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Autore: 365dayswiththeBeatles    16/09/2012    1 recensioni
9 Dicembre 1980.
"Ad un'altro anno fatto di giorni strani,in questa società"
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Lennon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ad un'altro anno fatto di giorni strani,in questa società"

 

9 Dicembre 1980.

 

La porta si aprì.

Julia stava seduta sulla poltrona.

La sua poltrona.

Nulla era cambiato dal Luglio 1958.

L'aria era impregnata di fumo.

Aveva un'aria felice e la carnagione rosea.

Lo aspettava.

"Non mi avevi detto che ci sarebbero stati giorni così,Mamma"

La porta si schiuse.

Eccolo lì.

Era proprio come se lo era immaginato.

Aveva deciso di non guardare laggiù per tutti quegli anni,preferiva immaginarselo.

Adulto ed indipendente.

E lo aveva immaginato proprio bene.

Si sedette vicino a lei.

Ora erano un uomo ed una donna quarantenni.

Potevano quasi sembrare ugualmente vissuti.

Ma entrambi sapevano che John aveva vissuto molto più intensamente di Julia.

 

Fece scivolare gli occhiali sino alla punta del naso e si portò indietro i lunghi capelli.

Solo allora, lei rispose al rimprovero del figlio.

"Non lo potevo sapere,ma avrei dovuto immaginarmelo,John"

Là sotto gli ideali e le rivendicazioni degli anni Sessanta parevano raggiunti,ma non era nient'altro che una bella una facciata.In realtà nessuno era felice.

Il consumismo,il culto dell'apparenza aveva come lobotomizzato la gente,rendendola incapace di godere la vita,di coglierne l'essenza e le rare ,ma intense gioie.

 

"Ho fallito,sai?Ho fallito miseramente"la guardò negli occhi.

"Quasi quanto me come madre"gli carezzò la testa.

"Io ci ho provato;ho detto che l'Amore è tutto quello di cui abbiamo bisogno.Ora tutti ,o quasi,fanno l'Amore,eppure a nessuno importa davvero".

"Sediamoci,ho preparato un pò di fish & chips;sapevo che saresti arrivato"

Si misero al tavolo.

"In Cina muoiono di fame,perciò mangia tutto quello che hai".

Julia lo fece.

 

"Sai,ci sono ancora Nazisti in bagno.Subito sotto le scale."

Alle parole del figlio,lei rabbrividì.

"E sai cos'è peggio?Non cercano neanche di nascondersi.Tutto si svolge alla luce del sole"

Lei non riusciva a crederci;Nessuno le aveva detto che ci sarebbero stati giorni come quelli.

 

"E' diventato tutto così monotono.Tutti sembrano correre,ma nessuno fa un passo"

Suo figlio l'aveva superata, in tutti quegli anni,in quanto ad Arguzia.

Sapeva perfettamente decifrare la realtà.

 

"Sono tutti vincenti,adesso,sai?Non c'è più nulla da perdere"

"Mi dispiace"

Julia seppe dire solo quello.

"Anche a me.Forse è un bene che io sia qui adesso"

Guardò laggiù,un ultima volta.

Non avrebbe più guardato lo spezzarsi dei suoi ideali.

"Spero solo che Paul,George e Ringo si diano da fare.Non possono permettere tutto questo"

Julia asseriva.

Il pensiero che balenava nelle loro menti era lo stesso.

Nessuno le aveva detto che ci sarebbero stati giorni così.

Nessuno aveva detto a John che ci sarebbero stati giorni così.

Nessuno aveva detto ai ragazzi che ci sarebbero stati giorni così.

 

"Non li invidio,sai?Ora sono loro a doversela vedere con ciò che capita laggiù"

Fu l'ultima volta che ne parlarono,in attesa che tutti i loro cari li raggiungessero,liberandosi delle ipocrisie di quel "Laggiù".

 

   
 
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