Ragazze non ci crederete ma sono tornata, dopo
mesi difficili dove la mia immensa voglia di scrivere è stata un po’ messa
da parte dai miei mille impegni ho deciso di rimettermi a sognare con
voi.Mi è mancato tanto il
vostro sostegno, il nervosismo e la trepidazione dell'attesa dei commento, la
voglia di emozionarvi ed emozionarmi con voi. Chiamatemi pazza ma è così mi
mancate anche se in realtà non vi conosco….Ho
deciso di riutilizzare il tema della partenza e dell’allontanamento, forse
perché mi è familiare, ma soprattutto perché per me non c’è cosa più bella di un
amore giudicato da tutti inarrivabile.
Ragazze spero che questa nuova storia vi conquisti come la prima,
io ce la metterò tutta.
Un bacione!!!!!!!!!!!!
Le parole che non ti ho
detto…..
Allora Sana pronta per tornare a casa?
La ragazza si girò di scatto verso Angelica cercando di celare
dietro un finto entusiasmo tutto il suo
nervosismo…
Già, tornare in Giappone....Quanto aveva desiderato l'arrivo
di quel giorno, quanto aveva aspettato e temuto che il suo desiderio fosse
soddisfatto, urlando al tempo di correre più veloce per accorciare le distanze
che la dividevano da….
Guardò la sua infermiera con aria affranta.
Quella donna aveva fatto moltissimo per lei durante tutta la
convalescenza, diventando un’amica, una madre,una confidente, dispensa di risate
e di momenti sereni nel freddo candore della sua stanza tra gli spasmi di una
malattia a cui non avrebbe mai pensato di poter
sopravvivere…
La osservò di nuovo cercando di incidere nella sua mente la sua
figura paffuta e materna, il roseo profilo delle sue mani, ma soprattutto la
forza del suo sguardo, una risorse alla quale aveva attinto volentieri in quei
lunghi mesi.
< dai zuccherino non guardarmi così, poco tempo fa dovevamo
tirarti un mattone in testa per farti stare ferma quando pensavi al tuo
amato…ehm paese….>La ragazza la guardava ridendo con una leggera nota di
preoccupazione a spezzare la sua facciata
serena.
Aveva adorato Rossana fin dai primi giorni di ricovero, quando
l’aveva sorpresa a imboccare un bambino con delle brutte pustole al
viso nella stanza di fianco imitando i personaggi che aveva interpretato in
tv.
Era di una forza straordinaria, coraggiosa e limpida, con quella
voglia di vivere che l’aveva
salvata….
Non poteva vederla così spaventata, non ci era
abituata…
< Oh Angie ho paura che tutta sia diverso da come lo
ricordavo,ho paura che nessuno riuscirà più a vedermi come prima, ma soprattutto
ho paura di quello che sento e di quello che sentirà lui una volta che ne avremo
parlato….uffi ma si può sapere perché sono così fifona???????’voglio
robbie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!>
Rossana dopo quello sfogo di ironia e timore fissò la sua immagina
nello specchio appoggiato al muro.
Era diventata più alta e i suoi capelli ramati erano
diventati più lunghi e mossi. Le sue prime forme di donna andavano ad
arrotondare e addolcire la sua figura esile ed elegante, accarezzata dalla
tunica bianca che arrivava fino ai
piedi…
Angelica fu colpita ancora una volta della sua bellezza, così
delicata, così sua…accentuata dal suo sorriso allegro e vivace e dai suoi grandi
occhi color nocciola così profondi e
trasparenti…
La sua piccola presto avremmo preso un aereo e sarebbe tornata nella sua vita vera, lasciando il bel panorama svizzero per riabbracciare il suo mondo.
Le sarebbe proprio mancata quella
matta….
< Ehi non spingete ce n’è per tutti ah ah ah bambini. Mi
raccomando però ricordatevi di lavarvi i denti se no la prossima volta vi
lascio a bocca asciutta!!!!!!! >
Un’ improbabile Babbo Natale dai lunghi capelli rossi stava
gettando grandi manciate di caramelle verso la piccola folla di bimbi che aveva
invaso la sua stanza…
Uno fra questi le si avvicinò e guardandola tristemente disse :
< mi mancherai Sana
>
< come hai fatto a riconoscermi? >chiese sorpresa la ragazza
< perché siamo in aprile e perché ti sei dimenticata la barba
finta?> Il bimbo rise di fronte all'ennesimo esempio della proverbiale
sbadataggine della rossa, vedendo la sua faccia sbalordita e
imbarazzata...tuttavia poco dopo s
scoppiò a piangere, con un impeto e una dignità che la
sconvolsero.
La ragazza osservò il piccolo, occhi verdi, circa quattro anni,
uno dei suoi preferiti, lo abbracciò forte e gli sussurrò che tutto sarebbe
andato bene.
Lui cercò di divincolarsi e mascherando l’imbarazzo e la gioia di
quel gesto affettuoso dietro ad un adorabile broncio disse: < io sono un uomo
non ho bisogno di essere consolato signora San..Ops babbo
Natale…>….
Qualcosa si mosse dentro di lei, per un attimo al viso di Matt si
era sovrapposto quello di un’altra persona altrettanto orgogliosa e testarda e
nello stesso momento in cui collegò il suo battito improvviso con il volto di
Heric una lacrima iniziò a sfiorare la sua guancia
perlacea…
Tornò un po’ più indietro nei suoi pensieri e rivisse quella
giornata, ancora una volta, l’ultima giurava conscia l’inutilità della sua
bugia….
10 mesi prima
< Allora Heric, adesso ho tredici anni e non sono più una
bambina, penso di aver finalmente capito in che modo voglio vivere la mia vita e
ho capito che per farlo devo essere sincera con me stessa e su quello che provo.
Beh tu mi piaci tanto, sono innamorata di te forse da ancora prima che capissi
che ragazzo dolce e sensibile fossi e se non te l’ho mai detto è solo perché
avevo troppa paura di perdere la tua amicizia e il tuo appoggio,perchè non
sapevo in che modo parlartene, perchè avevo cioè ho paura che tu possa ridere di
me, nostante questo però adesso ho capito che non posso più aspettare….ti amo
Heric…>
Sana osservò la sua immagine riflessa nello specchio e si
complimentò con se stessa. Aveva detto tutto il suo discorso in 1 minuto e mezzo
senza balbettare, senza tremare o perdersi in futilità, tutto sarebbe andato
bene….
< mamma sana ma che cosa romantica, secondo me lo lascerai a
bocca aperta, vedrai che sarà un successone!!!!!!!!!!
>
La rossa sorrise grata a Fanny che la ascoltava ormai da ore ma
che non aveva ancora perso il suo gran sorriso
d’incoraggiamento…
< oddio come sono agitata sentimi il cuore,sentimi il cuore
oddio e se mi scoppiasse? E se mi mettessi a vomitare per l’ansia? E se mi
cadesse una cacca di piccione in testa? E se lui mi ridesse in faccia?e
s….>
Funny rise ad ascoltare le inutili preoccupazioni di Sana, non
conosceva due persone che si adorassero vicendevolmente come lei e quel
cretino, era ovvio il modo in cui sarebbe finita questa storia. Con un
romanticissimo primo bacio un complice scambio di sguardi e un intrecciarsi di
dita…
Sentì la solita fitta di insoddisfazione tormentare il suo povero
stomaco per non parlare dei suoi pensieri…Si sentiva colpevole e in qualche modo
sporca ad osservare la sua migliore amica odiandola per la persona a cui erano
riferite quelle dolci parole…
< lui è…era mio devo solo abituarmi all’idea > mentiva lo
sapeva ma non poteva fare altro…
Sua madre entrò di filato nel bagno senza bussare e ignorando lo
sguardo di rimprovero della figlia disse in tono nervoso: < dobbiamo parlare
tesoro >
Funny uscì di fretta lasciando le due sole sedute sul bordo della vasca…
< amore mio ti ricordi le analisi che abbiamo fatto un paio di mesi fa per le tue emicranie? ho parlato con il medico e mi ha detto che purtroppo hai una malattia molto seria, per fortuna non è ancora in stadio avanzato, comunque domani partirai per la svizzera nella migliore clinica specializzata in questo genere ti virus…>
La donna non smise un attimo di piangere mentre parlava…guardava sua figlia col terrore che da un momento all’altro andasse in pezzi, paura di sentirla urlare e gemere contro l’ingiustizia del mondo e di non sapere far nulla per alleviare il dolore per la ferita appena inferta....
Chiunque avrebbe reagito così....
Invece no, non Sana…
Lei abbracciò la madre teneramente, scossa per la terribile notizia ma ancora di più dal pianto di quella pazza di sua madre..
< mamma stai tranquilla, io non mollo mai e tu lo sai evidentemente era destino che mettessi finalmente la testa a posto in un modo tragico e spettacolare come questo!!!!!!>
Sana disse queste parole con un tono incredibilmente tranquillo per la situazione in cui si trovava, aggiungendo un pizzico di ironia per smorzare la tensione creata nella stanza…
Di basso si sentì suonare un camapanello.
Solo allora Sana pianse davvero; non sapeva quanto tempo le rimanesse, cosa la aspettava il futuro e non se la sentiva in quel momento di aprire il suo cuore ad Heric, dirgli che lo amava per poi lasciarlo qualche ora dopo...Sentiva che sarebbe crollata sul serio, che non era abbastanza forte per affrontare la pensa e l'ansia che avrebbe letto nei suoi occhi di ghiaccio...
Evidentemente non le spettava ancora la sua fetta di aassoluta felicità, ma Sana poteva aspettare nonostante il tempo ormai fosse diventato il suo nemico più grande….
< avvisiamo i gentili passeggeri che l’atterraggio è avvenuto alle 17 e 35, il clima è di 17,2 gradi ed è una bella giornata di sole, benvenuti in Giappone!>
Sana sussultò, aveva sognato e aveva dormito a lungo durante tutto il volo.
Sbriciò fuori dal finestrino osservando lo stesso aereoporto nella quale aveva aveva pianto per ore aspettando di andarsene via, verso la sua sfida più grande...
Ed ora cosa sarebbe successo? Quali sarbbero stati i cambiamenti dei suoi amici di sempre, le loro reazioni nel rivederla?
Fece un sospiro, un altro ancora, ma un peso opprimente le soffocava il cuore, o forse era solo un brutto presentimento....
Era arrivata, ecco ora era di nuovo a casa…..
Ragazze è già finito uffi ho quasi paura a rileggerlo…Spero davvero che vi piaccia, io mi sono impegnata molto…come si noterà ho fatto qualche modifica al mio stile allungando i periodi e il capitolo e omettendo le iniziali nei dialoghi.Inoltre il personaggio di Sana è molto diverso dalla mia prima storia, volevo creare un personaggio che all'apparenza sembra perfetto, ma che si scopre nei suoi difetti e nelle sue fragilità solo col tempo....Spero che questa nuova Sana piaccia anche a voi!!!!
Oddio spero davvero che anche questa storia vi sembri abbastanza interessante, ma soprattutto spero di non avervi deluso!!!!!!!!!!!
Un bacione Giuli