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Autore: Harury    16/09/2012    0 recensioni
[Fantasy]
[Fantasy][Fantasy]Questa è un'altra storia trascritta basandomi sulle vicende successe al mio personaggio di ruolo, il neko Yami, stavolta iniziata dal periodo in cui stava col suo primo ragazzo, un Lycan di nome Hachi, prolungato rispetto alle vicende reali.
Yami, tornato da scuola, viene intercettato da Hachi e "costretto" a passare il week-end con lui.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente la scuola era finita, ora c’era il divertimento del sabato e il relax della domenica, goduti, da ogni studente, al massimo e vissuto in ogni singolo minuto. Già, perché.. due giorni facevano presto a volare via, soprattutto quelli di Yami.
Certo, un tipo particolare come lui meritava di passare i suoi due giorni liberi in santa pace o di puro e sano svago, dopotutto.. era un neko. Un ragazzo con appendici feline.
Si, esatto.
Yami era un ragazzo dalle orecchie feline, poste ai lati della nuca, e una lunga e sinuosa coda che sbucava da sotto la maglietta, dandogli un’aria elegante e simpatica allo stesso tempo. Ed era proprio un tipo simpatico, il diciottenne neko. Simpatico, gentile, ma molto timido.. Un aspetto che un “amico” del nostro protagonista adorava.
Per ritornare a casa propria doveva passare per il bosco, seguire il suo limitare e la prima casa che faceva capolino tra la vegetazione era la sua. Un posto tranquillo, tralasciando il fatto che stando vicino al bosco si poteva fare qualche incontro spiacevole.
Una cosa capitata proprio a Yami.

Qualche giorno dopo essersi trasferito in quel posto, il neko rischiò di venir mangiato da.. un Lycan. Uno di quegli enormi uomini lupi che gli umani chiamano solitamente Licantropi. Fortunatamente, oppure sfortunatamente, dipende dai casi, quel Lycan di nome Hachi decise di non mangiare quel timido ed impacciato ragazzo, accorgendosi di essersene innamorato.. inutile dire che dopo quell’incontro se ne invaghì completamente.

Tornando al presente.
L’estremità della felpa rossa svolazzava, mossa dal leggero venticello che soffiava contro il moro, che, a passo veloce e sostenuto , camminava per il sentiero accanto al bosco tenendosi le cuffiette nelle orecchie e le mani nelle tasche del soprabito.
Stava già assaporando il momento in cui si sarebbe messo sul balconcino della finestra ad ascoltare musica in completa pace, magari bevendo del latte fresco, quando si sentì tirare dal braccio in mezzo ai cespugli da qualcosa o da qualcuno e perse l’equilibrio, sparendo tra il verde fogliame. Cadde con un piccolo tonfo sopra a qualcosa che identificò come due gambe incrociate e delle braccia forti, fattesi delicate per quel corpicino così piccolo nonostante la maggiore età, che lo avvolsero, stringendolo a se, dopo aver tolto le cuffiette, e poi le labbra di quella persona si posarono sulla nuca del neko, che drizzò il pelo, soffocando un piccolo sussulto nel riconoscere quella voce.

<< Dove stai andando, cara cappuccetto rosso? >>
<< Ha-Hachi-san..! Mi hai spaventato..! E smettila di parlarmi al f-femminile! >>

Hachi stringeva Yami a se, la folta coda che scodinzolava da destra a sinistra e le orecchie grandi e ritte verso l’alto si appiattivano con le punte verso l’esterno, mentre continuava a mordicchiare e leccare le orecchie feline del ragazzo stretto a lui.

<< Non sei una ragazza? Non mi risulta dal tuo visino candido.. >>

Ed ecco che una mano si spostò dall’esile vita al visino, portandosi sotto il mento e spostando il capo di lato, in modo da permettere alla lingua di tracciare una sottile scia lungo il collo del neko imbarazzato, fattosi di un colore tendente al rosso.

<< M-Meoww.. Hachi-san..! Lasciami, voglio a-andare a casa..! >>
<< A casa? Devi portare le provviste per la nonna? Perché non me le fai vedere.. cappuccetto rosso..? >>

Il Lycan cominciò a mordicchiare la zona pallida tra il collo e la spalla, portando la mano libera ad accarezzare il cavallo dei jeans di Yami, giocherellando bastardamente con la zip, sapendo che con quell’atteggiamento lo avrebbe imbarazzato non poco.
Infatti. Il viso infantile e candido di Yami cominciò a colorarsi dello stesso colore della sua felpa, somigliante un po’ troppo a quella della bambina bionda della fiaba europea. Quel soprabito, il neko, non voleva nemmeno metterselo, gli sembrava troppo da ragazza ed era sicuro che la sfortuna si sarebbe presentata davanti a lui.. però si è presentata dietro di lui e con ben altra forma!

<< Hachi-san..! S-Smettila! Non è.. n-non è.. il posto.. >>

Le orecchie feline si stavano abbassando poco a poco, il corpicino esile e minuto era percorso da piccoli brividi di piacere, una sensazione che Yami non avrebbe mai ammesso né a se stesso né ad Hachi, che in quel momento aveva portato la mano dentro i jeans attillati del neko, accarezzandogli il membro da sopra il tessuto dei boxer, continuando a leccare la pelle morbida dal collo, salendo su, tracciando il contorno della mascella con la punta della lingua. Gli piaceva assaggiare ogni lembo di pelle del timido Yami, lo trovava estremamente appetitoso.. non per niente voleva mangiarselo!
Un’altra cosa che Hachi adorava era il sentire i miagolii intimiditi provenire dalla bocca di Yami e faceva di tutto per poter deliziare le sue orecchie lupine di quel flebile suono, tanto adorabile quanto l’imbarazzo che ci metteva il neko nel miagolare.

<< M-Meoww… >>

Le braccia esili, somiglianti a dei ramoscelli se messi a confronto con quelli del Lycan, si spostarono dall’esterno all’interno del corpo, come se volessero proteggerlo e il neko afferrò il polso della mano dentro ai suoi pantaloni, stringendo appena e spingendosi di più contro il corpo sovrastante il suo, mugolando sottovoce. Un sorrisetto divertito disegnava le labbra di Hachi, mentre queste si spostavano sulle guance arrossate e paffute, lasciando una piccola scia umida per poi ripassare con la lingua, fermando il movimento della mano dentro ai pantaloni.

<< Non è il posto adatto a te, cappuccetto rosso? Allora.. vuoi cambiare posto? >>
<< S-Si.. Anzi, vorrei che non facessi certe c-cose.. >>
<< Perché mai..? >>

Gli sussurrò nell’orecchio, soffiandoci un po’ dentro mentre lo afferrava per i fianchi, spingendolo contro il proprio bacino con una certa insistenza.

<< M-Meoww..! Hachi-san!! N-Non voglio che tu faccia certe cose così, sotto gli o-occhi di tutti..! >>

Lo guardò da sopra la spalla, tenendo il broncio, ma Yami non era il tipo da tenere il muso a lungo, non aveva di certo il carattere e Hachi sapeva benissimo che tempo cinque minuti e avrebbe cominciato a ridere e a parlargli allegramente.

<< Sotto gli occhi di tutti? Ma siamo nascosti, mia bel cappuccetto rosso.. Posso fare certe cose.. >>

Approfittando del momento lo tirò di più a se, portando due dita ad afferrargli il mento per voltarlo verso di lui e posò con forza le labbra su quelle del neko, passando un braccio attorno alla sua vita, così da non permettergli di allontanarsi da lui. Non avrebbe mai permesso che si allontanasse da lui.
Infiltrò la lingua tra le sue labbra, premendosi contro come se chiedesse il permesso di baciare più a fondo qualcosa che gli apparteneva, e la fece incontrare con la propria gemella, molto più timida e insicura, cominciando ad intrecciarsi con essa, vorticandole attorno.
Yami dapprima sgranò gli occhi, cercando di scostarsi il più possibile, ovviamente senza riuscirci, e mugolando nel bacio, sentendo chiaramente la lingua di Hachi entrargli in bocca a forza, ma dopo pochi attimi, come tutte le volte che succedeva, si abbandonò completamente, lasciandosi guidare dal suo compagno. Entrambi tenevano gli occhi socchiusi, le labbra unite e le braccia attorno al corpo dell’altro, il neko attorno al collo del Lycan e quest’ultimo le teneva attorno ai fianchi del neko.
Mugolavano appena, stringendosi l’uno all’altro come le loro due code, che si strofinavano a vicenda, accarezzandosi esattamente la stessa azione che stavano facendo le loro mani. Quelle di Hachi si spostavano lungo la schiena di Yami, sfiorandogli le natiche, ma senza spingersi oltre, invece il neko affondava le dita tra i lunghi capelli neri del Lycan, accarezzandogli la nuca.
Dopo qualche minuto, sembrati a loro un’eternità come tutte le volte che si concedevano quei momenti intimi, si staccarono, respirando profondamente per prendere respiro e si sorrisero, dandosi un ultimo bacio, stavolta a stampo.

<< Cappuccetto rosso.. >>
<< S-Sì, lupo cattivo..? >>
<< … >>

Hachi guardò gli occhioni azzurro scuro di fronte ai suoi, di colore verde brillante, e sussurrò a pochi millimetri dalle labbra morbide di Yami, sorridendo divertito.

<< Voglio toglierti la mantellina rossa e divorarti.. >>
<< C-Cosa..?! >>

Bastarono queste poche parole per far gonfiare il pelo della coda felina e far sobbalzare Yami, traducendo chiaramente quella frase in qualcosa di molto meno casto di quel che sembrava e non fece nemmeno in tempo a ribellarsi che Hachi lo agguantò per i fianchi, caricandoselo in spalla come un sacco di patate, alzandosi, dirigendosi verso la casa del neko, nonostante questo cercasse di scappare, colpendolo coi pugni e dimenandosi, consapevole di quel che gli sarebbe accaduto una volta arrivato a casa.



Beeene, ciao a tutti! ^^
E’ la seconda fan fiction che scrivo (l’altra spero di continuarla il prima possibile Beh, che dire..  Spero che vi sia piaciuta la storia, per ora, e che.. sì, che la vogliate continuare così da sapere che week-end passerà il povero Yami!
Baci, al prossimo capitolo! <3
  
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