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Autore: Melchan    03/04/2007    6 recensioni
“C'è bisogno di poco, per voler fermare il tempo.”
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Genjo Sanzo Hoshi, Son Goku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Primavera

Primavera

Un mano di Sanzo sulla testa, le farfalle svolazzanti che facevano vento, in viso il rosa della giornata addormentata e il debole frusciare del giornale di Sanzo che carezzava le orecchie.

“C'è bisogno di poco per voler fermare il tempo” pensò un Goku decenne, mentre sentiva entrargli nelle narici l’odore delicato e contemporaneamente forte delle Marloboro, ormai assimilabili all’odore dolciastro come tabacco di…

- Sanzo. -

Pensò ad alta voce Goku, sistemando meglio la testa sulla gamba del tutore, che era forse troppo rilassato dalla soleggiata giornata libera per fare eccessivamente caso a quelle che proprio lui chiamava “le smancerie della stupida scimmia”.

-Mh? -

Gli rispose distrattamente l’uomo, sfogliando una nuova pagina, bocca serrata per trattenere la sigaretta.

Goku gettò uno sguardo sopra di sé, lasciandosi colpire dalla visione alla rovescia di un cielo incredibilmente azzurro e quella del momentaneamente occhialuto Sanzo.

Gli venne in mente l’estate, scandita dal breve respiro addormentato del biondo, il ghiaccio scioglientesi nel bicchiere e il lontano ronzio di un ventilatore elettrico. *

E Goku pensò che la primavera, con il suo odore di tabacco e fiori, il sole e il torpore che esso induceva, le oziose giornate passate a godersi una mano appoggiata distrattamente sul capo e i propri sciocchi e beati sorrisi immotivati, uguali a quelli di chi è dove e con chi vorrebbe essere… pensò che si, pure quella stagione gli piaceva.

Anche troppo, forse.

Ma finchè la felicità c’era, tanto valeva godersela fino in fondo.

- Nulla Sanzo, scusa.-

- Tsk, stupida scimmia rumorosa. –

E la mano a stintignare i lunghi capelli castani di Goku, spettinandoli ancora di più.

- Cattivo Sanzo, così me li tiri, i capelli! –

- Zitto. Torna a dormire. –

E richiudere gli occhi, per afferrare con tutti gli altri sensi quella pace, mentre Sanzo ti avvicina un po’ di più il capo alla gamba stesa apposta, come niente fosse, sbuffando un po’ perché sei sempre il solito e magari lo fai stare scomodo con quella testaccia acuminata, e allora tanto vale farti appoggiare per bene, no?

O forse a Sanzo, semplicemente, piaceva solo troppo l’odore fresco e avvolgente di erba umida intriso nei capelli scuri, quell’odore che a lui arrivava meglio dell’aroma ormai assimilato delle proprie cicche… ma questo Goku avrebbe solo potuto immaginarlo, se anche fosse stato. E a Goku e al suo sorriso sciocco da bambino sarebbe andato bene così.

**

Sì, tutta quella felicità bisognava proprio godersela fino in fondo, si disse infine Goku, lasciando che il naso strofinasse piano sulla stoffa dei pantaloni di Sanzo, giusto un pochino.

**

E una dea, a qualche stella di distanza, guardava in un laghetto stregato e sorrideva con un po’ più di malinconia di quello che avrebbe voluto mostrare; una dea che sorrideva, sì, e svelava al suo assistente silenzioso e attento:

- E’ proprio vero che questo posto e il Paradiso vero hanno ben poco a che fare tra loro. Chi sarebbero poi gli esiliati? -

Intanto nel Togenkyo il tramonto si avvicinava e il profumo dei fiori si faceva più intenso.

"Perché è così che ti frega la vita. Ti piglia quando hai ancora l’anima addormentata e ti semina dentro un’immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più. E quella era la felicità. Lo scopri dopo, quando è troppo tardi. E già sei, per sempre, un esule. A migliaia di chilometri da quell’immagine, o da quel suono, o da quell’odore. Alla deriva." (**)

Fine

Legenda:

*Riferimenti al capitolo extra del Reload 6

**Ctz di Alessandro Baricco, da “Castelli di Rabbia”

Nota di Melchan:

Ma io non dovevo studiare biologia questo pomeriggio? ç____ç

Vabè, anche lì si parla di fiori e impollinazione, dai (sé, e le dico così alla Vampira alias prof. di scienze XD).

Stavo pensando al sole e allo schifo di scuola dove vado (stessa cosa, eh XD), quando una doujinshi-immagine mi ha fulminato.

Alla fine l’immagine mentale che ho del locus amenus della storia e la posizione\età dei due non hanno quasi nulla a che vedere con la doujinshi, ma amen, l’idea è venuta da lì @___@.

Comunque, dopo le prime righe mi sono detta: “Cavolo, vuoi vedere che ci scappa la mia prima drabble o al massimo double drabble?! *O*” … si è visto, eh ç___ç

Io e le cose riassuntive proprio non andiamo d’accordo =__=

Comunque, questa mezzo shot-mezza drouble è dedicata alla primavera, che è anche la mia stagione preferita ^^

Spero vi faccia sorridere un po’, perché a me l’immagine di un episodio del genere fa proprio nascere un sorriso ^^ ( e un molto meno discreto ed elegante: - Che puuuuuucciiiii!!!!!!! >.< - … XD ) .

Mel

ps: correggere questa fic con “Amori infiniti” (tutto Castelli di rabbia, ci ho letto, con questa dietro ç______ç) –leggi una delle uniche canzoni decenti della Pausini- di sottofondo è una cosa struggentissima ç____ç

  
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