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Autore: Youkeepmealive    19/09/2012    0 recensioni
Dal primo capitolo.
"Hope era diventata come la sua eroina delle favole: La sirenetta.
Un pesciolino fuor d’acqua che deve ancora trovare qualcuno per cui imparare a parlare."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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I found my new me in you.

1.Sorrisi.

Sorrideva.
Non sapeva far altro,continuava a guardarsi intorno con quel sorriso tenero sulle labbra rosee ma gli occhi non davano giustizia a quel sorriso dolce.
Erano spenti e opachi.
Non si ricordava nemmeno quand’era stata l’ultima volta in cui li aveva visti risplendere,anzi lo sapeva,ricordava perfettamente l’ultima volta in cui li aveva visti di quel blu chiaro ma preferiva far finta di non saperlo.
Era più facile mentire anche a se stessa oltre che al mondo intero.
Ma aveva una giustificazione più che plausibile.
Quando ricordava il cuore le faceva male,le sembrava di sentirlo smembrarsi ma nessun dottore poteva farci nulla,nessuno poteva farci niente.
Nemmeno lei,far finta di niente aiutava quindi tanto valeva dire qualche bugia che sentire tutto quel dolore.
No?

-Hope va tutto bene?- Le chiese la donna dai capelli di cenere e lo stesso sorriso spento della figlia. La piccola bambina con le trecce d’ebano sorrise alla madre e annuì con veemenza. – Hai paura?- continuò la madre fissando gli occhi chiari della sua bambina. La piccola scosse la testa in segno di dissenso e afferrò la mano sottile della madre per darle conforto,era la terza visita all’ospedale  per la piccola ma chi ci stava peggio era sua madre. Non poteva sopportare l’idea che la sua bambina stesse male,era qualcosa che non concepiva e tutte le notti piangeva perché aveva perso la sua piccola Hope di nove anni che giocava con le bambole,l’aveva persa per sempre quella sera di Gennaio in cui suo marito era morto. Ora Hope aveva nove anni e tanta paura del mondo,non giocava più con le bambole ma prendeva il suo fidato orsetto e lo stringeva a più non posso finché non si addormentava con tante parole per il papà che non c’era più,a volte piangeva la notte e allora la mamma correva nella sua cameretta e la trovava con Louis,il suo orsetto,fra le braccia e gli occhietti gonfi. La prendeva in braccio e la portava a dormire con lei,abbracciava sia la sua piccola che Louis e li stringeva forte.
-Oh,piccola lo so andrà tutto bene.- Disse Jane quando Hope le strinse la mano,la madre la prese in braccio continuando a camminare per il lungo corridoio dell’ospedale illuminato solo dalle luce bianche e asettiche dei neon.
-Ciao stellina,come stiamo oggi?- Chiese Hanne,la dottoressa Hanne Wagner ,rivolta a Hope che stava seduta sulle gambe della mamma con il suo sorriso dolce sulle labbra. Hope alzò il pollice per far segno che stava bene ma chi poteva sapere se mentiva o diceva la verità? Gli occhietti ancora un po’ arrossati facevano a pugni con quel pollice alzato. Hope non stava bene,le mancava il suo papà. Hope non stava bene,faceva tanti incubi la notte. Hope non stava bene,aveva visto il suo papà spegnersi. Hope non stava bene e basta.  Hanne si avvicinò al visetto di Hope e le fece una carezza,il sorriso bianco della dottoressa piaceva a Hope,le piacevano anche i suoi capelli biondi e i suoi occhi azzurri. Aveva un’aria rassicurante ma anche un po’ bambina e un rifornimento di caramelle gommose sulla scrivania colorata. – Nemmeno oggi ti va di parlare,eh?- Chiese la dottoressa prendendo una cartella dove iniziò a scrivere una serie di parole con velocità supersonica e una grafia illeggibile per la piccola Hope. Jane si allungò verso la cartellina nella speranza di riuscire a leggere qualcosa ma fallì palesemente.
Hope alla domanda di Hanne fece un sorriso.
Tutte e tre erano a conoscenza del significato di quel sorriso.
“La prossima volta.”
Ma erano passati otto anni e Hope non aveva ancora parlato e di prossime volte ne erano passate tante,ora non andava più dalla dottoressa Hanne ma si era abituata a farsi capire a sorrisi o con le mani.
Hope era diventata come la sua eroina delle favole: La sirenetta.
Un pesciolino fuor d’acqua che deve ancora trovare qualcuno per cui imparare a parlare.


A-a-angolo Autrice.
Salve!
Allora questa storia mi è venuta ieri sera alle 11 e qualcosa e allora ho subito buttato giù qualcosa.
M'ispira,non so perchè. :')
Spero piaccia anche a voi,recensite perchè così saprò se avrò scritto delle cazzate,se vi piace,se non vi piace e perchè.
Insomma date il meglio di voi nelle recensioni e.e
Ora vado,ciao meraviglie.

#Lety.
  
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