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Autore: bellamusetrix    18/09/2012    1 recensioni
Questa storia è per i tradizionalisti. Cosa è successo a Hogwarts negli anni di James, Sirius, Severus, Lily? Quali scoperte hanno fatto? quali avventure hanno vissuto? Quali emozioni hanno sconvolto le menti della vecchia generazione? Scritto tramite gli occhi di un po' tutti i protagonisti, ecco a voi i sette anni di scuola dei genitori!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: Arthur/Molly, James/Lily, Lily/Severus
Note: Lime, Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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              Capitolo 1:  il primo viaggio.

 

Tra l’andirivieni frenetico dei passeggeri, il suono stridulo della voce all’altoparlante che annunciava partenze, ritardi, arrivi e tra gli sbuffi e i fumi dei treni, la stazione di King’s Cross appariva ai suoi occhi come un caotico e irritante parco giochi.
Dove il pensiero era annullato dalle troppe azioni che accadevano sotto il suo naso e concentrarsi sul suo compito diventava davvero complesso.
Gli occhi bruni di quel piccolo ma robusto ragazzino schizzavano letteralmente da una parte all’altra della stazione cercando di barcamenarsi il meglio possibile tra babbani che non ti degnavano nemmeno di uno sguardo e altri che invece lo facevano storcendo il naso. 
Sentì una mano posarsi su quei capelli sempre arruffati, alzò lo sguardo e vide due grandi occhi blu oltremare scrutarlo con apprensione.
Suo padre Felix gli disse abbozzando quel solito sorrisino canzonatorio:  “Eccoci James. Siamo quasi al binario nove e tre quarti..nervoso?”
- “Per niente!” rispose sfrontato il ragazzino celando i suoi timori e provando a non dare soddisfazione allo sguardo penetrante di suo padre… Ma come faceva?! Sapeva sempre come si sentiva e cosa provava in ogni situazione!
Felix era un mago di strabiliante abilità e cultura, sempre pronto a mettersi alla prova e a dimostrare al mondo la sua ingegnosità, per di più dotato di spirito e umorismo, caratteristica che non lo abbandonava mai neanche nelle situazioni più pungenti e drammatiche, e che diciamolo, lo aveva aiutato in più di un’occasione.
Era anche un uomo scaltro ma di gran cuore e James a confronto si sentiva una formichina e avrebbe voluto eguagliare ogni sua mossa!
Mentre le sue elucubrazioni continuavano nella sua testa, non si era quasi reso conto che aveva oltrepassato il famoso muro per approdare al binario desiderato.
Davanti a lui pullulavano casacche nere affaccendate a salutare parenti o a ordinare gli ultimi bagagli.
-“ Eccomi! Uff… ho avuto paura di perdermi il tuo grande giorno, pulcino mio! Ma la fortuna mi è venuta incontro e sono arrivata in tempo.” Afferma affannosamente una donna minuta ma vivace,  con le gote infiammate dallo sforzo e uno splendido e dolce sorriso sul suo viso tondo contornato da una chioma castana.
-“Sei sempre la solita!.. ma mi mancherai Mamma Amandine!!”
Rispose James con una punta di presunzione ma gettandosi tra le sue braccia accoglienti.
Un fischio improvviso interruppe questa incantevole scena familiare e James fece appena in tempo a salire nella prima carrozza che trovò. 
Lanciato l’ultimo sguardo ai suoi genitori che come molti altri porgevano il loro saluto commosso, girò sui tacchi e subito il suo cervellino si arrovellò sulle molteplici cose e avventure che avrebbe dovuto fare ora e in seguito.
Per ora era necessario trovare un posto di gradimento e individuare i suoi prossimi compagni d’avventure… avventure…   questa parola continuava a ronzargli in testa.
Ne aveva lette troppe e ora… ora era pronto ad essere lui il protagonista!
Voleva divertirsi e intraprendere grandi imprese come nelle fiabe di Baba Raba e il Ceppo ghignante.
Mentre la sua mente correva, più veloce del treno, due ragazzi, lo incrociano nello scompartimento.
La ragazza, capelli castani tendenti al rosso, con bellissimi occhi blu, che per un attimo gli ricordarono quelli di suo padre, gli sorrise da lontano riconoscendo nella casacca senza stemma di una delle case di Hogwarts uno, come loro, del primo anno.
L’altro, sguardo torvo, con un viso di un bianco quasi livido e un portamento curvo e trasandato si accorse della sua presenza solo quando stava letteralmente per salirgli sopra.
-“ Ehi, ciao!” saluto’ sinceramente contenta la ragazza.
“Anche tu del primo anno, vedo, e anche tu alla ricerca di un posto presumo?”
-James guardandola tra il divertito e lo sconcertato rispose un laconico “..ehm.. si, noto che sei perspicace!”
- La ragazza scoppiò a ridere “Scusami, non mi sono nemmeno presentata e già sono inopportuna.” Tendendogli una mano continua “Ciao, io sono Lily Evans e lui e Severus Piton. Abitiamo vicini e stavamo giusto cercando un posto, se volessi unirti a noi, sarebbe un piacere.”
Il ragazzo dai capelli scuri e lisci accennò un breve sorriso e bofonchiò un “Piacere.” senza troppo entusiasmo.
James senza nemmeno pensarci  -“ Certo! Il piacere è tutto mio signorina Evans.” Disse in maniera spavalda e accennando un inchino sotto lo sguardo torvo di Severus.
I tre si incamminarono alla ricerca di uno scompartimento libero.
Tra un vagone e l’altro furono interrotti da un urlo furioso : “ COSA CREDI DI FARE PICCOLO SUDICIO TRADITORE? TUA MADRE E’ STATA CHIARISSIMA! SEI SOTTO LA MIA CUSTODIA E TI ORDINO DI VENIRE CON ME NEL VAGONE DEI SERPEVERDE!”
La ragazza che aveva urlato era indubbiamente affascinante, ma i suoi occhi scuri e i suoi lineamenti marcati tradivano una vena di esaltazione e di follia che rovinavano i suoi bei tratti.
Si rivolgeva a un ragazzino altrettanto bello e dal portamento elegante, con i medesimi colori scuri che caratterizzavano l’altra, solo molto piu’ piccolo ma che si difendeva altrettanto bene : “BELLATRIX..NON OSARE DIRMI CIO’ CHE DEVO FARE! E SCRIVI PURE A MIA MADRE LE TUE SENTENZE, NON MI PIEGHERO’ AL VOLERE DI NESSUNO E TANTOMENO AL TUO, VIPERACCIA!”
Accortosi della presenza dei tre ragazzini, placò la sua ira e anche vergognandosi leggermente li superò e proseguì avanti.
- “ Cosa avete da guardare mocciosi?” dicendo ciò e non aspettandosi minimamente una risposta la cupa e agguerrita ragazza si girò e si dileguò in direzione della fine del treno.
I tre lanciandosi sguardi interrogatori decisero di continuare la loro ricerca.
Non riuscendolo a trovare l’agognato scompartimento vuoto decisero di optare per uno degli ultimi avvistati.
James aprì la porta e garbatamente ma con la sua solita parlantina sicura si rivolse ai tre ragazzi che occupavano il vagone : “Scusateci, ma non troviamo altri posti liberi. Potremmo unirci a voi?” .
Un ragazzino minuto e paffutello con occhi azzurri a forma di palla e vitrei rispose impacciato : “ S..si. c..c’è ancora posto qui. P..piacere. Peter Minus.” Cercando approvazione dal compagno davanti a lui che con sguardo trasognato e un sorriso smagliante li accolse facendogli spazio.
Aveva capelli lisci che gli ricadevano sulle spalle di un biondo quasi bianco e si presentò come Xenophilius Lovegood.
Iniziarono a conversare quando James si rese conto che il ragazzo vicino alla finestra che non accennava a presentarsi o a voler comunicare era proprio il tipo che urlava come un pazzo nel vagone poco prima.
Richiamò la sua attenzione con il suo solito modo giocherellone ereditato dal padre “Ehi allora, le hai proprio fatto sentire la tua prima, eh?”.
Rendendosi conto che nessuno rispondeva alla domanda il ragazzo vicino alla finestra si girò lentamente la testa e vide che cinque testoline lo stavano osservando con aria interrogativa.
-“Ah, siete voi che avete interrotto i miei deliziosi convenevoli con mia cugina Bellatrix. Dovrei essere molto adirato, ma per questa volta non subirete conseguenze, non gravi almeno.” Disse tirando su un sopracciglio con aria di sfida e con tono canzonatorio. “ E’ per me questo un grande piacere, Sirius Black.” Tendendogli la mano con fare elegante.
James sembrava colpito da un incantesimo Pietrificus totalus.
Era completamente interdetto. Mai nessuno era riuscito a essere così spiritoso, tanto quanto lui e forse anche di più.
Inoltre mai aveva visto tanta grazia nelle movenze di uno sbarbino.
Mentre tutto ciò lo colpiva, immediatamente un barlume d’idea gli balzò fuori: aveva trovato la sua anima gemella, finalmente il suo degno compagno d’avventure!

 

SPAZIO DEDICATO ALL'AUTORE:
Scusate per il formato ma non riesco a caricare il file Word! Se qualcuno sa/puo' darmi una mano, ben accetti consigli!
Spero comunque che vi sia piaciuto questo timido inizio!!
E' la prima storia che scrivo quindi non esitate a darmi indicazioni di ogni genere!

*genitori di James: me li sto inventando perchè non sono riuscita a trovare fonti certe!:) spero che vi piacciano anche loro!
 
Buon proseguimento!
Bellamusetrix.
 

 
 
 
  
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