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Autore: Valerjee    15/09/2012    4 recensioni
..e poi Louis ti spiazzò con una frase: “A volte bisognerebbe lasciarsi andare e smettere di aver paura.
Bisognerebbe ammettere di aver bisogno di qualcuno che condivida ogni lacrima,
ogni sorriso, ogni piccola cosa con noi. Qualcuno che ci culli nelle notti fredde e piovose come questa,
qualcuno che ci faccia trovare il caffè pronto in cucina di fianco al proprio sorriso.
E nonostante possa far male e lacerare ogni parte di noi,
tutti abbiamo bisogno di qualcuno che rispolveri il nostro cuore.”
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GRAZIE PER AVERMI RISPOLVERATO IL CUORE.



 


You can hear the music with no sounds,
You can heal my heart without me knowing.
When wèll wake up,
Some morning rain
Will wash away our pain.






Te ne stavi sotto la pioggia, rannicchiata su una delle panchine del parco a fissare le persone correre in cerca di riparo sotto le tende parasole dei negozi.
Nell’aria solo le imprecazioni dei passanti usciti senza ombrello e l’incresparsi delle foglie secche trascinate dal vento.
I tuoi capelli biondo scuro avevano preso il colore del tronco dietro di te, le punte gocciolavano ed i vestiti erano ormai appiccicati al tuo piccolo corpicino…
l’indomani ti saresti ritrovata nel letto con una polmonite.
Ma questo ad Holly non importava. A te non importava.
Rimanesti lì, a fissare l’erba che ricoperta d’acqua sembrava brillare e con gli occhi vacui ed il cuore ricoperto di polvere tornasti a quel tempo ormai lontano.

 



“Piacere sono Louis!” disse allungando la mano sotto il tuo viso. “Holly” rispondesti

indifferente, voltandoti verso il finestrino dell’autobus lasciandolo con il braccio ancora teso

verso di te. Forse non era stato il comportamento più giusto ma tu sapevi come sarebbe

andata a finire se l’avessi fatto, e non volevi. Avrebbe fatto troppo male. Avresti torturato le

tue labbra quando ti avrebbe chiesto il numero, saresti arrossita ogni volta che ti avrebbe

ricordato quanto tu fossi bella, saresti rabbrividita ad ogni suo tocco ed annegata nell’azzurro

dei suoi occhi ad ogni sguardo. Ci avresti creduto e poi avrebbe fatto dannatamente male.

Tu non eri pronta a tutto quello.


Per tuo malgrado lui non demorse dinanzi alla tua freddezza e rompendo lo strato di distanza

che si era formato tra di voi ti spiazzò con una frase: “A volte bisognerebbe lasciarsi andare

e smettere di aver paura. Bisognerebbe ammettere di aver bisogno di qualcuno che

condivida ogni lacrima, ogni sorriso, ogni piccola cosa con noi. Qualcuno che ci culli nelle

notti fredde e piovose come questa, qualcuno che ci faccia trovare il caffè pronto in cucina di

fianco al proprio sorriso. E nonostante possa far male e lacerare ogni parte di noi, tutti

abbiamo bisogno di qualcuno che rispolveri il nostro cuore.”

A quelle parole di voltasti di scatto verso di lui e tutto quello che avevi cercato di evitare ti

investì in pieno; imbarazzo, brividi, tutto.

Rimanesti immobile a fissarlo con la mente che ripensava ad ogni singola parola che piano

era uscita da quelle labbra rosee e screpolate dal freddo.

Louis aveva ragione. Louis ti aveva scavato l’anima. Louis ti aveva capita.

Delicatamente gli abbozzasti un flebile sorriso e con fare insicuro allungasti la mano verso il

suo corpo, come aveva fatto in precedenza lui. “ Credo tu abbia ragione” .

Lui con un movimento rapido afferrò la tua mano e la strinse alla sua e tu non avesti il

coraggio di sciogliere quell’intreccio perfetto di dita, anzi non ne avevi nessuna intenzione.

Quello sarebbe stato l’inizio di voi, l’inizio di te. L’inizio della fine di ogni tua paura.

 



La pioggia continua a venir giù sempre più impetuosa e tu non avevi la minima voglia di tornare a casa. Lì stavi bene anche quando tutto andava male. Quello era “Il posto magico” –così lo avevate definito voi l’autunno prima- dove quello che aspettavi con ansia è avvenuto. Era il vostro rifugio, il posto dalla quale le stelle si vedevano perfettamente anche nelle notti scure. Il posto del primo “Ti amo”.
 



“Ehy Hol, stasera ti porto in un posto speciale!” annunciò con gli occhi pieni di gioia. “Dove?”

gli domandasti curiosa, “Niente domande,è una sorpresa!”.

Sbuffasti e decidesti di non fare altre domande, certa che lui non si sarebbe lasciato sfuggire

neanche mezza parola sulla meta. Andasti in camera tua e dopo una veloce doccia infilasti il

vestitino a pois che ti aveva regalato tua mamma per il compleanno. Un filo di matita e

mascara, una spruzzata di profumo, uno chignon ed un ultimo sguardo allo specchio.

Dovevi essere bella, volevi essere bella quella sera.

Scendesti le scale con in mano le ballerine -perché tu eri incapace di camminare anche con

quelle- e lui ti fissò a bocca aperta per qualche istante.

“Chiudi la bocca o ti entreranno i moscerini” lo prendesti in giro tu sorpassandolo, ma Louis fu

più veloce e ti bloccò per un polso facendoti voltare verso di lui e

sussurrandoti “Sei splendida”, per poi lasciar andare la sua testa tra i tuoi capelli beandosi

del loro profumo d’arancia e cannella. Dopo averti bendata ti condusse nella sua auto e dopo

quindici minuti arrivaste. Ti fece scendere, ti prese per mano e ti trascinò dietro di lui per

quello che sembrava essere un sentiero di ghiaia. Improvvisamente si fermò e con un gesto

fulmineo ti sfilò la benda lasciando i tuoi occhi caramello finalmente liberi di osservare lo

spettacolo che ti si parava davanti. Dinanzi a voi una coperta azzurra stesa sull’umido prato

del deserto parco, ornata da tante piccole rose blu che ne segnavano il contorno. Erano le

tue preferite; simboleggiavano fedeltà, castità, freddezza, lealtà, saggezza.

Simboleggiavano te. Erano le tue preferite e lui lo sapeva nonostante tu non glielo avessi

mai detto. Voi due non avevate mai avuto bisogno di troppe parole;

per i discorsi lunghi c’erano gli occhi.


Delicatamente vi allungaste sulla soffice coperta, lo sguardo al cielo ad ammirare le stelle

cadere ed i cuori vicini, stretti l’uno nell’altro. Proprio mentre una stella passava rapida, Louis

si volto verso di te e tu non potesti far altro che annegare per l’ennesima volta in quei pozzi

d’acqua cristallina; piano cominciò ad avvicinarsi al tuo viso e tu bramosa di possedere

quelle candide labbra ti mordesti la guancia per resistere al desiderio.

Fu un attimo e finalmente posò la sua bocca sulla tua. Premette dolcemente contro di te e tu

potesti sentirne il sapore, vaniglia e fragola come il vostro gelato preferito.

Dopo qualche istante schiudesti le labbra concedendogli l’accesso e lui sorridendoti a fior di

labbra, insinuò la sua lingua che iniziò una danza lenta con la tua.

Passione, dolcezza, dolore, felicità, amore. C’era tutto in quel bacio.

C’eravate voi, Holly e Louis.


Si staccò per riacquistare ossigeno, cercò contatto con i tuoi occhi e dopo averlo trovato

disse in un sussurro “Ti amo Hol”. Tu rimanesti a fissarlo per qualche minuto –come avevi

fatto quando vi eravate conosciuti- con un sorriso da ebete stampato sul volto e raccogliendo

l’ultima traccia di coraggio rimasta in te rispondesti “Ti amo anch’io Louis”.

Lui sorrise e si accoccolò sul tuo petto circondandoti con un braccio il fianco.





Ripensare a quei momenti era doloroso ma tu non volevi lasciar morire i ricordi, non volevi abbandonarli nello stesso modo in cui lui aveva fatto con te. Nessuno merita d’essere abbandonato, nemmeno i ricordi. Ti rannicchiasti ancor di più sulla panchina e stringesti a te le ginocchia per non far scappar via il suo profumo dai tuoi vestiti, perché infondo è l’unica cosa che t’aveva lasciato. Mentre nel cielo si accendevano ad intervalli regolari la luce dei lampi, tu ripensasti a quella notte in cui Hol e Louis non esistettero più ed al loro posto vi fu un’unica persona col cuore di entrambi.
 



“Wow è stato stupendo, il film più bello che abbia mai visto! Mi sono pisciata sotto dalle risate

quando Alan ha trovato Grecy e William che limonavano nello sgabuzzino … e poi che bei

muscoli Dylan! E comunque la gonna di Allison era troppo corta secondo me, non credi

anche tu Louis?! Ma io non lo so;sembrava una poc-“ il tuo monologo sul film che avevate

appena visto fu interrotto dalle labbra di Louis che si erano posate senza preavviso sulle

tue, coinvolgendoti in uno dei vostri soliti baci passionali.

Ti afferrò per i fianchi e ti strinse ancor di più a se iniziando a lambire con baci umidi ogni

centimetro della pelle del tuo collo e tu ansimasti ad ogni tocco. Gli circondasti la vita con le

gambe e lentamente iniziò a salire le scale che
portavano alla tua stanza, senza però

interrompere quel susseguirsi di baci. Una volta arrivati ti posò delicatamente sul letto e

puntellando sulle braccia per non farti male si adagiò sul tuo corpo. Eri inesperta, era la tua

prima volta e l’espressione sul tuo volto era un misto di paura, desiderio ed imbarazzo ma lui

lo capì e ti rassicurò “Non ti farò male, non potrei mai fartene”. 

Al suono di quelle parole ti sentisti meglio e lo guardasti come a volergli comunicare di

essere pronta e lui cautamente entrò in te. Mantenne la promessa, non ti fece male.

Ci mise tutto l’amore del mondo in quel gesto. Per la prima volta diventaste un’unica cosa e

questo ti fece stare dannatamente bene. Una volta stanchi entrambi uscì da te e si accasciò

esausto al tuo fianco, vi guardaste negli occhi e con il sorriso sulle labbra vi addormentaste

stretti in un caldo abbraccio.

 



Forse era stato un errore tornare di nuovo in quel posto, stava facendo tornare a galla ricordi troppo violenti, stava riaprendo ferite non ancora completamente cicatrizzate. Ti saresti dovuta alzare e tornare a casa invece di stare lì,sotto la pioggia con l’anima accartocciata ma mancava ancora un ricordo all’appello. Quello de “Il giorno maledetto”-come lo avevi definito tu- in cui tutto andò a farsi fottere. Il giorno più doloroso nella quale un bigliettino infranse tutto ciò che avevi costruito, che avevate costruito insieme.
 



“Lou sono a casa!” urlasti appena aperta la porta della casa che da poco condividevate.

Nessuno rispose al tuo saluto allora lo cercasti per le stanze pensando non ti avesse sentito

ma tutto si fece più chiaro una volta entrata in cucina.

Sul frigo d’acciaio un post-it giallo riportava scritto “Mi dispiace, non è il tempo per noi, siamo

sbagliati.. lo siamo sempre stati ma me ne sono reso conto solo adesso”.

Perché quelle parole, perché quell’inutile scusa!?

Gridasti con tutta l’aria che avevi in corpo e poi sfinita di accasciasti a terra con in mano

ancora quel post-it che in un secondo ti ha rovinato la vita e sfogasti il dolore un pianto

isterico. Lui se ne era andato. Lui ti aveva abbandonato.

 



Erano passati anni da quel giorno e tu non riuscivi ancora a disfarti delle sue cose,
a scacciar via il suo sorriso dalla testa ed a separarti dal suo dolce profumo.
Ma forse era giunto il momento di pensare a te stessa, alzarsi la mattina e sorridere, guardare la vita con occhi diversi.
E mentre tu ti perdevi nei ricordi, il cielo smise di piangere e mostrò al mondo il suo sorriso migliore … l’arcobaleno. L’hai sempre chiamato così, perché dicevi che guardandolo nel verso giusto pareva una bocca curvata all’insù. In quell’istante capisti di dover reagire; ti alzasti, presi un post-it dalla tua borsa e iniziasti a scrivere.

 

“GRAZIE PER AVERMI RISPOLVERATO IL CUORE.”
 

Lo attaccasti allo schienale della panchina e te ne andasti, sicura che Louis l’avrebbe letto, un giorno. Quel posto era vostro e lo sarebbe stato per sempre.
Louis era riuscito a prendere le tue emozione e cacciarle fuori, e tu gli saresti stata grata tutta la vita per questo.
Louis era stato capace di togliere lo spesso strato di polvere depositato sul tuo cuore e ad annientare le tue paure.
Louis era stata la parte più bella.








[Chissà, se dopo essersi fatti così tanto male, si ritroveranno.]
















Salve piccoli raggi di sole!
Ecco un'altra one-shot, spero vi piaccia.
Sarei molto felice se lasciaste un piccola recensione. :)
In quello che ho scritto c'è un pezzettino di me,
per questo è abbastanza speciale. <3

Sunshine_Ele on twitter.
Eleonora.

  
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