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Autore: Life is free    15/09/2012    8 recensioni
Perché Tamaki lo sapeva... essere padre era un lavoro quasi impossibile!
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La mia seconda One shot su questo meraviglioso anime, ovviamente TamakiXHaruhi.
Leggete e recensite in tanti :3
Baci.
Noemi.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruhi Fujioka, Tamaki Suoh
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Essere padre è così difficile.

Essere padre è un lavoro davvero duro.
E Tamaki Suoh ne sa qualcosa...
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Un'altra fantastica giornata era iniziata nella sede dell'Host Club.
L'aula di musica numero 3 era affollata come sempre, grazie ovviamente ai suoi qualificatissimi accompagnatori.
Su tutti ne primegiava uno.
Alcuni lo chiamavano Lord, altri ricco francese idiota, ma noi useremo l'appellativo di Tamaki.
Stava servendo una sua cliente, che peraltro era una delle poche cose che gli riusciva veramente bene dato che per il resto combinava un guaio dietro l'altro, quando un certo ragazzo dai capelli neri gli si avvicinò.
Il "Lord nell'ombra", che noi conosciamo come Kyoya Ohtori, se ne stava dritto come un palo della luce senza compiere il minimo movimento.
Il biondo congedò con un dolce bacio sulla mano la sua cliente e andò incontro all'amico.
-Kyoya, stai bene?- chiese leggermente perplesso.
-Si, ma non ti sembra che ci sia qualcosa di strano?- chiese sistemandosi gli occhiali sul naso.
-No, perché?- chiese guardandosi intorno con fare investigativo.
A Kyoya spuntò un gocciolone in testa.
-Non ti sembra che manchi qualcuno?- chiese marcando bene l'ultima parola.
Tamaki si guardò intorno per l'ennesima volta.
-No, non mi sembra- rispose con un sorriso.
"Certo che è proprio idiota!"- pensò il moro con un gocciolone in testa.
-Manca Haruhi!- disse senza girarci tanto intorno.
Tamaki si freddò sul posto.
Come aveva fatto a non notare che la sua piccola Haru-chan non era presente?!
-Dov'è finita la mia Haruhi?!- chiese disperato aggrappandosi ai pantaloni del suo migliore amico, che nel frattempo diventava sempre più sconsolato.
-Oggi aveva la febbre ed è...- rispose quest'ultimo.
Non arrivò a finire la frase che Tamaki aveva già tirato fuori il cellulare e composto il numero di Haruhi.
Una voce assonnata rispose dall'altro capo.
-Pronto, chi parla?-
-Resisti Haru-chan! Il tuo paparino sta arrivando!- urlò con i lacrimoni.
Prima che lei potesse controbattere lui chiuse la chiamata e si precipitò fuori dalla Ouran.
Prese il primo taxi che gli capitava (era abbastanza disperato da prenderlo al posto della limousine) e gli diede indicazioni per andare dalla sua amata figliola.
Dopo un quarto d'ora (di norma avrebbero impiegato molto di più, ma Tamaki non aveva fatto che dire per tutto il viaggio di accellerare) il Lord intravide il palazzo classificato come "casa di Haruhi".
Suonò furiosamente il campanello e aspettò che qualcuno venisse ad aprirgli.
La nostra Fujioka si presentò a lui avvolta da una coperta bianca, termometro in bocca e borsa dell'acqua calda in mano.
-Che cosa vuoi Lord?- chiese stanca.
-Haru-chan! Come ti senti?!- chiese spingendola ed entrando in casa come un ossesso.
-Bene, puoi anche tornare a lavoro...- rispose con un sorriso trattenendo a stento una risata.
Quant'era buffo il suo Lord! 
-Non ci penso nemmeno! Io resterò qua e ti farò da infermiere!- rispose deciso con gli occhi infuocati.
-Come scusa?!- chiese sconcertata.
-Hai capito bene! Da oggi io sarò il tuo infermiere!- disse saltellando dalla felicità.
-Non mi sembra una buona idea...- tentò di dissuaderlo.
-Quindi tu non mi vuoi? Che cosa ti ho fatto di male? Io sono il tuo paparino!- rispose mettendosi a piangere in stile fontana.
-No, ma...-
-Non ti piace stare in mia compagnia!- disse nascondendosi nel ripostiglio e continuando a far crescere funghi.
-No, io...-
-Allora è deciso! Rimarrò!- disse riprendendosi all'improvviso.
Faccia di Haruhi: -.-"
-Tamaki-kun...-
-Per prima cosa vai a letto! Non ti puoi affaticare troppo!- disse spingendola verso la camera.
-No, voglio restare qui!- disse impuntandosi.
Tamaki sbuffò.
Quella ragazza era davvero testarda.
Non si sarebbe mai fatta sottomettere, lui lo sapeva.
Così optò per la seconda opzione: costringerla.
La prese in braccio e la condusse in camera, mentre lei urlava più simile ad un oca che ad una persona.
-Uffa, io odio stare a letto- protestò non guardandolo più in faccia.
-Lo so Haru-chan, ma devi riposare oppure continuerai a sentirti male...- le disse affettuoso.
Lei rimase colpita da quella dolcezza.
Sembrava veramente un papà alle prese con la sua bambina.
-Tama-chan, ti voglio bene- disse abbracciandolo con slancio.
Anche lui rimase colpito.
Non sapeva cosa dire o fare, non voleva rovinare tutto come al solito.
Quindi ricambiò quell'abbraccio, in silenzio, accarezzando ritmicamente i capelli della sua piccola.
Non capiva, Tamaki.
Non capiva cos'era quella cosa che gli mandava in tilt il cervello ogni volta che la vedeva, che gli creava un nodo allo stomaco quando era con altri ragazzi, che lo spingeva a desiderare di baciarla ogni volta che osservava le sue labbra...
Questo ultimo pensiero lo lasciò di stucco: non se lo sarebbe mai aspettato.
Quindi... era questo che provava per Haruhi?
Lei gli piaceva?
Ci riflettè un attimo, poi capì una cosa.
Lei non gli piaceva, semplicemente l'amava.
Haruhi si ritrasse dall'abbraccio, leggermente imbarazzata, non sapendo bene cosa dire.
-Mi dispiace, Senpai- si scusò abbassando la testa.
-N-no, figurati- rispose molto più imbarazzato di lei, per aver desiderato di baciarla.
Involontariamente ci pensò di nuovo, immaginò la scena, immaginò che loro stessero insieme, ma si pentì subito di tali speranze.
Per lei lui era solo un senpai...
Ma in realtà si sbagliava di grosso!
Anche lei pensava a lui in un modo strano, nuovo.
Lo immaginavo sempre con lei, abbracciati stretti stretti, a mare insieme, a difenderla da tutto e da tutti.
Perché diciamocelo: quando lui l'aveva difesa da quei teppisti le aveva fatto piacere...
-Senti Haruhi, io...- disse risollevandola dai suoi pensieri.
-C-cosa?- chiese riprendendosi di botto.
-Io ti volevo dire che... io... si, ecco...- farfugliò troppo imbarazzato per riuscire a continuare.
-Cosa?- chiese divertita da quel modo buffo di parlare.
E così Tamaki prese coraggio.
Non trovò modo migliore per comunicarle i suoi sentimenti.
Afferrò il suo viso fra le mani e la baciò.
In un modo incerto, indeciso se continuare o no.
Lei, in un primo momento presa dalla sorpresa, ricambiò il bacio, e questo diede la certezza a Tamaki di aver fatto la cosa giusta.
Si staccarono dopo molto tempo, e gli occhi color cioccolato di Haruhi si specchiarono in quelli celesti di Tamaki.
-Haruhi, quello che ti volevo dire prima è che...- iniziò lui imbarazzato ma sorridente.
-Ti amo- completò lei baciandolo di nuovo.
Quello fu il loro primo bacio, ma di certo non l'ultimo...
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*Il giorno dopo*
-Sai Kaoru, il Lord si è preso l'influenza!- gli comunicò il gemello perplesso.
-Ah davvero? Forse gliel'avrà mischiata Haruhi!- rispose distratto.
-E come avrebbe fatto, scusa? Si sarebbero dovuti baciare per...- disse bloccandosi all'improvviso.
-Non penserai che...-
-Si, potrebbe essere...-
-Oh, non vedo l'ora che tornino a scuola!- disse perfido Kaoru.
-Sarà un anno davvero divertente!- rispose il gemello unendosi alla sua risata malefica.
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*Nel frattempo a casa Suoh*
-Signorino Tamaki, vorrebbe un the?- chiese la cameriera vedendolo frignare con la testa affogata nel cuscino.
-NO! IO VOGLIO LA MIA HARUHI!- rispose triste piangendo come una fontana.
-Se vuole la chiamo...- rispose la domestica con un gocciolone in testa.
A Tamaki si illuminarono gli occhi.
-Fallo immediatamente, e invita suo padre! Questa sarà una cena importante!- disse con gli occhi a forma di stella.
-D'accordo...- acconsentì la donna ridendo.
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-E così... questo tuo amico ci ha invitato a cena?- chiese il padre alla figlia.
-S-si...- rispose lei rossa in viso.
-A proposito... chi è?- chiese facendole l'occhiolino.
-Beh... è... Tamaki!- disse degludendo.
-COSAAAAAAAAAAA?!- urlò scandalizzato.
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-C'è un'aria un po tesa...- commentò Haruhi seduta vicino a Tamaki.
-Già...- commentò lui evitando lo sguardo assassino di Ranga-chan.
Dopo un po di tempo passato a mangiare Tamaki decise di fare il grande annuncio.
-Io e Haruhi ci siamo fidanzati!- rispose solenne aspettando una qualsiasi reazione da parte dei genitori.
Il padre della ragazza sputò il boccone che aveva in bocca, mentre quello del ragazzo sorrise felice.
-Oh, ne sono felice! Quando vi sposerete?- chiese come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
*Tutti sputano la cena e a Ranga viene un infarto*
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Angolo Autrice:
Lo so, la storia fa schifo e il finale e demenziale, ma ero davvero di fretta xD
Un bacio a tutte.
Noemi-chan.
  
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