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Autore: IlBianConiglia    18/09/2012    4 recensioni
« Buongiorno a te, Cappuccetto Rosso... »
« Grazie, lupo, anche a te... »
« Ti va di fare un gioco Cappuccetto Rosso? »
« Va bene, voglio giocare! »
Era ovvio che lui non voleva solo ''giocare'', ma lei era troopo ingenua per capirlo.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Red riding hood.

 

Valerie prese il cestino di vimini che la madre le aveva accuratamente posto sul tavolo in legno, con dentro molte pietanze da portare alla povera nonna malata.
Con affianco la madre, si avvicinò alla porta di casa.
« Mi raccomando Valerie fai molta attenzione quando attraversi il basco per arrivare a casa della nonna... potrebbero esserci creature maligne, come i lupi. » la raccomandò la madre.
« Si mamma starò attenta, te lo prometto. »
Si tirò su il cappuccio rosso del suo mantello ed aprì la porta, uscì e salutò un'ultima volta la madre.
Durante il tragitto, Valerie non poté resistere alla curiosità e sbirciò dentro al cestino, coperto da solo una tovaglia a scacchi banca e rossa.
All'interno vi trovò molte vivande: c'era del pane appena sfornato, morbido e ancora caldo, del succo di mela e persino una torta di fragole.
L'invitante profumo della torta, arrivava alle sue narici riempiendole del dolce odore delle fragole.
Avrebbe desiderato prenderne un pezzo ma sapeva che era per la sua povera nonna e quindi resisté alla tentazione.
Il cammino era lungo e quindi per ingannare il tempo si mise a contare quanti fiori rossi riusciva vedere tra gli arbusti della foresta.
Lei si chiamava Valerie ma la nonna preferiva chiamarla Cappuccetto Rosso dato il suo lungo mantello che era solita portare ogni qualvolta che uscisse, e ormai tutti la conoscevano
con quel nome.
Era una ragazza felice e spensierata.
Viveva con la madre ai confini del bosco, circondata dai campi di grano.
« 37 fiori rossi... »
I lunghi capelli biondi le sfioravano il fondo schiena e brillavano di una luce propria.
Gli occhi azzurri come il cielo, e le labbra rosse come il suo mantello.
« 38 fiori rossi... »
Mentre contava si mise a saltellare stando attenta che il cesto non le cadesse di mano.
D'un tratto sentì delle foglie di un cespuglio muoversi dietro di lei.
Si fermò, smise anche di contare e rimase in silenzio sbirciando con la coda dell'occhio.
Il suono non si ripeté più così riprese a contare e a saltellare.
« 39 fiori rossi... »
E così arrivò a metà strada.
Una volta ogni tanto, la madre preparava quel cesto da portare alla nonna che, siccome era molto anziana non riusciva a muoversi più.
Rimaneva a casa da sola, standosene a letto a riposare.
Ma quando la sua nipotina le faceva visita, era una gioia immensa per la donna.
La accoglieva in casa e sorridente le portava molti doni, gli raccontava come trascorreva le sue giornate all'aria aperta, giocando con gli animali dei campi.
Qualcosa davanti a lei, si era fermato.
O meglio, qualcuno.
Valerie si fermò poco distante da lui.
La stava fissando e sembrava non avere nessuna intenzione di spostarsi o di togliergli gli occhi di dosso. Così lui le parlò
« Buongiorno a te, Cappuccetto Rosso... » le disse.
« Grazie, lupo, anche a te... » gli rispose.
« Cosa porti in quel cesto? E perchè vai così di fretta? »
« Devo andare da mia nonna che è malata, le devo portare queste pietanze. »
« Capisco... bhè io mi chiamo Lupo Louis, ti va di fare un gioco Cappuccetto Rosso? »
« Che tipo di gioco? » chiese incuriosita.
« Dovrai solo... fidarti di me. »
Valerie non sapeva cosa rispondergli, così rimase a fissarlo per qualche instante.
« Mamma dice che non mi devo fidare dei lupi, siete cattivi. » si giustificò Valerie.
« Tua mamma ha ragione, noi siamo cattivi... ma io non sono come tutti gli altri, di me ti puoi fidare... » sorrise così da convincere Cappuccetto Rosso.
Confortata da quel sorriso, Valerie accettò di giocare.
« Va bene, voglio giocare! » sorrise a sua volta.
Era ovvio che Louis non voleva solo ''giocare'', era un lupo e il suo istinto di sopravvivenza e soprattutto la sua fame, si facevano sentire molto spesso e, sfortunatamente, quella parte di bosco era poco trafficata. E poi lui era esattamente come tutti gli altri lupi.
Ma Valerie era troppo ingenua per capirlo.
« Dovrai solo... venire con me. »
La folta coda, si muoveva a destra e a sinistra. Le lunghe orecchie si erano drizzate non appena aveva visto la ragazza e gli artigli erano più affilati del solito.
Valerie si mosse fino ad arrivare accanto a Louis.
Le prese la mano libera e la portò con se, nel cuore del bosco.
Lì nessuno li avrebbe disturbati.
« Lupo Louis ma dove stiamo andando? Dove mi porti? È qui che dobbiamo giocare? » Valerie continuava a fare queste domande e Louis continuava a risponderle di avere pazienzae che tra poco sarebbero arrivati a destinazione.
Arrivati sotto i rami di una grande quercia, Louis fece sedere Valerie su di un masso e le disse di aspettare qui, lui sarebbe tornato fra poco.
Valerie iniziò a battere i piedi a terra, sentì una mano che le coprì gli occhi.
« Louis? » tentò di dire ma nessuno rispose.
Due labbra si posarono sulle sue, labbra umide, bagnate e che sapevano di terra.
Valerie iniziò a tremare dalla paura.
Sentì i denti che la mordevano e il sapore del sangue in bocca. Una mano le accarezzava i capelli, mentre l'altra era ancora ferma sui suoi occhi.
« Adesso io toglierò la mano, ma tu... devi promettermi che terrai gli occhi chiusi, intesi? »
Valerie era sempre più spaventata.
« Non costringermi ad usare le maniere forti... »
« Si... si... lo prometto, li terrò chiusi. »
Louis scostò piano la mano e Valerie mantenne la promessa. Prese il cappuccio rosso e glie lo adagiò fino a coprirle gli occhi.
Riprese il lavoro sulle labbra.
La baciava con possessività, come se lei fosse una cosa, un oggetto che gli apparteneva.
Le legò i polsi con una corda e poi si fermò.
Valerie aveva già iniziato a singhiozzare e le lacrime scendevano lungo le sue guance.
« Io... » provò a dire Louis « io non voglio farti del male Valerie... ma ho molta fame. »
« Prendilo... prendi il cesto e mangia ciò che c'è dentro... » rispose subito senza pensare, avrebbe fatto di tutto pur di non morire « ma ti prego non uccidermi... »
Quelle parole straziarono pure il cuore gelido di Louis che, prima di lei, si era sfamato di qualsiasi cosa senza guardarla negli occhi.
Le prese il braccio e lo morse ferocemente, staccando un pezzo di carne da esso.
Valerie di conseguenza iniziò ad urlare dal dolore, ma Louis fece finta di niente e continuò a morderla.
Il sangue colava a terra, sui vestiti di lei e su Louis, macchiando tutto ciò che incontrava.
Le addentò le gambe, la pancia, il petto e anche l'altro braccio, poi lei esausta cadde a terra, nel suo stesso sangue.
A quel punto Louis la prese in braccio.
Il cappuccio le cadde dagli occhi e Louis vide con orrore il volto straziato dal dolore di lei.
Gli occhi gonfi e rossi continuavano a far scendere lacrime, il naso le colava e le labbra erano impregnate del sangue del bacio di prima.
Qualcosa si mosse dentro di lui.
« Non ti ucciderò... » le disse « e non mi ciberò nemmeno di quello che porti con te, nel cesto. Resterai con me per sempre. »
I bicipiti gli si erano gonfiati per sostenere il peso di Valerie, adesso i suoi muscoli erano tesi ed in bella mostra.
« Ti porterò con me, nella mia tana... » continuò a parlare « da lì, non proverai a scappare né mi chiederai di poterlo fare. Tu, sarai mia e di nessun'altro. »
La baciò un'ultima volta come per rassicurarla che non le avrebbe fatto del male.
Sulla bocca di Louis c'era ancora del sangue di lei, quel bacio aveva un sapore ferroso.
Volse lo sguardo altrove, dove la foresta diveniva ancora più fitta e iniziò a camminare.
Avrebbe portato Valerie nella sua tana, dove sarebbe entrata e mai più uscita.

 

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Ave!
Ieri sera ho scritto questa OneShot dato che non avevo nulla da fare.
L'ispirazione mi è giunta ieri sera mentre cercavo di vedere in streaming il film Red Riding Hood
appunto, (Cappuccetto rosso sangue, in Italiano)
quindi ho deciso di cimentarmi in questa Os rendendola un po' macabra, si u.u
evitando il solito finale scontato da favola.
Adoro il rosso! È tutto molto rosso e mi piace!
Spero che vi sia piaciuta (:
Tante care cose, IlBianConiglia
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