E’ bello fissare il vuoto inconsapevole di ciò che ti circonda?

E’ bello?

Senza alzare il volto, senza sperare.

Devi solo stare attento a chiudere gli occhi al momento giusto.

Ci riesci, Harry?

Hai già notato una qualunque luce che illumini la tua strada?

E’ ciò che cerchi da anni.

Perché fissi ancora la notte, la stessa che ti ha lasciato solo?

Fa male, Harry? Fa male leggere il proprio destino su un foglio nero, vuoto?

Nessuna luce.

Tu lo sai.

Però non permetti che questo ti fermi. Lo fai per loro.

I tuoi amici.

Loro sperano. E credono. Ma in cosa?

Forse anche loro sanno. Ma è così bello fingere.

E’ bello restare seduto a fissare un cielo forse troppo vuoto in cerca di qualcosa che non c’è.

Non sai cosa aspetti. E allora perché non la smetti? Tanto lo sai. Sai che finirà comunque.

E non sarà una cosa rapida, ne indolore. Vuoi davvero continuare a vedere la vita lasciare gli occhi dei tuoi compagni?

Avevano ragione. Hanno sempre avuto ragione.

Sei solo un ragazzino. Ma tu lo sai. Lo sai, Harry.

E’ inutile che neghi forte con la testa.

Pensa a te, per una volta. E basta piangere, basta fissare il cielo.

Hai smesso di sperare. E allora perché vivi?

Smettila di trattenere inutilmente il fiato.

Cosa ti rimarrà di tutto questo?

Niente. E tu lo sai.

I tuoi respiri scomodi perfino a te stesso.

Non vorresti dire basta a tutto questo?

Andartene in pace?

Non dovrai più scavalcare cadaveri amici. Non dovrai più guardare il dolore delle persone a te care.

Non dovrai più combattere per il mondo, che violento ti accusa.

Li vedi, Harry? Vedi i tuoi amici puntarti contro, urlare, piangere, disperarsi per un tuo errore.

Non è questo che vuoi. Non è questo che meriti.

Chiudere gli occhi non basta più. Quelle lacrime, ti sono entrate dentro. Ti hanno cambiato, Harry.

Ma adesso basta.

Il cielo è buio.

Resterà così.

Hai regalato la tua intera esistenza alla comunità, per cercare di salvarli.

E loro vogliono che tu sorrida. Un’altra volta, mentre ti fotografano, appellandoti con nomignoli.

L’eroe del giorno.

Su di te scriveranno libri, tutti sapranno il tuo nome.

Ma a che prezzo, Harry?

Sofferenza, e sangue. Dovrai versare tutto quello che hai, e anche di più. Ma per cosa?

Quel cielo è tuo nemico. E’ un cielo vuoto.

E’ come te.

Non puoi più chiudere gli occhi, non abbastanza forte.

E allora perché non ti lasci andare, cadendo all’indietro, forse?

Fatti travolgere da quel senso di stanchezza. Attanaglia anche il tuo stomaco.

I tuoi amici capiranno.

La comunità, dici?

Loro sono i tuoi nemici. I veri nemici.

Ti hanno condannato, ti hanno plagiato, ti hanno rinchiuso tra delle mura, inespugnabili.

No, Harry. Non ti hanno capito. Neanche loro.

Chi ti ha mai capito davvero, poi?

Non loro. Non i tuoi amici. Non i tuoi insegnanti. E nemmeno i tuoi parenti.

Chissà.

Forse lassù c’è qualcuno che ti vuole ancora bene. Qualcuno che l’abbia fatto davvero.

E da sempre.

Non ci credi, Harry?

Non esiste solo quel cielo, forse. Ma non t’importa.

E allora perché vai avanti? Perchè, per che cosa?

Non meritano le tue lacrime. Non meritano il tuo intervento. Non meritano il tuo sguardo compassionevole.

Salvati. Non vuoi finire dannato anche tu.

Non devi.

Anche se forse, lo sei sempre stato.

Ma ti hanno già ferito abbastanza.

E tu lo sai, Harry.

Vai verso quel cielo, quel cielo buio. Potrai illuminare la via a qualcun altro.

Darai qualcosa a qualcuno che come te, sta cercando una maledetta scia da seguire.

Lasciati tutto questo alle spalle.

Digli addio.

Perché non è bello fissare il vuoto inconsapevole di ciò che ti circonda.

L’hai sempre saputo.

Ma sei stato zitto.

Speravi che qualcuno guardando i tuoi occhi lo capisse.

Delusione.

Rammarico, forse.

Perché hai usato tutte le energie per loro?

Loro che non si sono mai preoccupati di scoprire cosa celava il tuo sguardo.

Non lo faranno, Harry.

La luce non esiste. E’ inutile cercarla, ancora e ancora.

E vedrai, ti ricorderemo. La gente capirà della loro crudeltà, forse.

Lo speri anche tu. Come fai a essere ancora così maledettamente… comprensivo, con loro?

Loro ti voltano le spalle. Ti lasciano da solo su una scalinata forse troppo alta.

Ma ce la potrai fare.

No, non sperando. E neanche credendo. Non c’è bisogno di stringere i denti e andare avanti.

A volte, la cosa più facile, è la più giusta.

Non credi neanche a questo.

Ma in cosa credi?

Per cosa preghi la notte? A cosa ti aggrappi?

A quale pensiero? Al nulla?

Noi ti ricorderemo, Harry. E non come l’eroe vigliacco che pensi di essere.

Semplicemente come un uomo oppresso dalla violenza di chi dice di essergli accanto.

E ora vai. Cerca qualcosa di vero, non una luce immaginaria, che non potrai trovare mai.

Potrà sembrarvi un po' confuso come concetto. Ho voluto evidenziare che a volte, la cosa più difficile è dover affrontare le persona, la comunità; quando qualcuno si aspetta molto da noi, e abbiamo paura di deluderlo. E' una sensazione scomoda. Troppo.

Recensite mi raccomando ^_-

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