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Autore: Only a dreamer    16/09/2012    1 recensioni
miley è una ragazza di diciotto anni,lei e suo padre hanno da poco avuto un incidente in cui lui ha perso la vita. pian piano con l'aiuto dei suoi amici miley torna a vivere la sua vita fino a quando un giorno non incontra quel ragazzo riccio....fin dall'inizio tra i due non scorre buon sangue: harry non è proprio il tipo che si definirebbe un bravo ragazzo ma perché miley si sente terribilmente attratta da lui? e sopprattutto perché le sembra di averlo già incontrato quella notte?...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Kate stette a fissare la parete di fronte a lei,era bianca,priva di colore proprio come la sua vita in quel momento. Non c'era più colore nella sua vita dopo che suo padre era morto...morto...era una parola con un significato così duro e amaro. Lei era lì in quella stanza d'ospedale invece suo padre era sepolto nel cimitero del paese. Bip-bip-bip-bip l'elettrocardiogramma andava avanti a suonare riempendo il silenzio irreale della stanza. Lei stava lì immobile seduta sul letto,non poteva e non voleva alzarsi,aveva solo qualche ferita in fronte e sulle braccia... “Ti resterà qualche cicatrice sul braccio ma le ferite in fronte si rimargineranno col tempo”le avevano detto i medici ma a lei non importava nulla. Perché non era morta anche lei in quel maledetto incidente? Perché il suo cuore non aveva smesso di battere come quello del padre? Un rumore attirò la sua attenzione,voltò la testa verso la porta: Hanna,la sua migliore amica,entrò e andò a sedersi sulla sedia accanto al letto. “Ciao...”la salutò esitante in sussurro “Sai che mi manchi tanto a scuola? Emily e tutte le sue amiche troiette in questi giorni stanno veramente rompendo le scatole...” Kate accennò un debole sorriso “Mi dispiace”disse in tono incolore,a quel punto Hanna sii sedette accanto a lei sul letto e le prese la mano “Kate ti prego torna da noi...mi manchi tanto e an-anche a tua madre manchi”la mano della ragazza si irrigidì all'improvviso. Sua madre? Lei non aveva una madre,almeno non dopo che aveva abbandonato il padre per andarsene a vivere in Scozia. Kate si ricordava ancora le notti che il padre aveva passato a piangere ma la mattina dopo aveva sempre un sorriso pronto da regalare a lei,la sua unica figlia,l'ultima cosa rimasta di un matrimonio andato a rotoli. “Kate ti prego ascoltami!”la voce dell'amica la richiamò alla realtà “Ti prego torna a casa...” “Hanna io non ho più una casa! Ho perso tutto tre settimane fa sulla strada per Londra...non ho più un motivo per vivere!”l'amica le prese il viso in mano e la obbligò a guardarla negli occhi “Ehi! Guardami!”disse in tono dolce ma deciso “Non dire mai più una cosa del genere! Tu devi andare avanti a vivere,anche se è difficile devi andare avanti con la tua vita! Non puoi passare il resto dei giorni a piangerti addosso,devi alzarti da questo letto tornare a vivere la tua vita...” “Ma come cavolo pensi che possa tornare a vivere la mia vita?! Mio padre è morto! Ti sembra che possa tornare ad essere tutto come prima?!”la interruppe urlando: come potevano chiederle di tornare a vivere come se niente fosse? Hanna si alzò dal letto e si rimise in spalla la borsa “Bene allora ti dico una cosa: tra due settimane inizia la scuola e tu ci verrai esattamente come ha sempre voluto tuo padre!”stava per ribattere ma lei mi bloccò “No Kate! Questo è esattamente quello che avrebbe voluto tuo padre! Pensi davvero che al posto di vederti andare a scuola preferirebbe vederti ciondolare per casa mentre ti piangi addosso per non essere morta anche te con lui?!” detto questo prima che la ragazza potesse ribattere uscì dalla stanza e se ne andò. Kate scoppiò a piangere disperata: Hanna aveva ragione ma lei non voleva ammetterlo,lei voleva solo tornare a stare accanto a suo padre. Nonostante le costasse farlo si mise a ricordare tutti i dettagli di quella sera,erano l'unica cosa che le restava del padre: era in macchina con suo padre e tornavano da una visita ad un appartamento in pieno centro a Londra,ad un certo punto un'auto li aveva tamponati,sembrava un caso ma poi il padre aveva visto in faccia il conducente dell'altra auto,era risalito velocemente in macchina ed era ripartito a tutto gas. Lei vedendo la sua aria preoccupata aveva continuato a chiederli che cosa stesse succedendo ma lui le aveva assicurato che tutto sarebbe andato a finire bene,erano solo delle persone cattive che lo avevano riincontrato. Poi c'era stato quel botto tremendo e lei si era ritrovata fuori dall'auto con un dolore lancinante alla testa...le immagini che aveva da quel momento in poi erano sfuocate e quasi del tutto buie,ma due cose si ricordava bene,anche se non sapeva se erano realtà oppure sogno, quella voce maschile arrabbiata,non doveva essere così quando era normale...e poi quel profumo...qualcuno con quel profumo di menta e terra umida l'aveva sollevata da terra...poi buio completo. A quei ricordi un urlo le nacque dentro e si fece largo attraverso la gola per uscire dalla bocca “Perché a me?! Perché,perché,perché?!”urlò disperata,era un urlo di dolore e angoscia che non poteva,non voleva essere fermato. Un infermiera entrò nella stanza in fretta,chiamò un altro infermiere per farsi aiutare e mentre lui la teneva ferma lei iniettò un liquido bianco nella flebo: pian piano tutto intorno a Kate si fece buio,le figure dei due infermieri si fecero sfuocate,in due minuti si addormentò. 

  
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