Nemici…erano nemici…

Provavano odio l’uno per l’altro dalla prima volta in cui si erano visti…

Provavano odio dalla prima volta in cui Haku aveva incontrato il suo sguardo attraverso la maschera che gli copriva il viso…

dalla prima volta in cui le loro mani si erano sfiorate per un solo istante il giorno in cui si erano incrociati in quella foresta…

si odiavano..ma Haku gli aveva salvato la vita su quel ponte….

I loro sguardi si incontrarono: occhi nocciola, freddi, penetranti in occhi eburnei.

Le dita si intrecciarono e le labbra si sfiorarono in un bacio casto.

Tutto sbagliato..tutto..

Haku socchiuse le labbra, lasciando libera di entrare nella sua bocca la lingua dell’altro, che premeva impaziente di poter sentire il sapore dell’amante. Sasuke gli accarezzò delicatamente la lingua con la sua, tenendo gli occhi socchiusi per vedere le sue guance farsi rosse, i suoi lineamenti delicati per la prima volta così vicini.

Non possiamo…no

Sasuke gli infilò le mani sotto il Kimono verde, sotto il maglioncino che gli fasciava il torace, esile per essere quello di un maschio, sfiorandogli la vita sottile.

Un gemito di protesta si levò dal ragazzo dai capelli lunghi, quando Sasuke interruppe quel bacio, lasciandolo ansimante e senza fiato. L’Uchiha passò la lingua, ancora impregnata del sapore di lui, sulle sue labbra, raccogliendo con la punta un rivolo della loro saliva mischiata, che bagnava l’angolo della bocca dell’altro. Da li scese lentamente lungo la mascella delicata, fino ad arrivare al collo.

Lussuria..desiderio, cos’è?

Haku inclinò all’indietro la testa, i capelli scuri e lucidi gli scesero sulle spalle, liberatisi dall’acconciatura ormai disfatta, e lasciò esposto il collo al suo predatore con un sospiro. L’altro proseguì la sua strada, lasciando una scia umida su di lui, sulla quale poi soffiava con delicatezza, strappando altri gemiti di piacere ed insoddisfazione al ragazzino della nebbia.

“Hn..Sasuke..no”. Una protesta, appena mormorata nell’orecchio dell’altro. Una protesta di poco conto mentre veniva scosso da un brivido.Sasuke scelse una zona del suo collo, prendendo a succhiarla e mordicchiarla, lasciando un marchio rosso su quella pelle così candida e perfetta.

La mano del ragazzino di Konoha gli accarezzò i fianchi, il ventre piatto, risalì lungo il torace, sfiorandolo con le sue dita sottili, si appoggiò all’altezza del cuore, che gli batteva forte nel petto, e lì si fermò.

Haku riaprì gli occhi..i loro sguardi si incontrarono di nuovo.

Restarono in silenzio, immobili per alcuni lunghi istanti, istanti in cui il tempo sembrava essersi fermato.

“Mio…per sempre”mormorò Sasuke, affondando la mano nella sua carne, trapassandogli con crudeltà il cuore.

Il ragazzino si aggrappò con entrambe le mani al suo braccio, immerso a metà dentro di lui, abbassando il capo e vomitando sangue riuscendo a vederlo impregnare il terreno, i suoi abiti.

L’unico suono che interrompeva quel surreale silenzio era quello sfrigolante del jutsu che si esauriva.

“Tuo…”sussurrò l’altro rialzando a fatica il viso, la pelle candida ormai diafana, lasciando che gli occhi si perdessero nei suoi…prima di chiuderli per sempre.