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Autore: piercethebony    19/09/2012    4 recensioni
Frank si trova a lavoro, senza nulla da fare.
Dopo lunghe interminabili ore a litigare con la collega e ricordare i momenti passati, arriva una bella sorpresa, che migliora senz'altro la sua giornata.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Aloha gente.
Scusate per l'introduzione penosa ç_ç
Sono tornata con una FF fluffosa (?) che ho scritto qualche tempo fa.
Finalmente niente roba deprimente, visto che ne ho già scritta troppa come qualcuno ha fatto notare.
Ci vediamo giu che ho altro da dire per vostra (s)fortuna.
 

 
 
Frank era appoggiato con i gomiti sul bancone del negozio davanti la porta. Era un orario morto quello, c’erano solo lui e una collega. Frank continuava a scarabocchiare un foglio, non sapeva nemmeno lui quello che stava disegnando perché aveva la testa proprio da un’ altra parte. Andrea uscì dal magazzino dietro di Frank con degli scatoloni in mano, lo squadrò e capendo che il suo collega era mentalmente assente decise di risvegliarlo.
-Frank… torni nel mondo di noi poveri esseri umani, la smetti di fare il depresso cronico e mi aiuti con sta roba?-
-Scusa Andre. E comunque non sto facendo il depresso cronico, stavo solo disegnando visto che a quest’ora non c’è nessuno-
-Quindi mi vuoi dire che quella G sta per “gente” perché ti stai annoiando e vuoi che qualcuno entri nel negozio?-
Andrea sapeva sempre come incastrare Frank. L’aveva conosciuta qualche tempo fa ad una fiera del fumetto ed erano diventati subito amici. Frank all’inizio temeva che si fosse presa una cotta per lui e quando scoprì che era fidanzata da bene un anno, 4 mesi, 18 giorni e qualche ora (si era irrimediabilmente innamorata e non chiedete come Frank si ricordi tutte questi numeri) si sentì leggermente, molto, sollevato. Così era diventata la sua migliore amica ed era anche riuscita a far assumere Frank in quella libreria.
-Lo sai che non sei divertente?-
-Lo so che ti manca Gerard, ma tornerà tra meno di 3 giorni dai.-
-Lo so, non fare l’acida per favore. Vorrei vederti se ti togliessero Ryan per una settimana cosa faresti.-
Frank sapeva benissimo che doveva mettere in mezzo Ryan per farla tacere un po’. L’adorava ma cavolo certe volte era davvero pensante.
Riguardo Gerard c’erano davvero tante cose da dire.
Gerard lavorava in quello stesso negozio, infatti lui e Frank si erano conosciuti proprio lì. Frank ricordava benissimo la prima volta che lo vide. Era il suo primo giorno di lavoro ed era molto agitato, stava parlando un po’ con Andrea quando lei ebbe la grande idea di fargli conoscere il suo collega di lavoro.
“Hey Gerard vieni un po’ qui”
“Arrivo” rispose una voce un po’ scocciata
Capelli neri e lunghi, jeans neri e molto molto stretti, t shirt anch’essa nera e per finire delle converse verdi.
“Dimmi cara” le disse con un po’ di acidità nella voce. Però quella voce piacque subito a Frank.
“Lui è Frank nonché nostro nuovo collega” disse Andrea sorridendo.
Fu in quel momento che Frank incontrò gli occhi di Gerard
“Piacere Gerard” gli porse la mano per salutarlo, saluto al quale Frank ebbe decenza di rispondere immediatamente.
Decenza perché era inspiegabilmente, irrimediabilmente, fottutamente perso in quegli occhi.
Erano di un verde brillante, occhi di giada e per Frank erano delle maledettissime calamite. C’era però da dire che nonostante fossero così brillanti, non erano tanto trasparenti da poterci leggere dentro.
“Frank” rispose scuotendo un po’ l’intreccio di mani.
Il resto è storia. Gerard, anche se all’inizio era sembrato un po’ acido, chiese a Frank di uscire dopo due settimane di convivenza a lavoro. L’appuntamento andò tremendamente bene e se Frank prima era cotto, adesso era fottutamente innamorato. Lo stesso valeva per Gerard. Quei due non riuscivano a staccarsi l’uno dall’altro. A lavoro poi la cosa era molto esilarante. Almeno era quello che pensava Andrea, che osservava quei due senza farsi vedere.
Adesso erano sette mesi che quei due stavano insieme e Gerard era dovuto andare una settimana a Newark per fare visita alla nonna che si era rotta una gamba.
A Frank mancava tantissimo e doveva anche subire le prese in giro della sua migliore amica.
-Frank ti sei imbambolato ancora! Aiutami deficiente!-
-Arrivo, arrivo, come sei acida. Che santo ragazzo Ryan.-
A Frank arrivò il quarto volume di Harry Potter in faccia.
-Ahia cazzo scherzavo. Ti perdono solo perché mi hai tirato Potter, stronza.-
Dopo quella mezz’ora a sistemare i nuovi arrivi sugli scaffali, Frank era di nuovo appoggiato al bancone senza fare niente. Andrea era sparita, forse era al telefono.
In un momento imprecisato del pomeriggio, sentì la campanella della porta. Alzò lo sguardo e vide una figura vestita di nero che avrebbe riconosciuto tra mille.
Inutile dire che Gerard non ebbe il tempo di chiudere la porta che Frank già gli era saltato addosso. Dovette ricorrere a non si sa quale forza oscura per non far cadere tutti e due.
-Gee!-
Ecco diciamo che Gerard si aspettava un po’ di più di un “Gee” ma quello che seguì gli piacque molto.
Frank lo riempì di baci sul collo e sul viso e poi gli diede un bacio umido sulle labbra.
-Come mai già sei qui?-
-Mia nonna mi ha rispedito qui, si è anche incazzata ha detto che per una gamba rotta stavamo facendo una tragedia. Però sotto sotto lo so che le ha fatto piacere la mia visita. Che donna fantastica.-
Frank scoppiò in una risata, per poi guardare Gerard negli occhi. Occhi che aveva imparato a leggere quel giorno in cui Gerard gli raccontò la sua vita piangendo. Lacrime che poi erano state asciugate da Frank.
-Mi sei mancato tantissimo Gee.-
-Anche tu piccolo. Tanto tanto tanto tanto tanto tanto. Ok ho finito.-
-Per me potevi benissimo continuare, non ho sentito la tua voce per quattro giorni.-
-Ma se ti ho telefonato mattina e sera, scemo.-
-Però non è la stessa cosa.-
A Frank si colorarono di rosso le guance e fu quello il turno di Gerard di riempire il suo ragazzo di baci.
Andrea arrivò proprio in quel momento li osservò per cinque secondi e poi esordì con un bel –Niente smancerie a lavoro!-
Gerard lasciò scendere Frank, il quale non perse tempo a rispondere all’amica.
-Un pacco di cazzi tuoi? Non c’è nessuno.-
-Non l’hai visto per quattro giorni, non un anno.-
-Fottiti.-
-Sono felice anch’io di rivederti Andre.- Gerard si infilò nel discorso per farli smettere di litigare.
-Scusa Gee, ma il tuo ragazzo è insopportabile quando non ci sei.-
-Ahah il mio piccolo.- Gerard si portò Frank addosso, cingendogli la vita con un braccio.
-Siete bellissimi.- Andrea se ne andò facendo l’occhiolino ai due.
Frank si accoccolò sul petto di Gerard, che lo strinse forte.
Si erano mancati tantissimo.
-Amore ti ho portato una cosa, credo che qui ancora debba arrivare.- sorrise porgendogli un pacchetto quadrato.
Frank lo scartò e si trovò davanti il libro di Harry Potter, lo stesso che gli aveva lanciato Andrea un’ ora prima.
Dopo un primo momento di risate incontrollate, riuscì a calmarsi.
-Amore è bellissimo grazie.- disse abbracciandolo.
Gerard però non capì mai perché Frank rise tanto.

 
 
RINGRAZIAMENTI STILE OSCAR 
Vorrei ringraziare The last thing I see, che mi sopporta e legge tutte le cose che scrivo in questo periodo di “ho mille idee e non riesco a fare nulla”. Mi sento buona e le faccio pubblicità, quindi, andate a leggere la sua nuova FF Programma Protezione Sfigati <3
E vorrei ringraziare anche Giuxx_Lover che ha recensito tutte le mie FF. Quanto tempo hai perso c_c
Grazie anche a tutti gli altri che leggono in silenzio.
Spero vi sia piaciuta questa cosina diabetica :3
A presto, Jul.
  
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