayn che lo abbraccia da dietro e ridacchia a sua
volta; lascia andare le tende solo quando la macchina parte, e gira
il capo quel che basta per incontrare gli occhi divertiti dell'altro.
– Daniel quindi è
un feticista dei capelli? – domanda senza riuscire a
trattenere un
sorriso.
– Avresti dovuto
sentirlo, santo cielo, – mormora Zayn in risposta, dopo
averlo
baciato; scuote il capo con aria divertita, – non smetteva di
dire
quanto fosse terribilmente eccitante sentirsi i
capelli di Lia
addosso mentre scopavano.
– Imbarazzante, –
commenta l'altro ridacchiando un'altra volta; si sporge per baciarlo
di nuovo, girandosi completamente verso di lui nel suo abbraccio, e
questa volta le mani di Zayn si infilano sotto la sua maglietta,
accarezzandogli la base della schiena e facendolo sussultare per la
sorpresa.
– Tuo padre è
uscito a fare commissioni quando sono arrivato e tuo fratello non
tornerà prima di cena, – soffia malizioso sulle
sue labbra, quando
Niall fa per protestare, le dita che scivolano oltre l'elastico
morbido dei pantaloni di cotone che l'altro indossa, chiudendosi sul
suo sedere nudo; non ringrazierà mai abbastanza l'abitudine
del suo
ragazzo di non indossare l'intimo in casa, pensa lasciandosi sfuggire
un versetto soddisfatto.
– Quindi abbiamo
un paio d'ore tutte per noi, – conclude Niall, tracciando con
le
labbra un percorso umido fino al suo orecchio, e le sue mani sono
già
sulla fibbia della cintura di Zayn, e la stanno slacciando, –
andiamo in camera.