Ho iniziato a scrivere per rubare un
po' d'armonia al mondo
e fingere che fosse anche mia.
Scrivo perché voglio ascoltarmi, e
credere di potermi ancora vivere.
Scrivo per ricordare che il passato non
è morto, che il futuro è ancora tutto da inventare.
E non abbraccio mai abbastanza parole,
ma raccolgo ciò che portano i flutti
sulla mia isola,
io che mendico ispirazione.
Con disperato bisogno di parlare scrivo
per non lasciarmi ammutolire.
Scrivere è nascere fenice e morire di
cenere; ma non ho abbastanza forza
per rigenerarmi in fretta, e allora
lascio che la spuma riporti indietro
ciò che mi aveva fatto trovare sulla
sabbia. Non posso prevedere la prossima marea,
e allora attendo, sperando ce ne sia
davvero una nuova.
La scrittura si nutre di vita, e ogni
volta che la faccio mia l'anima mi sbiadisce dentro.
Chi vorrebbe mai osservare un lenzuolo
bianco?
Chi vorrebbe mai un lenzuolo bianco?