*Ventisettesimo giorno di Chiara …
 
Quella Zanzara mi farà impazzire prima poi! Ma dico, si può?!  Dov’è? Dov’è andata con quello screanzato scavezzacollo che si definisce leader? Eh? Dove?
Aaaaaaah! Me dannato che ho permesso una cosa del genere! Sarei dovuto andare con lei! Al diavolo la privacy e le buone maniere! Cosa volete che me ne importi!!! Sono uno Shinigami! Uno stupido Shinigami innamorato di un’umana! Oh, povero me! Che brutta fine!
Non mi è mai capitato una cosa assurda come questa, come è vero che non sono mai rimasto così a lungo con un umano, maschio o femmina che sia.
Non riesco a stare calmo, maledizione! Oggi è il suo ventisettesimo giorno … la sua vita è agli sgoccioli e quindi ho pensato che sia perfettamente normale che lei voglia divertirsi … Ma una cosa è divertirsi come una ragazzina innocente e spensierata e una cosa ben diversa è quella di rimanere a dormire fuori …
Ok, lo ammetto sono geloso. Ma non posso farci nulla … Dio solo sa come sia in grado di controllarmi e di non fiondarmi alla sua ricerca come un pazzo disperato!
Meno male che c’è Top qui … o come lo chiamo io, Sguardocheuccide. È  ansioso quasi quanto me che non siano ancora tornati. Ha detto di essere preoccupato per la sua motocicletta, ma dalla sua faccia è chiaro che in realtà è preoccupatissimo anche lui per la mia Zanzarina …
Riderei alla scena se non fossi preoccupata per lei: Top è seduto a gambe accavallate sul divano con gli occhiali sul naso cercando di leggere da ore la stessa riga del giornale ed io galleggio a mezz’aria sulla poltrona accanto, con gambe e braccia incrociate. Ci manca solo una bella tazza di caffè e una pipa magari!
Sbuffo. Lui accartoccia il giornale  e lo getta per terra lasciandosi sfuggire un’imprecazione. Il lume acceso illumina il suo volto stanco e agitato.
È inutile che ti agiti mio caro compagno di arrabbiature, non torneranno prima di domattina e lo sai bene quanto me … Mi sono rassegnato io, puoi riuscirci anche tu! In fondo per te è come una sorella, mentre per me …  
Per quanto mi roda il fegato, Chiara è umana ed è libera di fare quello che vuole, di vivere la sua vita come vuole e soprattutto con chi vuole ... Per quanto riguarda me, non avrebbe dovuto nemmeno conoscermi …
 
 
 
*Ventottesimo giorno di Chiara …
 
Guardarla dormire … è sbagliato? Perverso? Da malato? Non m’importa … Mi piace solo guardarla dormire, sorvegliare il suo sonno e assicurarmi che questo non sia l’ultimo. Non ho potuto vederla ieri e anche se per poco, voglio stare a guardarla, solo guardarla … Ho finto di dormire, russando anche un po’troppo forte per far sì che si addormentasse, solo per vederla.
La mano aperta sotto la guancia rosea. L’aria beata di chi è senza pensieri. Gli angoli delle labbra leggermente in su in un sorriso appena accennato.
E pensare che probabilmente questa è una delle ultime, se non l’ultima volta che la vedo così … dopo, potrei anche non rivederla più. Cosa avrebbe mai da fare uno Shinigami con un’anima già consegnata e in pace? Non la rivedrò più …
Ritorno a guardarla per poter memorizzare i suoi lineamenti già indelebile nella mia mente esperta e calcolatrice da Shinigami. I suoi capelli ricadono disordinati sulla fronte liscia, allungo una mano preso dal desiderio di toccarla … Le sposto i capelli dal volto e al tocco delle mie dita fredde, aggrotta lievemente la fronte accigliandosi, quasi a rimproverarmi di questo gesto.
Punto l’indice sulla piccola ruga formatosi tra le sue sopracciglia sottili, facendola tornare alla sua placida espressione.
Nonostante io sappia quanto sia sbagliato, cresce in me il desiderio toccarla, ancora un po’ … Perché quell’idiota di Ji Yong può baciarla, toccarla, stringerla ed io … io … cosa sono io? Niente.
Con un lamento Chiara si rigira tra le lenzuola scalciando piano. Dopo varie posizioni, si ferma supina e dischiude le labbra carnose. Sono leggermente umide … Le muove piano quasi volesse sussurrare qualcosa … Un movimento ipnotico che cattura la mia attenzione.
Mi avvicino piano facendo appello a tutte le mie forze per resistere e non fare qualcosa di cui mi pentirei …
Sfioro il suo labbro inferiore con due dita accorciando ancora la distanza.
Sta dormendo. Non si accorerebbe di nulla. Ed io? Sentirei qualcosa?
Svuotando completamente la testa dai buoni propositi, annullo la distanza tra me e lei posando le mie labbra sulle sue. Un bacio casto. Piacevole. Il regalo più bello che potessi rubarmi.
L’ho baciata! L’ho fatto sul serio!
Con uno scatto raggiungo il soffitto e per poco non lo attraverso. Mi porto una mano sulle labbra … Ora che mi sono staccato, sento già la mancanza e il vuoto …
Cosa farò quando dovrò dirle addio?
 
 
 
*Ultimo  giorno di Chiara …
 
Un angelo. Chiara sarà l’angelo custode dei Big Bang. Questo significa che potrò rivederla! Eppure no, non sono contento.
“Perché?” chiedo, ma non ricevo risposta. Non ricevo mai risposte …
Io non voglio che Chiara diventi un angelo … non voglio che come me provi l’orribile sensazione di diversità, l’orrenda consapevolezza di non poter stare con la persona che si ama. Perché quello che io ho provato per lei, quello che ancora io provo per lei, lei lo sentirà per Ji Yong. L’essere umano a cui sarà sempre e irrimediabilmente legata. L’uomo che sarà solo la sua rovina e disperazione … Lei non sarà mai felice, così come non lo sarò io … Non era questo che volevo per lei … Perché?
 
 
 
*1 anno dopo che Chiara ha varcato le porte …
 
Era da tanto che non la vedevo … la mia Zanzara. Ora ha le ali. Due bellissime ali argentate, piccole, ma stupende, come lei. Non so per quale motivo le ali le siano spuntate solo ora, dopo un anno. Secondo alcune voci, un angelo mette le ali quando sfiora la felicità …
Io l’ho vista … al concerto in suo onore. La stessa vitalità, lo stesso sorriso, lo stesso sguardo vispo, lo stesso amore per quelli che ora lei chiama i “suoi Big Bang” … Lo stesso amore per Ji Yong …
Mi è sembrata felice, sul serio. Non me lo sarei aspettato, ma era felice. E per quanto non sia io la fonte della sua felicità, sono contento che lei sorrida ancora come se fosse viva.
Buona fortuna, Zanzara, essere un angelo non è facile … dovrai anteporre sempre la felicità dei tuoi protetti alla tua …