True feelings


Correvo. O meglio, arrancavo cercando di mettere un piede dopo l'altro, con Gajeel completamente abbandonato sulla mia spalla.
Gajeel.
Mi aveva salvata. Di nuovo.
Non solo; sembrava che, in qualche modo, tenesse davvero a me.
Quel Gajeel che mi aveva picchiata, quello che mi aveva protetta usando il suo corpo come scudo, subendo il colpo di Laxus al posto mio, quello che mi prendeva sempre in giro, chiamandomi in continuazione "gamberetto".
Lo odiavo
O almeno così cercavo di illudermi. Sapevo che la realtà era un' altra.
Quel sentimento che provavo per lui era quello che di solito tutti chiamano “amore”. Non volevo ammetterlo, ma in fondo al mio cuore lo sapevo.
Amavo i suoi splendenti e costantamente scompigliati capelli, nei quali avrei tanto voluto affondare le mani, per vedere se al tatto sarebbero risultati morbidi o ispidi.
Amavo quei suoi occhi cremisi, che ardevano, di continuo, e che a volte sentivo su di me, dandomi la sensazione che lui mi stesse sondando l'anima.
Amavo quel suo ghigno, quello che mi rivolgeva quando mi prendeva in giro. E amavo quando sorprendevo quelle sue labbra incurvarsi in un vero sorriso, un sorriso dolce, gentile, che non riservava a nessun altro.
In quel momento però la mia mente era occupata solamente da un pensiero: portare Gajeel in infermeria, al più presto.
Ero completamente votata al raggiungimento del mio obiettivo, quindi sobbalzai quando sentii provenire da quell'ammasso di muscoli che stavo trasportando un sussurro: "Levy...”.
Rivolsi lo sguardo verso il dragon slayer: aveva gli occhi semiaperti, la testa che gli dondolava da una parte e dall'altra nello sforzo di mantenerla alzata.
"Fermiamoci un attimo...gamberetto."
Probabilmente avrei dovuto ignorarlo e andare avanti, ma qualcosa nel tono della sua voce me lo impedì; per di più un momento prima mi aveva chiamata per nome, il che non poteva voler significare altro che doveva dirmi qualcosa d’importante.
Feci sedere Gajeel contro un albero, osservandolo con attenzione. Era in uno stato di semicoscienza, e inoltre perdeva molto sangue; non potevo trattenermi lì a lungo.
"Cosa c'è, Gajeel?" Gli domandai, con voce abbastanza alta perchè mi potesse sentire anche in quelle condizioni.
Vidi il suo volto contrarsi in una smorfia, e dovetti avvicinarmi per udire quello che stava per dire: "Oggi hai fatto il gamberetto cattivo.”.
Rimasi a dir poco scioccata da quell'affermazione: non solo gli stavo facendo il favore di trasportarlo, mi ero addirittura fermata quando me l'aveva chiesto e lui come mi stava ringraziando? Prendendomi in giro!
"Gajeel..!" Iniziai ad inveire, a denti stretti. Ero sul punto di strozzarlo o di picchiarlo, quando lo sentii sussurrare qualcos'altro: "Non posso permettermi di perderti.”.
Probabilmente non avrebbe voluto che quelle parole giungessero alle mie orecchie, forse non era suo intento neanche dirle ad alta voce.
Immediatamente la rabbia sbollì, sostituita dal più completo imbarazzo, e un prepotente rossore s'impadronì velocemente del mio volto.
Abbassai la mano che avevo alzato con l'intento di colpirlo, e dalla mia bocca fuoriuscirono parole che non avevo intenzione di pronunciare.
"Perchè, Gajeel? Perchè ti comporti così?"
A quella domanda lui sembrò riacquistare un po' di lucidità. I suoi occhi, seppure ancora semichiusi, si incatenarono ai miei.
"Per ....questo..." Riuscì a biascicare, mentre mi si avvicinava pericolosamente.
Fin troppo pericolosamente.
Le sue labbra finirono per unirsi alle mie.
Combaciavano perfettamente, come i pezzi di un puzzle.
Mille sensazioni diverse andavano diffondendosi in me. Acqua e fuoco, dolore e  gioia, cielo e  terra, luce e buio.
Binomi che non riescono ancora a descrivere appieno quello che provai.
E quel contatto fu fin troppo breve.
Gajeel perse completamente i sensi, e la sua testa finì sulla mia spalla.
Io rimasi com'ero, gli occhi spalancati, le labbra, sulle quali sentivo ancora quella leggera fragranza di ferro, leggermente socchiuse.
Passarono istanti, forse minuti, o magari anche interi giorni di sole, prima che riuscissi a riprendermi e ad alzarmi, riprendendo così la mia marcia verso l'infermeria.
Non ricordo molto di quello che successe dopo. Durante il tragitto, la mia mente si faceva sempre più annebbiata; dell'arrivo ricordo solo Lisanna che correva verso di me, poi il nulla.
 

Quando mi svegliai, trovai gli occhi di Gajeel puntati su di me.
In verità gli davo le spalle, ma alcuni brividi dietro la schiena mi segnalavano che un certo dragon slayer mi stavano fissando.
Voltai leggermente la testa, fingendo ancora di dormire, e vidi che, effettivamente, avevo ragione.
Gajeel si trovava  seduto al mio capezzale. Ma non era lui quello che stava morendo dissanguato?
"Mi hanno detto che mi hai trasportato tutta da sola fino in infermeria, gamberetto.”.
Abbandonai la recita (fingere non era mai stato il mio forte), e mi misi seduta, la schiena appoggiata al cuscino, mentre, gli occhi insistentemente fissi sulle lenzuola, con un'espressione leggermente imbronciata gli rispondevo: "Proprio così. Come vede non sono totalmente inutile...Sono addirittura riuscita a trasportare un gorilla come te per chilometri!*" L'effetto sortito fu quello che avevo sperato; Gajeel balzò in piedi, gridando: "Oi, tu, com'è che mi hai chiamato??"
Per tutta risposta mi voltai verso di lui facendogli una linguaccia, continuando ad evitare il suo sguardo, poichè sapevo bene che non l'avrei retto.
Il dragon slayer si voltò, avviandosi verso l'uscita della tenda. A metà strada, però, si fermò. "E comunque ero venuto qua per ringraziarti, gamberetto ingrato.”. Disse, senza voltarsi.
L'aveva fatto. Un'altra volta.
Che senso aveva dimostrarsi prima sgarbato e poi gentile?
"Gajeel"
Lo chiamai, senza apparente motivo, poco prima che varcasse l'uscita della tenda. "Per caso hai un...qualche ricordo particolare di quando ti ho trasportato?"
Lui non si girò, ma si limitò a rispondermi con un secco: "No, perché?"
"Niente, giusto per curiosità."
E se ne andò, dopo aver scrollato le spalle, i miei occhi fissi sulla sua schiena, la sua grande e rassicurante ombra che filtrava attraverso la tenda.
 

Non vidi mai quel rossore che per la prima volta era andato a scaldare le gote del più freddo dragon slayer. **
Ma, in seguito, ebbi la prova che un calore ancora più profondo riuscì a scaldare il suo cuore.




*Sì, lo so, probabilmente non erano chilometri, ma suonava bene =p
**Secondo me prima o poi uscirà un dragon slayer del ghiaccio o simile, quindi quello che ho detto è semi-relativo....


Angolino di Mokona!
Lo so, è una schifezza. L'ho pubblicata lo stesso perchè sotto le minacce della mia cara Kazeko92 ^^  Senza di te non avrei saputo come fare, grazie infinite <3
Prima di tutto vorrei dire che sono una disegnatrice; è da poco che ho riscoperto l'arte dello scrivere...
Poi vorrei congraturarmi con voi che siete riusciti ad arrivare fin qui: complimenti, davvero!!! XD
E niente, volevo solo sottolineare che Gajeel e Levy sono bellissimi *w* Vi prego di dirmi se trovate errori grammaticali, OOC o altro e...
* coro di: non ce ne frega, muoviti a concludere!! !* 
Ok, ok, ho capito....Spero che non vi siate pentiti troppo di aver aperto questo link ^^
See ya!
        Mokona_