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Autore: SmileyFlames    19/09/2012    2 recensioni
"L’anno scolastico è composto da otto mesi e in ciascuno di essi ci sarà una missione da svolgere, inoltre l’ultimo giorno di tutti i mesi, qualunque esso sia, sarà concesso per portare a termine la missione, niente lezioni. Gli studenti saranno divisi in gruppi da dodici componenti eterogenei, indistintamente da sesso, età e Casa di appartenenza. Il gruppo che non porterà a termine il proprio compito sarà eliminato e non potrà continuare i giochi.” la preside aspettò un istante per lasciar assorbire ai ragazzi tutte le informazioni. "Bene! Prima missione: tutti gli studenti saranno forniti di un oggetto, uguale per tutti i dodici membri. Starà a loro trovare e ricomporre il gruppo, celando però il loro oggetto agli altri. Tutto ciò entro le sei del trenta settembre. Chi non avrà superato tale sfida non potrà passare alla fase successiva. Infine durante la cena di tale giorno, ogni gruppo dovrà scegliere un portavoce che parlerà in nome del gruppo e il nome del gruppo stesso. Buona fortuna. Buonanotte e che gli Hidden Games abbiano inizio."
Genere: Fantasy, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
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hidden games
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Faye gettò un’ultima occhiata ai Testral che trascinavano via le carrozze vuote.
Sospirò, poi seguì la massa verso la Sala Grande. Arrivata davanti all’ingresso, si fece superare da quasi tutti gli altri studenti, infine entrò a passo lento.
Suo fratello le sorrise mostrandole i suoi 1785 denti dal tavolo di Corvonero, lo riconosceva facilmente con i suoi capelli castani scompigliati e i suoi occhi terribilmente celesti. Avevano poco in comune a parte forse solo l’impossibilità di tenere pettinati i capelli.
Faye si spostò una ciocca bionda e abbozzò un saluto, infine andò a sedersi al tavolo sul’estrema sinistra: Serpeverde.
“Faye?”
Si voltò verso la ragazza che l’aveva chiamata.
“Potresti andarti a sedere in fondo al tavolo? Noi siamo in tre e qui ci sono due posti, ma se tu te ne vai …”
La ragazza finse di pensarci due secondi. “No.” rispose.
Le tre arricciarono il naso e se ne andarono inveendo.
Faye si concentrò sui professori non avendo niente di meglio da fare. Aveva i capelli mossi e irrimediabilmente ribelli, la sua pelle era pallida e lo sguardo castano. Non le interessava quello che dicevano gli altri, aveva imparato da piccola e aveva perfezionato la tecnica arrivata ad Hogwarts, quando gli sguardi di tutti si erano posti sulla sorellina introversa del simpatico Louis Tomlinson. Non sapeva neanche perché era finita in quella casa, odiava i ragazzini con la puzza sotto il naso e una mano sempre sul portafogli. Ma forse era per quello che era finita lì …
“Hey, Faye!” la chiamò una voce profonda e familiare, distraendola dai suoi pensieri.
Si voltò ancora.
Nate era accanto a lei e si stava sedendo in uno dei due posti lasciati liberi accanto a lei.
“Ciao!” sorrise piano in saluto.
“Posso vero?” chiese il ragazzo.
“Certo, sei l’unico che lo fa.”
“Ah ah! Sono l’unico a cui lo lasci fare!”
“Poco male …” rispose Faye sospirando.
Nate si sistemò alla sua destra: biondo con gli occhi celesti e i lineamenti sottili ma marcati, sembrava uscito da una rivista cinematografica: bello, classico aspetto Serpeverde, ovviamente.
Si voltò e ricambiò lo sguardo scrutatore della ragazza. “Ho per caso qualcosa in faccia?”
“N-no!” arrossì la ragazza concentrandosi sul piatto ancora vuoto davanti a lei. “C-così sei arrivato all’ultimo anno, he?”
“Sì, dall’anno prossimo dovrai trovare qualcun altro da tormentare.”
“Non scherzare tu boccerai per me.”
“Eccome, sono molto tentato …”
“Bene ragazzi!” prese parola la preside McGranitt. “Benvenuti ad un nuovo anno ad Hogwarts. Inviterei gli alunni a fare silenzio!”
La frecciatina colpi precisa il tavolo di Grifondoro dove due ragazzi stavano gridando a crepapelle.
Nate sbuffò sonoramente. “Niall …”
“Con Harry.” Concordò Faye. “Ma tuo fratello a che anno è?
“Al sesto.”
“Devo fare molti annunci questa sera, in più ho fame e non vedo l’ora di gustare le prelibatezze che ci hanno preparato. Perciò veniamo al dunque!” fece un gesto con la mano e, il custode, il Signor Gazza entrò zoppicando nella Sala portando il Cappello Parlante per i nuovi alunni.
Lo smistamento fu veloce, nessuno dei ragazzi parlò con il Cappello, il che era strano visto che c’era sempre qualche ragazzino spavaldo o semplicemente sciocco che aveva qualche suggerimento per il poveretto sulla sua testa.
“Quest’anno è stata trasferita una ragazza qui ad Hogwarts. Seguirà i corsi del settimo anno; viene dalla scuola di Beauxbatons e  …”
La sala proruppe in fischi e applausi, soprattutto da parte dei maschi.
“ … e SPERO che ognuno di voi l’accolga come si deve. Anny Soleil entra pure!”
Tutte le teste si voltarono verso la ragazza che stava varcando la soglia della Sala Grande proprio in quel momento.
Anny si guardava intorno con i suoi occhi verdi affascinata da tutto in particolare dal cielo stellato, aspetto che aveva assunto il soffitto della Sala, sopra la sua testa, quando notò che tutti la guardavano si sciolse in un timido sorriso, facendo perdere la testa ad alcuni ragazzi lì vicino.
“Benvenuta cara.” la salutò la preside dopo che attraversato la sala.
“Sono molto felice di essere qua.” sorrise.
“Oh, bene bene! Vieni qua, ti metteremo il Cappello Parlante che ti dirà la tua nuova Casa per tutto l’anno scolastico.” le spiegò la McGranitt.
Qualcuno dal tavolo di Serpeverde sbuffò sonoramente.
Anny si sedette sullo sgabello e il Cappello fu calato sui suoi capelli biondo chiaro.
“Accipicchia!” sbottò subito il Cappello.
“Cosa?” chiese la ragazza.
“Sai fare molte cose … e molte altre ne … conosci …”
“Non ne so poi così tante.”
“Le tue capacità sono tutte qui dentro sai.”
“Sì, ma non conosco tutto …”
Anny strinse i denti e si irrigidì un po’.
“Bene, allora so perfettamente dove metterti … Corvonero!”
Un boato si sollevò dal tavolo tumultuoso e riempì in breve la Sala.
La bionda di Beauxbatons scese i gradini e prese posto accanto ad una ragazza dai capelli mori lisci che le aveva fatto segno di andare da lei.
“E adesso …” riprese parola la preside. “Buon appetito a tutti!!”
I tavoli si riempirono di ogni genere di leccornie.
Nate si avventò subito su una bistecca mentre Faye prendeva con cautela alcune bruschette al pomodoro avendo paura di finire mangiata dal ragazzo, che dopo qualche minuto aveva spazzolato quasi del tutto i vassoi davanti a loro.
“Sei stato morso da un licantropo forse?” gli chiese lei.
“He?” rispose a bocca piena.
“Niente, lascia stare. La cena è appena iniziata …” cercò allora di rimproverarlo.
“Non ci posso fare niente.” rispose addentando un’altra fetta di pane ricoperta da una sospetta salsa alle verdure. “È fuffo cofì fuono!!”
“Sì, ok. Ma non parlare con la bocca piena.”
C’era molta confusione durante la cena, come sempre, ma quella era la cena di inizio anno il che comportava un raddoppiamento del rumore.
Il tavolo di Grifondoro si lanciò in un canto da finti ubriachi, anche perché non c’erano alcolici nella scuola,  e, capitanati come al solito da Harry e Niall, enumeravano i modi con cui avrebbero sconfitto le altre Case durante il torneo di Quidditch. Accanto Niall c’era una ragazza che tra una risata e l’altra cantava con loro. Faye la riconobbe: era Shailene, la Cercatrice di Grifondoro, l’anno prima avevano vinto perché lei riusciva a prendere il boccino quasi subito dopo l’inizio della partita.
“Quest’anno dobbiamo batterli.” disse Nate mentre fissava la stessa scena che vedeva lei.
“Assolutamente.”
Nate era il portiere della squadra ed’era uno dei migliori in tutta la scuola, assieme al Tassorosso: Liam Payne. Sempre l’anno prima, Faye aveva sudato sette mantelli prima di riuscire a far entrare la Pluffa in uno dei cerchi.
“Bene, allora la nostra migliore cacciatrice dovrà allenarsi tanto, non è così?” la punzecchiò il ragazzo.
“È così.” rispose subito senza staccare gli occhi dal tavolo di Grifondoro.
Il tavolo Corvonero si alzò cantando in risposta: Louis era la voce portante assieme a Zayn, erano entrambi cacciatori. Quando erano in campo sembravano una cosa sola, era praticamente impossibile sottrargli la Pluffa.
Si prospettava una buona annata per il Quidditch.
I professori ridevano e chiacchieravano tranquilli, probabilmente facevano anche loro scommesse sportive.
La cena proseguì per altre due ore durante le quali Nate non smise un attimo di mangiare; ma quando tutti furono sazi, le vettovaglie sui tavoli scomparirono lasciandoli pulitissimi.
La preside McGranitt si alzò in piedi con modi felini facendo ondeggiare il suo mantello nero. “Dopo una tale mangiata credo che tutti voi vogliate andare a letto, così sarò breve.” si schiarì la voce. “Ci sono due ultime comunicazioni che vorrei fare. Dunque: la prima è che le lezioni inizieranno tra due giorni, poiché il nuovo professore di Magia Contro le Arti Oscure è stato trattenuto da un imprevisto …”
Degli insistenti mormorii serpeggiarono attraverso la sala. Hogwarts era famosa per la sua lunga lista di professori che insegnavano quella materia che, per un motivo o per un altro, non duravano più di un anno.
Nate si irrigidì un attimo accanto a Faye.
“Ed ora un annuncio che credo piacerà alla maggior parte di voi.” la preside sorrise furba. “Quest’anno ad Hogwarts si svolgeranno gli Hidden Games.”
Adesso nella sala non c’erano più i mormorii di prima: era sceso il gelo tra tutti i ragazzi, che adesso guardavano la McGranitt attenti come non mai lo erano stati in vita loro.
“L’anno scolastico è composto da otto mesi e in ciascuno di essi ci sarà una missione da svolgere, inoltre l’ultimo giorno di tutti i mesi, qualunque esso sia, sarà concesso per portare a termine la missione, niente lezioni. Gli studenti saranno divisi in gruppi da dodici componenti eterogenei, indistintamente da sesso, età e Casa di appartenenza. Il gruppo che non porterà a termine il proprio compito sarà eliminato e non potrà continuare i giochi.” la preside aspettò un istante per lasciar assorbire hai ragazzi tutte le informazioni. “Bene! Prima missione: tutti gli studenti saranno forniti di un oggetto, uguale per tutti i dodici membri. Starà a loro trovare e ricomporre il gruppo, celando però il loro oggetto agli altri. Tutto ciò entro le sei del trenta settembre. Chi non avrà superato tale sfida non potrà passare alla fase successiva. Infine durante la cena di tale giorno, ogni gruppo dovrà scegliere un portavoce che parlerà in nome del gruppo e il nome del gruppo stesso. Buona fortuna. Buonanotte e che gli Hidden Games abbiano inizio.”
I ragazzi ci misero un po’ prima di uscire dalla Sala Grande, erano tutti concentrati e sconcertati dalla trovata dei professori. Non c’era anima viva che ne parlasse a parte forse Faye e Nate.
“Finirai anche quest’anno nell’ultima stanza?”
La ragazza lo guardò storto.
“Sì, dai la stanza più bassa di tutto il seminterrato del castello!”
“Certamente, le mie valige sono già lì. E comunque quelle sono le mie segrete!” rise.
“Sei inquietante.”
“Ho imparato dal migliore.”
“Cos’era una frecciatina?”
“Ancora non ne abbiamo parlato …”
“Diretta.”
Faye lo guardò male mentre ancora camminavano dietro agli altri Serpeverde.
“Sei stato sospeso, non credo che sia una cosa da prendere sotto gamba.”
“Solo per l’ultimo trimestre … e comunque sono affari miei.”
“Non lo metto in dubbio.”
“Altra frecciatina.”
La ragazza sollevò gli occhi al soffitto di pietra.
“SMERALDO!” disse il prefetto davanti all’entrata della Casa.
I ragazzi entrarono tutti velocemente.
Nate prese per mano Faye per evitare che scappasse, rintanandosi in camera sua.
“Aspetta, scusa ma … non ho proprio voglia di parlarne.”
“Sì, sì. Lo capisco.” annuì lei.
Lui le lasciò la mano.
“Buonanotte Nate.”
“Buonanotte Faye.”
Poi si divisero.
Faye prese le scale che andavano in basso e proseguì fino alla fine, arrivando davanti ad una porta di mogano scuro. L’aprì tranquilla e sicura ci si infilò dentro.
La prima cosa che fece fu gettarsi di peso sul letto a baldacchino e rotolarsi tra le coperte. Poi sospirò rialzandosi: prima di andare a letto doveva sistemare le sue cose. Si mosse svelta tra i due letti vuoti che c’erano oltre al suo, quella stanza non veniva usata da anni prima che lei la scoprisse al suo arrivo ad Hogwarts. Così si era beccata una stanza tutta per lei: i Serpeverde facevano tanto gli spacconi ma molti di loro avrebbero preferito avere la sede della proprio Casa un una torre, come Grifondoro e Corvonero, perciò le stanze più basse, nascoste e oscure venivano snobbate, per paure sciocche.
Faye si stiracchiò, con tutto quello spazio libero si sentiva davvero a proprio agio, le mancava solo la rassicurante presenza di suo fratello accanto a lei. A casa dormivano sempre nella stessa stanza, così si era talmente abituata che le sembrava strano non sentire il suo respiro addormentato.
Si gettò di nuovo tra le lenzuola scure, circondata da cuscini, rubati agli altri letti, e spense la bacchetta.
Il buio era totale, Faye fissava il vuoto pensando al suo quarto anno ad Hogwarts, al professore di Magia Contro le Arti Oscure, agli Hidden Games …
Si rigirò nel letto cercando una posizione comoda.
Quando infilò una mano sotto il cuscino, qualcosa di freddo le stuzzicò i polpastrelli. Si mise subito a sedere sul letto nel buio ed estrasse quella cosa fredda.
“Lumus …” sussurrò.
La bacchetta illuminò la stanza.
Faye rimase sorpresa di avere nel palmo della mano una piccola chiave argentea.


La canzone di Faye: http://www.youtube.com/watch?v=ZSSIeqJHP2w&feature=bf_prev&list=PLE3E5CQky9gBFRhoMehIyy-ZdgMH04OKl
Se volete vedere anche i personaggi della nostra storia, o meglio chi secondo noi rispecchia perfettamente i nostri personaggi, venite qui: http://www.facebook.com/SmileyFlames?ref=ts
E grazie per aver letto il primo capitolo!! Smiley & Flame.
  
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