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Autore: Juliefer    15/09/2012    19 recensioni
If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time, you know I'll be..
Your life, your voice, your reason to be
My love, my heart is breathing for this
Moment, in time I'll find the words to say
Before you leave me today.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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If we could only turn back time
Juliefer






If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time
You know I'll be,

Your life, your voice, your reason to be,
my love, my heart is breathing for this,
Moment, in time I'll find the words to say
Before you leave me today






AVVERTENZE
(rivolte ad un pubblico clemente e comprensivo nei miei confronti)


Ladies and gentlemen, prima di lasciarvi leggere,
ho ritenuto giusto informarvi che non tutti i contenuti di questo breve racconto sono stati scaturiti
dalla mia testolina bacata (?)
ma da quella di un'altra directioner, penso, migliore della mia.
Io, ci tengo a precisarlo, sotto consiglio di altre ragazze,
ho preso l'idea e l'ho trasformata secondo il mio modo di scrivere, aggiungendo momenti chiave e modificando i termini.
Sperando che questo messaggio non guasti la vostra lettura e,
in particolar modo, il vostro giudizio, vi ringrazio per l'attenzione. 
See ya later!






 
Fu la prima mattina di Luglio.
Una distesa di tulipani ricopriva la collina e, dagli alberi in lontananza, si udiva l’allegro cinguettio degli uccelli.
Il sole splendeva nel cielo come non mai e il suo calore era piacevole a contatto con la pelle.
Liam inspirò profondamente e sulle sue labbra si disegnò un timido sorriso.
Un brivido gli percorse la schiena e gli occhi gli si fecero lucidi.
Si avvicinò cautamente verso i suoi quattro migliori amici e si sedette sull’erba accanto a loro.
Louis, Niall, Harry e Zayn. I suoi fratelli.
Un tranquillo «Ciao ragazzi» si levò nell’aria.
Il vento soffiò dolcemente contro la sua pelle. Ridacchiò tra sè.
«Oh Niall! Prima che mi dimentichi, ho portato questo per te...» disse Liam, porgendo un piccolo quadrifoglio verso l’amico irlandese. «Spero possa piacerti.»
I ragazzi rimasero seduti tutti insieme per l’intera mattinata. Il sole salì ancor più in alto nel cielo e divampò giù su di loro, facendo sudare Liam. Era da un po’ che non faceva così caldo in Inghilterra.
Ma nè le temperature nè le condizioni meteorologiche avevano alcuna importanza. Si sentivano bene, perchè sapevano di essere uno con l’altro.
«Stavo pensando l’altro giorno...» Liam non riuscì a soffocare in tempo una risata. «..Vi ricordate il giorno in cui gettammo la torta in faccia ad Harry? Mi son venute le lacrime agli occhi non appena l’ho ricordato.»
Il pomeriggio passò in fretta tra un ricordo e una risata, affidandosi alla compagnia dei vecchi tempi.
Le prime interviste e i servizi fotografici che fino a quel giorno, erano scomparsi dalla sua memoria, riaffiorarono nella sua mente.
Fu difficile anche ricordare tutte le città che avevano visitato. Liam non riusciva a trovare i nomi dei programmi TV che gli erano apparsi improvvisamente.
Ma c’era un ricordo... Un ricordo che nessuno dei cinque ragazzi avrebbe perso. Era impossibile dimenticarlo.
«Ragazzi, ricordate quanto eravamo nervosi quel giorno? Eravamo sicuri che non ce l’avremmo fatta e quando ci eliminarono fu tremendamente difficile..» Liam si concesse una piccola pausa. «Ma chi avrebbe saputo cosa saremo diventati poi...»
Involontariamente un sorriso si stampò sul suo volto. Un sorriso di gioia e soddisfazione, un sorriso di nostalgia in onore di tutti quegli anni passati insieme, un sorriso di quelli speciali, quelli che non si dimenticano.
Gli altri quattro erano ancora in silenzio, ma avevano capito. Liam sapeva che nessuna parola avrebbe mai potuto descrivere quello che avevano vissuto. Si conobbero come cinque stranieri, divennero una band, e una famiglia. Cinque fratelli senza nulla da nascondere.
«Louis, a proposito, l’altro giorno ho visto Eleanor. Lei sta molto bene. Dice che gli manchi, e spera di vederti il più presto possibile.» mormorò Liam. Sospirò rumorosamente e raggiunse la roccia di marmo. «Manca anche a te, vero?»
Il sole stava iniziando a fare la sua discesa dal pesante cielo azzurro sopra di loro.
Sentì il suo stomaco brontolare, ma lo ignorò. Passare il tempo in compagnia dei suoi amici era molto più importante di qualsiasi altra cosa al mondo.
«Ragazzi, ci siamo lasciati, e dopo aver smesso di esibirci, mi sono reso conto che non si poteva più tornare indietro per rivivere quei giorni... La carriera è volata via. Sapete, adesso adoro scrivere, anche se so che la mia grammatica non è una delle migliori.» Liam rise e, con lui, anche gli altri ragazzi. Il suono delle loro risate rimbombava nelle sue orecchie.
«Ho visitato Josh qualche mese fa. Purtroppo, non sta molto bene. Si è fermato da un po’, ed ha una sedia a rotelle. Gli ho detto di non preoccuparsi, e che andrà tutto bene.»
Ora l’oscurità cominciava a regnare sopra i cinque ragazzi seduti insieme sull’erba.
Il cinguettio degli uccelli fu sostituito dal capolino delle rane e dal fastidioso ronzio delle zanzare.
Liam si rese conto che doveva essere molto più tardi di quanto loro potessero immaginare.
«Dovrei andare...» iniziò balbettando. «Ho bisogno di riposare.. Anche voi ne avete bisogno.» aggiunse con dolcezza.
Si morse il labbro inferiore mentre guardava i suoi fratelli ancora una volta.
Quattro perfette, lucide pietre tombali in piedi davanti a lui. Su ognuna di esse Liam aveva posizionato un unico tulipano fresco che regnava in tutta la sua bellezza. Non avrebbe mai permesso che i suoi amici venissero trascurati, in fondo... era il loro ‘Daddy’.
«Mi mancate da morire.» sussurrò. «...è finito tutto troppo in fretta.»
Alzò lo sguardo al cielo e intravide una stella brillare più di tutte le altre. Ne era certo, loro erano lì.
Un pensiero attraversò la sua mente: il tatuaggio di Harry.
Si lasciò scappare l’ennesimo sorriso mentre una leggera lacrima scese lentamente sulla sua guancia.
Allungò la mano, prese il bastone appoggiato ad un albero. Lottò per rialzarsi. Un gemito sfuggì dalle sue labbra mentre le ginocchia cedettero sotto il suo peso.
Non si diede per vinto, però. Loro non avrebbero voluto vederlo così debole.
Infine, in piedi, si sistemò gli occhiali, si asciugò la fronte con un panno e guardò verso i suoi fratelli. Guardò verso i One Direction.
Liam era l’ultimo ancora in vita, ma la vecchiaia, nella sua lentezza, lo stava portando via.
«Se solo potessimo tornare indietro nel tempo..» disse a se stesso, avviandosi con passo lento verso la sua abitazione.
 
 
 
Una settimana dopo Liam tornò da loro. Salì su quella stella, aggiungendo un fascio di luce in più.
Tutti e cinque nello stesso posto. Riuniti ancora una volta, insieme, perchè è proprio così che sono nati, per stare insieme, uniti fino alla fine.
Quindi, insieme, ebbero modo di eseguire un ultimo spettacolo.
E mai, e dico mai, nessun’altro al mondo potrà dimenticare quei cinque ragazzi sulle scale.














 


Trullallero!
Dio, quanto mi era mancata questa parola senza senso! 
Ok, prima di sparare altre cretinate,
vi ringrazio di cuore per essere arrivate fin qui giù e per aver letto il testo, nonostante l'avviso iniziale.
Spero di avervi coinvolto per benino uu
Domanda da 5 milioni di dollari: Cosa ne pensate?
Da parte gli scherzi, visto che non ho tutti quei soldi,
non abbiate timore di offendermi e scrivete quello che vi passa per la mente.
Ovviamente, attinente al brano
perchè capisco benissimo che con questi cinque fusti qui sopra,
l'attenzione a quello che sto scrivendo può benissimo andare a farsi fottere. 
Chiudete gli occhietti per un secondino e lasciatemi un commentino
con più di dieci parole, please!
*fa la faccia da cucciolo*
Grazie nuovamente! 
Un mega, ultra, iper... insomma, avete capito, bacio a tutti!
Love ya,

//g.
   
 
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