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Autore: etoshina99    18/09/2012    1 recensioni
Tratto dalla storia:
- ok, come sta il tuo cagnolino?-
Una lacrima gli riga il volto e in meno di una manciata di secondi, ci ritroviamo abbracciati, stretti, come due pezzi di un puzzle che combaciano alla perfezione, come se il nostro rapporto non si fosse mai spezzato, come se fossimo rimasti vicini, nonostante la lontananza. Le sue braccia muscolose mi stringono, con dolcezza e affetto, io ricambio, e anche se sembro dura fuori, dentro non lo sono, quindi mi metto a piangere, ancora una volta tra le sue braccia.
- mi sei mancata- disse tra i singhiozzi
- tu non sai,… quanto mi sono mancati i tuoi abbracci, le nostre conversazioni all’una di notte, ma la cosa che mi è mancata più di tutte,è di contare sul mio fratellone maggiore, sul mio piccolo barbagianni dagli occhi acquamarina, dei miei stivali; ti voglio bene Lou!-
- io di più, civettina!-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due candidi e splendidi cigni…
 



10 anni fa…

“- ciao piccola civetta!-
- abbassa la cresta, barbagianni dei miei stivali!-
-eh?- mi guarda quasi schifato, ma divertito
-comunque la devi abbassare tu, sono il più grande qui!-
- si certo! Hai due anni in più, non 20! E… visto che sei tu il più grande, cosa ne dici di questo???-
Gli rovescio un secchio d’acqua in testa, nascosto dietro il tronco dell’enorme salice di casa sua… hahaha, muoio dal ridere oggi! E se non dal ridere, morirò o per infarto, o per lesioni aggravate, procuratomi da una lotta con, il qui di fronte, Louis Tomlinson.
- ok, ti do tre secondi per correre…1…-
- e sennò che fai? Picchi una ragazza, nonché tua migliore amica, colei che ti passa i compiti estivi? Poi  farai a meno della sottoscritta secchiona?- sorrido, sarcasticamente, perché dentro, sto morendo dalla paura, lui non si fa problemi, né a dirti direttamente in faccia le cose come stanno, né a tirare in ballo le maniere pesanti, quindi ci penso più di una volta, poi raggiungo la conclusione che è meglio…. CORRERE!!!
- ok, 1… 2… 3… arrivo! Se ti prendo, stai pur tranquilla che…. la tua casa, per due mesi sarà l’ospedale!-
-ok, tanto sei lento!!!-
- lo vedremo!!!-
Come al solito lui è una polenta invecchiata, che al posto di correre rotola.
Mi rifugio dietro un enorme tronco, quello della mia pianta, di quel enooorme parco, preferita: la quercia, trecentesca ormai!
Aspetto, aspetto, passano dieci minuti, e di lui, nessuna traccia; aspetto ancora un po’, quasi mezz’ora, poi mi decido: esco allo scoperto!
In pochi secondi mi ritrovo fradicia, come una spugna appena inzuppata, bagnata dalla punta dei capelli, alla fine delle mia all-star azzurro cielo.
- oh no caro mio Louis! Questa me la paghi cara, come un paio di scarpe di Louis Vitton!!- annuisco con la testa, mi guardo intorno, per trovare qualcosa che bagna, come….. certo! Una canna!!!
Corro, la afferro, e inseguo Louis, poi apro il fuoco.
- ok! Hai vinto- mi supplica, ormai fradicio più di me…- tregua?- spengo il getto d’acqua, mollo la canna, faccio questa espressione, sbalordita e incuriosita da quelle parole: o_O”
- no! Aspettate un attimo! Tu, Louis Tomlinson hai chiesto tregua a me, Laura Bianchi??? No devi assolutamente ripetere- rido, come una schizzo frenica, ma pazienza, con lui, non ho mai, dico e ripeto MAI finto di essere, o quella ragazza gentile, buona, faccia da leccaculo, né la solita troietta, quella facile, sono me stessa punto!
- ok, tregua???- mi porge la mano, ormai si è arreso: contro Lau la grande non si può combattere!!! Muahahaaahahah!!!!
- tregua ciuccellone!-
- a chi???-
- e te fesso stoccafisso!-
- Ok, facciamo finta di non aver sentito…-
- ora vado, sono le sette, mia made mi lincia, solo per il mio aspetto, comunque, se domani a scuola, la prof mi chiede, cosa ho fatto e perché sono senza testa, beh…. La colpa è tua!!!- sorrido, so che quando gli dico così, lo faccio arrabbiare, di brutto!!!
-tanto, la testa non te la leva nessuno, se ti do vestiti nuovi…. Aspetta, torno subito, devo ancora darti il regalo per il tuo compleanno, che purtroppo non hai festeggiato, visto che eri via, al mare, bella spaparanzata sul tuo lettino, con un cocktail a base di cocco e mango!-
Sorride, è bellissimo, siamo amici da prima di nascere in pratica, mia madre, era, diciamo la nutrice di Lou quando era piccolo, e quindi, visto che non so neanche chi sia mio padre, ci ha lasciate quando ero mooolto piccola, 1 anno o 2, mi portava qui, alla “villa “ dei Tomlinson, curava me e Louis allo stesso tempo; ancora oggi penso: povera donna!!
Ormai siamo come fratelli, migliori amici, ma niente di più; eccolo, arriva, con una sacchetto enorme in mano, non doveva, insomma, io detesto il mio compleanno, non trovo intelligente farmi dei regali così, i regali una persona se li merita, voti ultrasuperbelli nelle materie più insidiose, ecc…
- ecco, auguri!- mi da un bacetto sulla guancia, ricambio…
- non li posso accettare, non dovevi disturbarti!
- apri e muta!!!- incrocia le braccia al petto, in attesa di un commento riguardante il regalo, apro l’norme borsa:
 tre camicie di A & F, due paia di jeans, uno chiaro l’altro nero, e una giacca pelusciosa della B&A, i vestiti, da…. Ricchi, insomma, non che non mi piacciono, anzi! Adoro questi vestiti, ma costano una fortuna, siccome se glieli ridò indietro si offende, anche se si trattasse di una caramella, lo ringrazio.
- grazie-
Lo abbraccio, come un bimbo, quando non riesce a dormire stringe forte a sé il suo orsetto, sì, perché lui è sempre stato il mio orsacchiotto di sfogo.
- grazie a te di esistere- cosa??? Mi stacco, ripensando alle parole che mi aveva sussurrato.
- scusa? Non ho molto capito cosa mi hai detto?-
- ok, te lo dico..-
- chiaro però!-
- ok, ok, mi piaci, mi interessa sapere più sul tuo conto, che sport fai-
- pattinaggio artistico su ghiaccio-
- ok, qual è il tuo cantante preferito e quelle cose lì, la faccio molto breve, 5 parole…
 vuoi essere la mia ragazza?-
- mmm, poco fa mi davi della civetta, adesso, prima mi regali roba costosa, poi mi chiedi di stare al tuo fianco, non come amica, ma come girlfriend, quindi, come nei film la mia risposta dovrebbe essere sì, giusto?-
-…-
- quindi dico……… che è presto Lou, fammici pensare ok?-
- ok- fa il finto broncio
- dai sto sche!!! Si, mi piacerebbe essere la tua ragazza!-
Viene verso di me, mi stringe in una abbraccio caloroso, mi fa girare, sono ormai a sacco di patate sulla sua spalla, mi posa a terra, mi sposta una ciocca dei miei rossastri capelli dietro un’orecchia, mi da un bacetto, dolce, quasi timoroso di farmi del male, il mio primo bacio, sincero, infondo, io amo quel ragazzo dagli occhi acquamarina, sul verde chiaro.
 
Una settimana dopo
 
- non ci posso credere!-
 -Non è come vedi!!!-
- ah no?? Quindi io non ho appena visto che nel bagno delle ragazze ti stavi palpando e sbaciucchiando Regina?? Non ho visto che mi stavi tradendo con la troia della scuola…. Sono stata un’illusa, dicendoti quel si, pensavo che non eri più il puttaniere di prima media, speravo che fossi cambiato, ma mi sbagliavo, e anche alla grande!! Ora stai pure sicuro che non metterò più becco nella tua vita sentimentale, le nostre strade si dividono, ORA! Tu per conto tuo, io per conto mio, ma ti prego: DIMENTICAMI!-
Sono in lacrime, lacrime amare, versate, per una persona che non se le merita, versate per lui, quell’emerito cretino di mio “fratello”, quel ragazzo fuori buono, dentro l’inverso.
Salgo le scale  di casa, mi rinchiudo in camera, al sicuro, da ogni contatto con quel bastardo.      “           
 

Oggi le cose sono ancora come dieci anni fa: mi sono trasferita a Londra, sono all’ultimo anno di liceo e non sento Louis da moolti anni, forse sei, da quando ho cambiato aria insomma; ora sono ancora la secchiona di un  tempo, però non credo che esistano né i sogni, né il vero amore. Diciamo che non vivo una vita piena di speranza ecco tutto; quando eravamo piccoli il nostro, diciamo “motto” era: vai per la tua strada e non smettere mai di sognare nell’amore e nel futuro.
Una frase bellissima nel suo piccolo, ma allo stesso tempo una grande boiata, almeno per me…
Sono appena tornata da scuola, ho affrontato una mattinata difficile: chimica, storia dell’arte, fisica, letteratura inglese, biologia e spagnolo; la mattina che odio di più infondo…
Mi gusto un bel piatto di pasta al pesto genovese( la mia preferita), poi vado a correre, nel parco più grande e verde della città, quello con tanti laghi e case della famiglia reale, il mio preferito.
Sono sfinita, mi siedo su una panchina  a contemplare il cielo limpido ( casualmente) di questa maledetta giornata di settembre; l’estate non è ancora finita, ma il frescolino serale si fa sentire.
Sono circa le cinque, e gran parte della luce solare è svanita: quindi meglio fare gli ultimi tre km prima che sia buio…
 
Mi mancano 1.7 km e ho finito, ma sento che il cuore non ce la fa più, decido di fermarmi cinque minuti, per poi riprendere la corsa di routine; intanto che sono ferma faccio il punto della situazione
“ allora Lau, geometria fatta, scienze ripassata, storia studiata, fisica fatto gli es e tecnologia fatta la ricerca, quindi direi che sono apposto con i compiti; quando arrivo a casa faccio una bella doccia con i capelli, che ormai li ho resi unti e bisunci, ceno con una bella bistecca e insalata, poi vado”
Qualcuno mi urta la spalla, perdo l’equilibrio e finisco con il posteriore per aria;
 mi rialzo e vedo davanti a me un ragazzo, con una felpa azzurra, pantaloni bianchi e scarpe del tennis della Nike… classica persona che corre, ma ha qualcosa di familiare… no mi sbaglio, cmq mi devo scusare, ero io in mezzo alla strada
- scusami, ero in mezzo alla strada e tu hai tutta la ragione del mondo di avermi urtato; perdono è colpa mia, comunque adesso devo andare, ci si vede corridore!-
Antipati, non è per niente carino da parte sua non rispondere alle scuse di una ragazza (brutta) !!!
Giro i tacchi( anche se ho su le tennis XD) e inizio a correre, ma qualcuno mi blocca per un braccio.
- aspetta, qual è il tuo nome?- pure presuntuoso!!! Faccia tosta!!
- Laura, Laura bianchi- storto un po’ la testa, appena vedo la sua espressione; sembra una smorfia, simile a quella di quando un neonato ride per le facce buffe fatte dal padre, fa morire!! Ma aspettate… piange…
Mi abbraccia, bah, è tutto strano questo, devo chiamargli uno psicologo, gli farebbe mooooolto bene!!
- ciao, ….piccola civetta!-
Eh? Non, solo lui mi chiamava così! No, dimmi che non è lui, ma spero invano: davanti ai miei occhi ho in carne ed ossa Louis Tomlinson, colui che diceva di amarmi, ma mi ha tradito, con sapete chi; mi fa male parlare del passato, quindi pensiamo al presente.
- ciao- dico fredda e impassibile- quale buonvento ti porta qui a rompermi le scatole?- sorrido, ok sono stronza dentro!
- sono qui con la mia band, comunque scusa se volevo salutarti- faccina triste
- scusa, ma non volevo offenderti, è solo che cono sorpresa quanto te, di ritrovarti qui, visto che la città è immensa…-
- ok, ricominciamo…- lo interrompo
- no, continuiamo dai, a una cera ore devo tornare a casa, mamma è via per lavoro, devo badare io alla casa, quando lei sta via per mesi e mesi… cmq, come ti va la vita?-
- bene, ho appena debuttato con la mia band, tu come stai?-
- cosa intendi?-
- come ti va la vita!-
- ok, diciamo tutto bene…-
- pattini ancora?-
- ovvio, tre ori, locale, regionale e nazionale… tra poco ci saranno i mondiali, ovviamente nel posto più lontano, in Russia….-
- verrò, se potrò-
- non devi farlo, non sei mica mio marito!-
-… -_-“ –
- ok, come sta il tuo cagnolino?-
Una lacrima gli riga il volto e in meno di una manciata di secondi, ci ritroviamo abbracciati, stretti, come due pezzi di un puzzle che combaciano alla perfezione, come se il nostro rapporto non si fosse mai spezzato, come se fossimo rimasti vicini, nonostante la lontananza. Le sue braccia muscolose mi stringono, con dolcezza e affetto, io ricambio, e anche se sembro dura fuori, dentro non lo sono, quindi mi metto a piangere, ancora una volta tra le sue braccia.
- mi sei mancata- disse tra i singhiozzi
- tu non sai,… quanto mi sono mancati i tuoi abbracci, le nostre conversazioni all’una di notte,  ma la cosa che mi è mancata più di tutte,è di contare sul mio fratellone maggiore, sul mio piccolo barbagianni dagli occhi acquamarina, dei miei stivali; ti voglio bene Lou!-
- io di più, civettina!-
Ci stacchiamo, e ci sediamo sulla panchina lì vicino, quella di fronte al laghetto dei cigni…
Due uccelli immacolati, ci passano davanti, e incrociano i loro colli, fino a formare un cuore perfetto; il sole sta tramontando e in cielo si vede già la luna….
- bei tempi erano quelli delle medie….-
- non per me…-
-ti ho già spiegato che le cose non stavano come avevi visto …-
- allora spiegami-
- ho dovuto farlo, o Ryan mi avrebbe cacciato dalla squadra di basket! Io odiavo quella troietta, volevo bene solo a te, ma non mi avevi ascoltato, voi donne siete troppo complicate… mai sentito : l’apparenza inganna???-
- si, ok, adesso hai ragione tu, sono stata impulsiva, ma d’altronde, cosa ti potevo dire, che potevi essere il mio ragazzo e farti tutte le troiette della scuola? Era insensato, e comunque , non penso che mi vuoi ancora bene, dopo che me ne sono andata senza salutarti…-
- io invece non ho mai smesso, né di volerti bene, né di amarti, né di cercarti, e non smetterò mai di provare verso di te, un sentimento chiamato amore….-
Ok, mi si sta sciogliendo il cuore…. Prima lo mollo senza lasciarli spiegare come stavano veramente le cose, poi me ne vado, pensando che cambiando città avrei dimenticato…. Ma io lo amo ancora, questo non l’ ho dimenticato, MAI.
- ti amo Laura Bianchi…-
- Ti amo Louis Tomlinson!-
Mi sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio, lo stesso di 10 anni fa…
- vuoi essere la mia ragazza??-
-mmmm….. si lo voglio! Nah… sembra che ci stiamo sposando, quindi, un semplice sì Lou!!-
Mi da un dolce bacio, poi ci stacchiamo, i cigni ci guardano, come se fossero stati loro a volere il nostro incontro, il cielo è rosso fuoco, rosso passione, il sole non esiste quasi più, le stelle sono visibili in quel cielo infuocato; rimaniamo lì, a contemplare i nostri sbagli, la nostre paure, il nostro amore reciproco, combattuto, per molto, troppo tempo.
 
  
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