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Autore: Thanatos_dark    19/09/2012    6 recensioni
Artax e Flare . Due amici uniti sin dall'infanzia . Ma in loro un sentimento più dirompente dell'amicizia si stava facendo strada : l'amore . Un amore che per colpa di un destino funesto non ha mai potuto fiorire ...
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                  Amore distrutto

Mi ritrovo a camminare in questo bosco . Quello stesso bosco che mi ha vista crescere .
Io , Flare di Polaris , non avrei mai pensato di ritrovarmi proprio qui , nel luogo in cui un tempo sono stata tanto felice , a ritrovarmi a piangere .
Sono passate diverse settimane da quando la guerra per assediare Atene è finita . La guerra se ne è andata ma ha lasciato profonde cicatrici nel cuore di chi è rimasto .
E in me c’è una cicatrice che non guarirà mai : la tua morte , quella che ti ha portato via da me che ti amavo.
Oh , Artax! Sei stato il mio migliore amico .
Mi avvicino ad una grotta . E lì,  coperta da una coltre di neve e ghiaccio , c’è la tua tomba . Mi avvicino e la sfioro . Poi mi inginocchio . E piango .
Quando da bambini ci sdraiavamo sulla soffice neve , non avevamo pensieri . Eravamo felici e ci bastava quello .
Ma poi , crescendo , ci siamo accorti che non ci consideravano più come semplici amici . Stava nascendo qualcosa in noi , qualcosa che ci portò ad infrangere le leggi della grande reggia dei re di Asgard : l’amore .
Ogni volta che mi sorridevi arrossivo . E così , dopo un po’ di tempo , mi accorsi che non potevo più vederti come un semplice amico . Quando mi prendevi per mano e correvamo per le lande desolate della nostra terra , io cominciavo a sudare . Tu forse non provavi le mie stesse sensazioni .
E così la mia mente cominciava ad affollarsi di dubbi . E se io non ti piacevo? O se tu non provavi le mie stesse emozioni ? Così mi torturavo , fino a che un giorno non decisi di chiedertelo .
 
<< Artax , ti posso chiedere una cosa? >> ti chiesi . Eravamo sdraiati al sole , sotto una grande quercia .I tuoi occhi azzurri fissavano il cielo .
<< Certo >> rispondesti . Eri sereno, felice .
<< Artax  … è da un po’ di tempo che non faccio altro che pensare a te . Certo , anche prima eri sempre nei miei pensieri ma ora è diverso . Ecco Artax io … ho paura che mi stia innamorando di te! >> .
Ti mettesti seduto e mi guardasti .  Pensavo di averti fatto del male con la mia rivelazione .
<< Flare … anch’io mi sto innamorando di te e  … non posso fare a meno di pensarti ,  di avere il desiderio di baciarti e dirti quanto ti amo >> .
<< Artax … anch’io provo le stesse emozioni ma … ho paura ! >> ti risposi . Ero disperata perché sapevo che se avessi seguito il mio cuore avrei compiuto sacrilegio .
<< Non devi avere paura . Ci sono io >> .
La neve cominciò a scendere . Tu avvicinasti il tuo viso al mio e mi baciasti . L’emozione che provai in quel momento è inspiegabile a parole . La mia paura svanì , completamente . E così mi abbandonai completamente a te . Quando ci staccammo ritornò la mia paura . Quella dannata e centrata paura .
<< Artax … quello che abbiamo fatto è sacrilegio  . Sin dalle prime generazioni della mia famiglia mai ad una principessa è stato concesso di amare un comune cittadino di Asgard >> .
<< Non potrà mai succederti niente , perché io sarò con te e ti proteggerò >> .
 
Dopo , Ilda ti nominò Cavaliere d’Asgard , dopo un lungo periodo trascorso ad allenarti in questa grotta che è stata la tua tomba. Sapevo che Ilda non era in sé e quindi corsi a cercare aiuto .
E Cristal fu il primo che mi venne incontro , ascoltando la mia richiesta d’aiuto . La prima volta che lo guardai negli occhi , scorsi in essi la stessa nobiltà che albergava nei tuoi .
Poi , quando vi trovaste a combattere l’uno contro l’altro  , cominciai a piangere . E quando tu lanciasti il tuo colpo mortale io mi parai davanti a lui per non macchiarti di una colpa imperdonabile , perché Cristal era nel giusto . E quando lui ti uccise io mi piegai sul tuo corpo e acquisii coscienza di ciò che era successo . Tu eri morto . Colui che amavo più di me stessa era morto . Ti presi per mano per accompagnarti nel luogo in cui ormai dovevi andare : il Valhalla , il paradiso dei valorosi!
Mi manchi Artax! Ogni volta che passo accanto a quella quercia non posso frenare il mio pianto . Impetuosa, la voglia di piangere mi travolge ed io non posso fare niente se non assecondarla . Anche quella quercia sembra piangere , spettatrice di un amore nato e finito prematuramente .
L’inverno che mi circonda è riuscito a penetrarmi nel cuore ed ora , sola , senza la tua guida , io mi sento perduta . Il mio cuore è ricoperto dal gelo . Un gelo che non si scioglie .
Oh , Artax ! Maledico il giorno in cui sei diventato Cavaliere ed anche il giorno in cui ti ho lasciato andare via da me , senza trovare la forza per trattenerti .
Se solo potessi ritornare indietro avrei preferito che fosse stato il mio sangue ad essere versato , avrei preferito che Odino prendesse la mia vita pur di farti continuare a vivere .
Ma non posso tornare indietro e , quindi , non mi rimane altro che ricordare . Ricordare tutti quei bei momenti che abbiamo passato insieme , mano nella mano a rincorrerci per le bianche dune di questa terra.
Tu continui a vivere nei miei pensieri  .
E nei miei pensieri tu rimani sempre il mio migliore amico e colui che amo . Quel ragazzo dolce e nobile che mi ha fatto innamorare . E ti rivedo felice , sotto la grande quercia , a sorridere delle poche gioie che la vita ti ha potuto dare .
 
  
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