Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Ricorda la storia  |      
Autore: tawaa    18/09/2012    4 recensioni
"Dietro quel ‘niente’ si nascondeva tanto dolore, tante lacrime, tanta sofferenza, tanto amore..."
Genere: Dark, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A







Ero una brava persona, o almeno mi descrivevano così.  Sono Frank Iero, avevo vent’anni.  Tutti mi vedevano come un ragazzo bello, sensibile e sentimentale, mentre io mi vedevo in modo totalmente diverso. Ero un tipo abbastanza introverso, questo lo dicevano alcuni.
Avevo pochi amici, Gerard era il mio migliore amico. Tutti sapevano quello che provavo per Gerard. No, non gli volevo semplicemente un gran bene, lo amavo, da circa tre anni.
Soffrivo davvero tanto quei tre anni. Lui era fidanzato con Lin-z da sei anni. Gerard era troppo cieco per capire che Lin-z lo tradiva durante tutta la loro storia, per capire che lo usava solo per i soldi. Eppure la amava,  e non ci faceva caso.
Io soffrivo. Piangevo sempre, mi tagliavo e addirittura mi drogavo, cercando di dimenticarlo con scarsi successi.
Avevo dichiarato la mia bisessualità pochi anni fa’, e mia madre non lo accetto’ mai. Non accettava il fatto di avere un figlio a cui piacevano i ragazzi.
Fatto sta’ che uno schifoso giorno di ottobbre mi arrivo’ una notizia orribile all’orecchio. Gerard si sposava. Si sposava con quella troia di Lin-z.
Non volevo sapere come stavano davvero le cose. Fatto sta’ che corsi a casa e presi la lametta dal bagno, per poi chiudermi in camera mia.
“Coraggio, Frank, l’hai fatto altre volte, è un semplice taglio.” Pensai. Poi mi tagliai. Feci un taglio più profondo del solito, dalla quale uscì molto sangue. Comincio’ a girarmi la testa e mi stesi sul letto, iniziando a piangere. L’uomo che ho sempre amato si sposava. Insomma, stavo malissimo. Davvero, non potevo crederci che si sposava con quella troia che lo tradiva tre volte al giorno! Mi addormentai piangendo, non badando ad aver dimenticato la porta chiusa a chiave.
Feci un sogno abbastanza insolito. Sognai me e lui, felici e spensierati. Lui che aveva mollato Lin-z e potevamo vivere felici. Ma si sa, questo non potra’ mai accadere. Non vivevo nei sogni.
Quando mi svegliai, presi in mano il cellulare e trovai cinque chiamate senza risposta da mia madre, che mi chiamava dal piano inferiore, e altre due di Gerard e Mikey. Ma a quelle non avrei risposto. Dovevo perdere i contatti con la famiglia Way una volta per tutte, non potevo più soffrire in questo modo. Non potevo permettermelo.
Scesi al piano inferiore, a vedere cosa voleva mia madre. Noto’ i tagli. “FRANK! Ma.. cos’hai fatto al polso?” disse spaventata.
“Mamma, sta’ tranquilla, non è nulla.” Risposi, coprendomi il polso con la manica della felpa.
“Ma come nulla, Frank! Sono dei tagli!” Disse guardandomi perplessa.
“Ma’, ho detto che sto’ bene, okay?” Risposi cercando di trattenere le lacrime.
Niente andava bene. Il ragazzo che amavo si sarebbe sposato. E io non potevo far nulla, se non che confessargli cio’ che provavo. Ma non potevo. Non potevo rovinare anche la sua di felicità.
Tornai in camera mia, e uscii da sotto il letto un sacchetto di erba. Cominciai a fumarla, non badando di aver dimenticato la porta di camera mia aperta. Non mi importava più nulla, ormai.
Pensai e ripensai a Gerard e al fatto che lo amavo, ma non potevo dirglielo.
 
 
Il giorno dopo mia madre mi svegliò per la scuola. Fanculo la scuola, non volevo vedere Gerard e Lin-z  coccolarsi e sbaciucchiarsi d’avanti i miei occhi.
Andai ugualmente a scuola, consapevole del fatto che da quel momento in poi il college non sarebbe stato più lo stesso. Ma lui continuava ad essere il mio migliore amico.
Lui mi saluto’ sorridente, con quel sorriso che faceva sciogliere chiunque.
“Frank, devo dirti una cosa..” Sorrise arrossendo.
Sapevo già cio’ che aveva da dirmi. Sapevo che doveva infliggermi l’ultima pugnalata, quella definitiva, quella che avrebbe messo la parola ‘fine’ ai miei sogni da ragazzo innamorato.
“dimmi tutto!” Risposi, fingendo un sorriso, che dietro nascondeva tanto, troppo, dolore.
“Mi sposo, Frank.” Disse con tanta disinvoltura.
Lo guardai con gli occhi lucidi e lo abbracciai.
“Sono felice per te, tesoro.” Dissi iniziando a piangere, tenendolo stretto a me.
“Hei,  mi sposo, non vado mica a morire!” Disse ridacchiando
Forse sarebbe stata meglio la seconda opzione. Almeno avrei sofferto di meno.
“Posso passare da te stasera?” Continuo’, sorridendo.
Avrei voluto dirgli di no, e che invece dovevamo perdere i contatti, ma non lo feci.
“Certo! Ci si vede stasera allora!” Risposi asciugandomi le lacrime.
“A stasera” Sorrise, lasciandomi un bacio sulla guancia.
La sua bocca. La sua bocca si era poggiata sulla mia guancia. Non  potevo crederci, non l’aveva mai fatto prima, anche se ci conoscevamo da secoli.
 
Tornai a casa e avvisai mia madre dell’arrivo di Gerard, poi tornai in quella camera che aveva visto sangue e lacrime cadere sul pavimento. Pensai che forse era meglio così, cioè, Gerard si sarebbe sposato e così avevo un motivo in più per dimenticarlo. Ma no, non riuscivo a far altro che piangere.
Arrivata sera, suonò il campanello. Era Gerard, come immaginavo.
“Ciao Frankie!” Disse stringendomi.
Un attimo, Gerard non mi aveva mai chiamato ‘FrankIE’ prima di quel momento, e la cosa mi stupì abbastanza.
“Ciao Gee..” Risposi, stingendolo
“Andiamo in camera tua? Volevo parlarti..” Mi disse, coprendosi le mani col giubbotto.
Non avevo idea di cosa volesse parlarmi, ma fatto sta’ che lo presi per mano e lo portai in camera mia.
“Dimmi tutto..” Dissi sedendomi sul letto.
“C-cos’è questa?” Disse abbastanza spaventato.
Dopo pochi secondi mi accorsi della macchia di sangue sparsa sulla scrivania, che non avevo ancora ripulito.
“non è niente, Gerard.” Risposi con aria triste.
Dietro quel ‘niente’ si nascondeva tanto dolore, tante lacrime, tanta sofferenza, tanto amore...
“No, Frank, non puoi dirmi che questo non è niente. Mostrami il polso. Ora.” Disse, vedendo la lametta sporca di sangue per terra.
“So che non vuoi vederlo davvero, Gerard.” Dissi guardandolo negli occhi.
“Ho detto ora.” Disse avvicinandosi a me.
Mi tolse la felpa e mi guardo’ il polso, pieno di ferite che cominciavano a rimarginarsi, altre appena procurate.
“Ma... Frank, perché ti fa questo?” Disse, guardando i miei tagli con gli occhi lucidi.
Volevo dirgli che lo facevo a causa sua, ma non potevo.
“Perché... perché ti amo.” Dissi senza pensarci.
Lui mi guardo’ con gli occhi lucidi.
“Anch’io, Frank. Ma devo sposarmi.” Rispose dopo un po’.
“D-davvero?” Balbettai.
Insomma, il ragazzo che amavo da quando avevo diciassette anni mi aveva appena detto di amarmi, volevo morire.
“Si, Frank. Ti ho sempre amato. Sto’ con Lin-z perché ho scoperto da poco che è incinta, quindi devo sposarla. Ma non voglio.. io... io amo te!” Disse singhiozzando.
“Hei, sono qui. Non me ne andrò. Non sei costretto a sposare Lin-z se non la ami. Probabilmente quel figlio non è nemmeno tuo. Probabilmente nemmeno ha un figlio e sta’ usando questa scusa per tenerti al suo fianco.” Dissi cercando di consolarlo.
Lui annuì,  poi mi guardo’.
“Promettimi che non ti taglierai più, ed io... lascerò Lin-z. E staremo insieme per sempre. Non posso stare con qualcuno che non amo solo perché mi sento in dovere di farlo.” Disse accarezzandomi il viso.
“Okay. Lo prometto.” Risposi, guardandolo dolcemente.
Quella giornata di merda si stava stranamente trasformando in un sogno. Tutto era collegato col sogno che avevo fatto.
Ci baciavamo, ci facevamo le coccole, poi stavamo sdraiati sotto le coperte, l’uno accoccolato all’altro. Tutto questo durante la notte.
 
Il giorno dopo Gerard lasciò Lin-z. Me lo disse tramite messaggio. “Frank, ho lasciato Lin-z. Ma adesso devo fare una cosa. Ci si sente:)”
Poco dopo si sentì un servizio straordinario al tg.
“Giovane di Belleville trovato morto sulla soglia della porta di casa, le condizioni sono sospette. Era un ragazzo sui venticinque anni, dai capelli neri e la pelle chiara, e aveva in tasca un messaggio con scritto ‘Frank, sappi che ti ho sempre amato, e continuerò a farlo. Devi solo raggiungermi.’”
Non potevo sopportare tutto questo dolore. Quindi presi il cellulare e scrissi ‘Gerard, aspettami, stò arrivando.’ E lo inviai a Gerard.
Poi presi il coltello dalla cucina e mi pugnalai dritto al cuore, perdendo rapidamente sangue, diventando sempre più pallido.
Solo in questo modo saremmo potuti stare insieme ‘per sempre’.
 
 

 FINE.


Allora, ho scritto questa OS durante l'ora di storia, boh, ero ispirata dalla professoressa °^° AnyWay, la dedico alla mia migliore amica, Eleonora, e ad una ragazza, perché l'ho scritta pensando a lei.
Boh, grazie per aver letto. Vi amo tutti(?) :3
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: tawaa