Like Romeo and Juliet (the last
smile)
Seguì il silenzio…
Nulla di più… un corpo cadde a
terra…
Gli incantesimi viaggiavano da una
parte all’altra della stanza, come fossero saette, e Auror e Mangiamorte si
accasciavano a terra… chi ferito, chi svenuto… e chi morto…
Ma lui no… era ferito gravemente e
aveva bisogno di qualcuno che lo soccorresse.
I suoi capelli color biondo platino
si riempirono molto piano di sangue ed i suoi occhi scorrevano in tutte quelle
rudi scene, poi si fermarono su quel Mangiamorte... su colui che lo aveva
ucciso.
Non ci credeva! Ora che era riuscito
a trovare il suo amore… ora che era riuscito a cambiare e a proteggere il suo
nuovo mondo, doveva morire… lì, a un passo dal diventare uno di loro. Uno di
quelli che si dicono ‘buoni’.
L’aggressore sorrise sornione nella
Sala D’ingresso.
Perché sorrideva?
Uccidere suo figlio di soli
diciassette anni lo rendeva felice?
Lo rendeva felice togliere la vita
all’unico erede dei Malfoy.
Si contorse su se stesso mentre immensi
dolori lo affliggevano.
Cercò di urlare, ma l’unica cosa che
ne venne fuori, fu un suono rauco e sordo.
Si girò.
Era ai piedi di qualcuno, che urlava
qualcosa di incomprensibile.
‘incantesimi’ pensò saggiamente
sorridendo.
-Ginny…- sussurrò aggrappandosi ai
suoi calzoni.
La ragazza davanti a lui
s’inginocchiò, poi gli portò il volto sulle sue ginocchia.
Ginevra guardava in faccia la dura
verità.
Draco, il suo nuovo e unico amore,
stava morendo, lì, fra le sue braccia…
Tutto quello per proteggerla da un forte
incantesimo.
Draco vide le lacrime che le
solcavano il viso.
-Ginny… promettimi che…- sussurrò il
biondo allungando una mano per accarezzarle di nuovo, per l’ultima volta, il
volto angelico della rossa che chiuse gli occhi godendosi i pochi istanti che
rimanevano a lui… il suo Draco…
A colui che da una settimana a
quella parte, non aveva fatto altro che farsi accettare dalla famiglia di lei.
-che troverai un nuovo amore… che
non sarò l’ultimo…- fece Draco in fin di vita con gli occhi che, per la prima
volta, per amore, si riempivano di lacrime.
-che ci sarà qualcun altro che ti
proteggerà… e che il mio sacrificio resterà impresso in tutte le menti…- disse
senza voce il biondo. Lei sorrise tra le lacrime, fissandolo.
-no.. Draco… non sarà così semplice…
non troverò mai un altro…-
-ssst…- sussurrò lui accarezzandole
il volto.
-non dire così… tu sei stupenda,
Ginny. Non sai quante volte te l’ho voluto ripetere, e non sai quante volte te
le volevo ripetere in futuro…- Draco tossì sangue sporgendosi in avanti.
-Draco.. non te ne andare…- sussurrò
la rossa. Il biondo sorrise.
-ti amo..- sussurrò, poi sorrise e
chiuse gli occhi.
Era morto…
Morto per sempre…
In quella giornata primaverile, il
giorno più orribile della sua vita.
Ginny lo fissò.
-Draco…- sussurrò scotendolo.
Lui non batté ciglio e restò lì,
immobile, tra le sue braccia.
-non puoi morire così, Draco… non
puoi lasciarmi così…- alzò la voce lei scotendolo, ma si rese conto ce ormai
non lo sentiva più. La sua anima era sparita… e lui doveva restare sereno, lì,
così com’era.
Lo fissò, poi sfilò la sua
bacchetta.
-Draco… sappi che ti amo… non lo
faccio per deluderti…- sussurrò tra le lacrime.
Baciò il biondo puntandosi contro la
bacchetta.
Ron vide in lontananza sua sorella.
Baciava il corpo esamine di Draco, tra le sue braccia, che si puntava la
bacchetta contro.
-NO! GINNY!- urlò, ma era troppo
tardi. Le labbra di Ginevra scandirono bene le due parole più letali al mondo.
-Avada Kedavra!- la sentì sussurrare
quando fu a soli tre passi da lei.
-NO!- Ron afferrò la sua bacchetta,
ma l’incantesimo l’aveva già colpita.
La rossa cadde esamine, ma serena,
tra le braccia di Draco.
Ron s’inginocchiò fissando i due
corpi.
-no! cazzo! No!- ormai le loro anime
erano fuggite dai loro corpi… loro erano morti…
ma, almeno, erano morti… serenamente
e questa fu l’unica cosa che fece sorridere, tra le lacrime, Ron, inginocchiato
vicino il corpo dei due.