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Autore: Mickyivy    17/09/2012    1 recensioni
L'empatia di un uomo fa sì che riesca a sentire i battiti del cuore della sua amata, con gravi problemi cardiaci. E' un peso difficile da sopportare, e scapperà nel bosco lasciandola da sola, ma la sua coscienza non lo lascerà in pace.
Era stata illustrata, c'erano i disegni che aiutavano a capire la storia. Mi auguro che l'introduzione vi permetta di capirla lo stesso... buona lettura!
(Originale in spagnolo, l'ho tradotta da poco :D)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci sei riuscito. Sei in salvo; almeno è quello che credi. Ti senti bene adesso? Ora non potrai più ascoltarli. 
Sei fiero di te? Sì. Quei battiti non ti daranno più fastidio. Non hai rimpianti? No. Finalmente potrai dedicarti soltanto a te stesso.
 
Il tempo passerà ma tu non potrai non udire quel cuore che ti supplica aiuto. Che grida. Piange. Si contorce.
Credi che a lei non dia fastidio sentire i propri battiti? Tu non potrai dimenticarli. Quello che hai visto non potrà essere cancellato. Sei andato via quando lei aveva più bisogno di te. L'hai lasciata lì, da sola. 
E se le tue azioni avessero causato la sua morte? Sarebbe morta comunque.
 
E questo ti consola?
 
-...
 
Non ti rendevi conto di quanto soffrisse?
 
-Anche io soffrivo.
 
Egoista. Non ti lascerò in pace mai.
 
-Ti ignorerò.
 
Credi che potrai tapparti le orecchie all'infinito?
 
-Sì
 
Non ti servirà: la mia voce risuona nella tua testa. Io sono la tua coscienza.
 
 
Più il tempo passa e meno resisto. La mia coscienza ha rispettato la sua parola e non mi ha lasciato in pace un solo attimo. Di notte la vedo. E' lì, a letto. Si prende il petto con forza. I battiti risuonano nella mia mente. Odo le sue urla. Il suo respiro accelera. Il suo volto si deforma in un ghigno di dolore.
Io so che soffriva! Lo sentivo così forte in me! Non potevo fare niente per lei.
-Basta! Smettila di battere! Fermati ora! Non lo sopporto!!!
 
Lo vedi? Lei si sentiva peggio di te. Vivi il suo dolore, vivilo intensamente. Vedi come sembra che il tuo cuore stia per esplodere? Senti l'amaro sapore della morte che si avvicina? Nessuno ti accompagnerà prendendoti per mano fino al cammino di luce.
Hai voglia di piangere vero? Ti prego, fa ciò che devi. Sai già come affrontare la situazione.
 
-Ma è troppo tardi. Sono scappato lasciandola da sola. Sicuramente sarà morta... si sapeva che il suo cuore non sarebbe resistito ancora per molto.
 
Le lacrime cominciarono a scendere senza fermarsi. Finalmente poteva pentirsi. Poteva piangere. Poteva far uscire tutto il suo dolore. Lasciare da parte il suo ego ed il suo orgoglio. Piangere come un bambino. 
Forse un giorno l'avrebbe rincontrata, aspettava con ansia quel momento: avrebbe potuto chiederle di perdonarlo, chinare il capo dinanzi a lei ed esprimerle il suo dispiacere ed il suo amore. Dirle quanto avrebbe voluto essere lì mentre la sua anima si congedava da questo mondo. Tenerla per mano mentre il suo cuore smetteva di battere...quei battiti che tanto aveva odiato e desidarato che scomparissero.
 
-E' passato poco tempo da quando te ne sei andato, perchè la dai già per morta?
 
Qualcosa dentro lui scoppiò: bastarono quelle parole per far sì che l'uomo cominciasse a correre.
Corse come mai prima di allora, più veloce del giorno in cui era scappato dalla baita.
Il desiderio di vederla era intenso. La sua paura per le sofferenze di lei non era scomparsa ma non importava più perchè ora lui sapeva cosa doveva fare: rimanere accanto alla sua amata fino alla fine.
 
Quando arrivò e aprì la porta, lei stava male. Di nuovo sentì il suo cuore battere impazzito nella sua testa. Prendendo coraggio caminò fino al letto della donna.
-Sono qui, non temere, non ti lascerò mai più. Scusami, perdonami, mi dispiace tantissimo...-l'uomo pianse abracciandola e lei piano piano si calmò e ricambiò l'abbraccio.
 
Lei lo guardò e pianse con lui. Era sicura che non l'aveva abbandonata, si fidava ciecamente di lui- Scusami tu- gli disse, la sua voce un sussurro- non deve essere facile per te, anzi, forse per te è peggio...
 
-Non dirlo nemmeno! Scusami tu, perchè io non sapevo come comportarmi, mi sentivo totalmente inutile e credo di esserlo tutt'ora, ma.. ti amo e voglio starti accanto: accompagnarti nel tuo cammino finchè Dio ce lo permetterà; ti prenderò in braccio quando ti sentirai cadere; ti accerezzerò i capelli mentre dormirai per allontanare gli incubi; ti sussurrerò all'orecchio quanto ti amo e quanto sei importante per me; ti ricorderò il giorno in cui ci siamo conosciuti e le nostre avventure e tutte le cose strane che abbiamo vissuto. E infine, quando arriverà il giorno in cui i nostri cammini ci separeranno ti accompagnerò prendendoti per mano, finchè vedrai la luce. Ti dirò di non aver paura, perchè di là molte persone ti aspettano e ti accoglieranno quando sarai passata da quella parte dove io non posso ancora andare. Ti saluterò sorridendoti, ti avvolgerò con tutta la mia anima e ti dirò "presto ci rivedremo". Così tu affronterai il tuo cammino e la tua anima si innalzerà. Finalmente potrai riposare, tranquilla, senza il peso del tuo corpo. Sarai libera e leggera come una farfalla.
 
La donna, sentendo quelle parole, chiuse gli occhi con espressione beata e gli sorrise malinconicamente. 
  
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