Film > Thor
Ricorda la storia  |      
Autore: clarice_    19/09/2012    1 recensioni
Si tratta di una One shot introspettiva nella quale Loki, dopo aver appreso da Odino di essere figlio di Laufey, riflette su tutte le menzogne che gli sono state dette sino ad allora e sulla sua stessa vita, che è - a sua volta - una menzogna.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gli tremavano le mani. Non riusciva a fermarle, era come se fossero scosse da brividi incontrollabili, che dalla schiena si diramavano fino alla punta delle dita sottili, contratte spasmodicamente, lasciando intravedere le venature dalle nocche ai polsi.
Com'era possibile? Il cuore sembrava tamburellare contro la cassa toracica, mentre il suo respiro si faceva sempre più affannoso, raschiante.
Odino, Thor, Asgard... Tutto ciò che fin dall'infanzia aveva sentito come parte integrante di sé, ora gli era estraneo.
Non poteva credere a quello che Odino gli aveva rivelato con dolore, non sopportava l'idea di essere figlio dei nemici. Anzi, figlio del nemico, Laufey. Si ritrovava solo, e sentiva che quella solitudine era insita, radicata in lui e nel suo essere un mostro. Avvertiva un peso nel petto, mentre la consapevolezza di essere incompreso e diverso lo attanagliava.
Sentì gli occhi umidi, ma subito la mano corse ad asciugare le lacrime, mentre i denti si serravano con forza.
Doveva calmarsi e riflettere. Gli era sempre riuscito bene, riflettere. Sicuramente meglio di quanto riuscisse a quello sciocco di Thor, attraente Dio del Tuono, con un unico chiodo fisso: il sangue e la guerra.
Loki non era mai stato come lui. Anzi, i due fratelli potevano definirsi perfette antitesi, ed ora poteva capire il perché.
Thor era forte, possente, sconsiderato. Impulsivo, troppo.
Loki invece era sempre stato minuto, affilato. Il fatto che non fosse particolarmente portato per il combattimento gli aveva permesso di affinare i poteri della mente. La sua magia era in grado di arrivare laddove i tuoni di Thor non squarciavano il cielo.
Per questo doveva agire.
Con Thor segregato sulla Tetra con la sua bella innamorata, ed Odino morente, Loki poteva operare indisturbato. Ora il trono di Asgard spettava a lui, ed avrebbe dimostrato al padre di essere migliore di quel buon'a nulla di Thor.
«Sì. »sussurrò, sgranando gli occhi avido.
Avrebbe fatto in modo che gli errori del fratello venissero cancellati. Avrebbe reso Odino un padre fiero del proprio figlio. Forse sarebbe riuscito ad ottenere quel rispetto e quell'amore che gli era sempre stato negato. Non sarebbe più stato Thor il figlio prediletto, l'erede perfetto. Non finché lui avesse avuto il trono. Ed il potere.
Si alzò in piedi ed afferrò l'elmo con le corna. Se lo calcò sui capelli corvini e si avviò deciso verso la stanza del padre. Aprì la porta con estrema delicatezza, nella speranza di non fare rumore.
Notando con piacere che la madre non era presente, si avvicinò al capezzale del padre, scrutandolo a fondo.
Le labbra gli si incurvarono verso il basso, mentre serrava i pugni lungo i fianchi.
Il viso del padre sembrava segnato dalle preoccupazioni, deformato da rughe profonde.
Loki fece per chinarsi su di lui, ma avvertì un'intensa fitta al cuore. Si rizzò nuovamente, dando le spalle ad Odino con fierezza.
«Ti renderò orgoglioso di me, padre. Al tuo risveglio sarò io il tuo figlio prediletto, e tutta questa storia non sarà altro che un brutto sogno. »
Sperando di riuscire a convincersi delle parole appena pronunciate, uscì a lunghe falcate dalla stanza, gli occhi umidi.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: clarice_