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Autore: eniiif    16/09/2012    2 recensioni
L'ultima cosa che sentì prima di svenire definitivamente fu una voce calda, familiare e carezzevole sussurrarle all'orecchio:
«Adesso sei mia. Sei mia per sempre»
[MaiaxJordan]
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Maia Roberts
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Merry-go-round

 

 

Presto. Presto!
Lui la stava guardando, sentiva il suo sguardo sulla schiena – troppo scoperta per i suoi gusti.
Maia deglutì nervosamente, sentendo il sudore gocciolarle sulla fronte, e sorrise frettolosa al ragazzo davanti a lei.
"Come hai detto che ti chiami?" gli chiese sfarfallando le ciglia e sperando che il tipo non notasse la sua ansia.
Paura.
La musica era alta, fin troppo per parlare da persone civili, e Maia sapeva fin troppo bene che il ragazzo biondastro e leggermente smorto che aveva inquadrato da quando era entrata era del tutto ubriaco. Come a volerlo dimostrare, lui si sporse verso di lei e la baciò, spingendosi a forza nella sua bocca, e Maia sentì chiaramente la traccia d'alcool sulla lingua del tipo senza nome.
Era piuttosto schifata, in realtà – per quanto morbide, le labbra del biondino non avrebbero mai potuto competere con le sue –, ma non si staccò, sentendo in quel momento più che mai il suo sguardo addosso.
Dolore.
Ed automaticamente ripensò al male che le aveva fatto, ai lividi violacei sulle braccia, ai continui pianti per sfogarsi. Al suo sorriso crudele e bellissimo, mentre la chiamava con voce dolce e nello stesso tempo le storceva il polso fino a farla lacrimare.
"Maia, io ti amo" le sussurrava, ed ecco che lei ci ricadeva in pieno, ed di nuovo era costretta a nascondersi, ignorare il dolore e i segni rossi sul viso.
Rabbia.
Un po' per vendetta, un po' per orgoglio, Maia non si oppose al bacio, e mentre era avvinghiata al biondino sperò con tutta se stessa che lui la stesse guardando. In quell'esatto momento, la paura sembrava essere scomparsa, sostituita dalla rabbia. Rabbia per com'erano andate le cose, rabbia perché aveva perso la sua libertà, rabbia per non essere riuscita ad opporsi come voleva. Per di più, era anche un po' brilla.

***

Maia barcollò incespicando fuori dal pub, ridacchiando per via di tutto l'alcool che aveva ingerito. Fece un passo in avanti, avanzando poco per volta, e spalancò le braccia mentre chiudeva gli occhi per godere del leggero venticello notturno sulle pelle. Intorno a lei, tutto taceva tranne la vecchia giostra di metallo cigolante nel parco giochi qualche metro più avanti.
Terrore.
Maia rabbrividì, improvvisamente lucida grazie all'adrenalina di trovarsi da sola per strada a notte fonda, e si strinse nel giacchetto, più per la paura che per il freddo.
Prese a camminare velocemente, imponendosi di non pensare a nulla (soprattutto alle ombre della giostra proiettate sulla strada dalla luce lunare, assai inquietanti...) e di guardare davanti a lei.
Iniziò a piovere, dapprima goccioline rade che divennero sempre più fitte, inzuppando Maia, che a causa della pioggia non riusciva più a tenere d'occhio la strada.
D'improvviso, la giostra emise un cigolio parecchio più forte dei precedenti, e Maia avrebbe potuto giurare di aver visto qualcosa di scuro muoversi da quelle parti. Accelerò il passo, terrorizzata, sentendo il cuore che le batteva in petto molto più veloce del normale, ed iniziò a tranquillizzarsi una volta svoltato l'angolo, lontana da quella maledetta giostra di metallo.
L'ultima cosa che vide chiaramente fu un movimento fulmineo di un grosso animale, e sentì un ringhio proprio accanto a sé, talmente terrorizzante da non lasciarle il tempo di avere paura.

Dolore.

***

Maia giaceva per terra, stesa su un fianco, con la testa riversa all'indietro e gli occhi rovesciati. Intorno a lei, si espandeva un'enorme pozza di sangue vermiglio.
Dei passi lievi si avvicinarono a lei, nell'improvviso ed assoluti silenzio, e Maia non riuscì più a scappare, in stato di semi-incoscienza qual era.
L'ultima cosa che sentì prima di svenire definitivamente fu una voce calda, familiare e carezzevole sussurrarle all'orecchio:
"Adesso sei mia. Sei mia per sempre"

Paura.




 



Salve a tutti, vi ringrazio infinitamente di aver letto queste righe c':
È la prima shot che scrivo su TMI e mi è venuta in mente mentre leggevo City of Ashes... navigavo ancora nell'ignoranza di non aver letto CoLS, e quindi non sapevo di Maia e Jordan °-°

(*)nota sul titolo: "merry-go-round" significa "giostra", e in queto caso si riferisce sia alla giostra vera e propria dov'era nascosto Jordan sia alla giostra di sentimenti dei due ee

  
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