Piangere non serve a niente, bisogna sapersi rialzare e combattere per ciò che si ha perso. Il mondo in cui vivo,pieno di guerre e dolore, è diviso in tre razze di specie animali dominanti, se così possiamo definire certi mostri, la prima è l’uomo, un essere egoista debole e fragile, la seconda è quella a cui appartengo io, ci danno molti nomi ma quello più comunemente usato è quello di vampiri. L’ultima razza, infine, è quella più ripugnante, animalesca e rivoltante che l’umanità abbia mai dovuto vedere, i licantropi. Quest’essere senza controllo dovrebbero cessare di esistere. Per migliaia di anni è stato, ed è ancora, il nostro scopo sterminarli. Ci sono state battaglie violente siamo riusciti a ridurli ma anche noi abbiamo avuto molti perdite tanto ad arrivare a un numero davvero basso rispetto ai secoli passati. Mentre noi ci uccidevamo a vicenda, l’uomo capì che sarebbe stata la mia razza a uscirne vincente e che dopo i licantropi avremmo sterminato pure loro, cosa non esatta dal momento che sono la nostra unica fonte di nutrimento. Così iniziarono a rapire i nostri bambini, facendogli degli esperimenti. Migliaia di innocenti furono uccisi. Cercavano qualche pozione o veleno che ci rendesse innocui. Ci riuscirono. Ma il risultato fu più grande delle loro aspettative. Riuscirono a creare una gas che ci uccide. Così iniziarono a usarlo su villaggi privi di uomini visti che erano in guerra, arrivavano là con quei vasetti, li aprivano e mentre la mia gente moriva loro stavano là a guardare orgogliosi di ciò che avevano appena fatto. Alcuni si ribellavano, ma era tutto inutile, morivano, tutti. Ovviamente chi stava in guerra non veniva a sapere di niente. Potevano anche passare anni prima che venisse a giungere una notizia d'altronde stiamo parlando dell’undicesimo secolo. Così fummo costretti a interrompere la guerra per andare a salvare le nostre famiglie. Eravamo diventati schiavi ormai e se volevamo nutrirci dovevamo accontentarci degli avanzi di galera e dovevamo pure pagare per questo. Per nostra fortuna abbiamo bisogno di nutrirci solo una volta all’anno. Così siamo stati costretti a prenderci un territorio solo nostro, nel nord Europa. Le temperature sono troppe alte per gli umani e quei pochi che c’erano, ora non ce sono di più. Però poco tempo dopo questa nostra conquista gli umani ci hanno bloccati chi cercava di andarsene veniva ucciso. Ora questo stato non esiste più era impossibile trovare da mangiare in un posto senza umani. Alcuni non volevano tornare indietro per riessere di nuovo schiavi e morivano di fame. Mentre noi venivamo uccisi i licantropi iniziavano ad aumentare. Non ci hanno lasciato cacciarli per molto tempo perché vivevano nelle foreste e, anche se si trasformavano in quei enormi lupi, non avevano mai dato nessun disturbo agli uomini fin che rimanevano nel loro territorio. Questi quando si trasformano perdono il controllo di se stessi non sanno nemmeno loro come controllarsi e al loro risveglio dal quel loro incubo che è reale non ricordano niente. Non si trasformano tutti la stessa notte. Se no sarebbe la rovina, ma una volta ogni mille anni, in una sera d’inverno succede, viene chiamata blood night, e se non sono un numero più che basso potrebbero uccidere due terzi della popolazione mondiale in quelle poche ore di oscurità. Nei millenni passati abbiamo siamo sempre riusciti a ridurli in modo da poterli sotto controllo ma dal momento che siamo stati costretti per molti secoli a cercare di ritrovare i nostri diritti non abbiamo avuto modo di occuparci anche di questo. Così sono aumentati e anche molto e mentre loro crescevano di numero noi venivamo uccisi. Gli uomini hanno iniziato a perdere molte battaglie contro di noi e abbiamo trovato un compromesso. Saremmo stati tutti allo stessi livello. Una volta raggiunta la pace ritornano i problemi. Hanno discusso a lungo del problema del bloody night e sono arrivati alla conclusione che l’unico modo per ucciderli era farci entrare in gioco dopo tutta questa lunga tregua. Hanno creato un associazione la SL, sterminio dei licantropi. Io ne faccio parte. Ne facevano parte anche i miei parenti, fin che non sono morti tutti. È diventato difficile intercettare i loro clan, ormai non vivono più nelle foreste, si nascondono tra gli umani. Si sono create vite come loro. Hanno un lavoro. I figli vanno a scuola e sono proprio loro che noi cerchiamo. Gli adulti sono troppo astuti per essere catturati ma i loro ragazzi, sono stupidi e ingenui ed è facile scovarli. Almeno, lo era. Hanno insegnato ai figli come non farsi scoprire e trovarli diventa sempre più difficile e mancano solo tre anni al bloody night e abbiamo tutti il timore che non riusciremo a fermare questa tragedia. Il mio nome è Megan Pirce. L’ultima rimasta del clan dei Sepster.