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Autore: Mad Hatter_    19/09/2012    13 recensioni
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[Momo alla conquista del tempo]
'' E' cresciuta Momo, come tutti gli esseri umani, ma ha conservato gelosamente dentro di sé un tocco di bambina.
Si passa una mano tra i capelli neri, ancora spettinati, e sposta un ciuffo ribelle dietro l'orecchio. Decisamente il pettine non lo sopporta ancora.
Sono cambiate parecchie cose negli ultimi anni. ''
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Momo sfiora l'ultima bolla di sapone che scoppia in silenzio, mentre alcune gocce cadono sulla mano della giovane donna.

E' cresciuta Momo, come tutti gli esseri umani, ma ha conservato gelosamente dentro di sé un tocco di bambina.

Si passa una mano tra i capelli neri, ancora spettinati, e sposta un ciuffo ribelle dietro l'orecchio. Decisamente il pettine non lo sopporta ancora.

Sono cambiate parecchie cose negli ultimi anni.

E' sposata con Gigi e ha una bambina di appena tre anni.

Momo sorride, ripensando a sua figlia. Ha l'aspetto della madre e la fantasia del padre.

Ama vedere il marito sedersi sul divano del salotto, accanto al caminetto, con in mano uno dei suoi vecchi libroni dalle copertine stinte e le pagine ingiallite dal tempo e con la piccola Luce seduta sulla sua poltroncina di stoffa, intenta ad ascoltare.

L'hanno chiamata così, Luce. Perché potesse illuminare il mondo e tenere lontano il grigio.

Erano state queste le sue parole quando aveva informato Gigi della sua gravidanza.

Inutile descrivere le risate che si fece quest'ultimo sentendo il nome della sua futura figlia ed è facile immaginare lo stupore dipinto sul suo viso quando comprese che la sua adorata mogliettina non stava affatto scherzando.

Epico fu anche il pallore che si tinse sulle sue gote quando Momo gli disse che se Luce non gli piaceva potevano chiamare la loro bambina Colore.

La donna ridacchia e prende tra le mani la boccetta dell'acqua e sapone e s'incammina in cerca di un bidone dell'immondizia.

Beppo li ha lasciati l'hanno scorso. Se ne è andato come un soffio di vento, con il suo passo felpato.

Silenzioso, senza farsi notare, come era solito trascorrere la vita.

Fu un duro colpo per Momo. Beppe era come un nonno per lei e la terribile sensazione di vuoto che l'aveva attanagliata per giorni l'aveva completamente distrutta.

Momo sorrideva sempre, anche nelle difficoltà.

Ma quando gettò quella rosa rossa nella buca scavata nel terreno dove giaceva una cassa di legno lucido non poté trattenere un pianto disperato, aggrappandosi con tutta la forza che aveva alla giacca di Gigi.

Pioveva, quel giorno.

Momo getta via il barattolino vuoto e sorride malinconicamente, riprendendo il cammino verso casa.

Gli uomini grigi sono tornati. Comparvero davanti alla porta di casa di Momo e Gigi così, all'improvviso, sorridenti e con in mano un mazzo di fiori.

Colorati. Gli uomini grigi ora avevano un colore.

Erano diventati esseri umani e avevano cominciato a lavorare in città, trasformati completamente nel carattere.

In quello stesso giorno Cassiopea era scomparsa nel nulla, non lasciando tracce del suo cammino o della sua esistenza.

Ogni comunicazione con Mastro Hora era stata annullata e presto tutti i bambini, ormai cresciuti, si erano dimenticati dell'avventura che avevano vissuto.

Solo Momo ricordava ancora gli avvenimenti che cambiarono la vita della città.

Agita la mano, salutando il barbiere che sta chiudendo il suo negozio, impaziente di tornare a casa dalla sua amata Daria.

Casa.

Momo guarda l'orologio. E' decisamente tardi, Gigi e Luce si staranno preoccupando.

Tuttavia non affretta il passo, continua con la sua solita andatura tranquilla.

Perché mettere fretta al tempo, quando quest'ultimo va già velocemente di suo?

E' pomeriggio inoltrato quando la donna arriva davanti alla porta della sua casa.

Bussa, sistemandosi i capelli, e ride nel sentire la figlia alzarsi velocemente, rovesciare una pila di libri e aprire.

'' Mamma! Hai fatto tardi! Questo non si fa ecco! '' la rimprovera scherzosamente, facendole una linguaccia e Momo non può far altro che ridere, accarezzandole affettuosamente la frangetta castana.

'' No, la prego regina Luce, non mi punisca per il mio ritardo '' piagnucola, dando corda alla figlia ed entrando.

'' La regina Luce '' esclama la figlia, saltellando e raggiungendo la donna in cucina '' per questa volta è buona e perdona! ''.

'' Lei è molto gentile, regina Luce! '' Momo sorride, iniziando a preparare la cena.

'' Su tesoro, ora vai a lavarti le mani che tra poco è pronta la cena '' Gigi compare sulla soglia e la figlia annuisce, ubbidendo.

L'uomo raggiunge la moglie e l'abbraccia, appoggiando il mento sulla sua spalla.

'' Allora, abbiamo fatto la solita scappatella mensile? ''

'' Eh già ''.

Le bacia dolcemente il collo.

'' Gigi... ''.

L'uomo capisce al volo e si stacca.

'' E che hai fatto, sentiamo? ''

'' Pensato ''

'' Tu pensi troppo Momo ''

'' E tu non sei da meno''.

Ridono come adolescenti e si avvicinano, cercando un contatto.

La porta della cucina si spalanca e Luce compare con un sorriso stampato in faccia.

I due si fermano, rossi in volto, e la bimba li squadra per benino.

'' Ho capito. Vado a giocare '' ridacchia divertita e scompare.

'' … Ha solo tre anni vero? '' domanda Momo, stupita.

Gigi le bacia la fronte e ride.

 

Il sole sorge di nuovo, è iniziato un nuovo giorno.

Sono passate altre ventiquattro ore.

Mastro Hora sorride, continuando a guardare i due amanti scambiarsi un bacio.

In questo momento vorrebbe decisamente fermare il tempo.

 

.. Okay, non so perché ho pubblicato questa cosa.
Sentivo i bisogno di scrivere qualcosa su Momo, amo questo libro.
Dedicata a:
Angelica♥
Camilla♥
Valentina♥
Rebecca♥
Grazie ragazze~
E boh. Se volete lasciare una vostra opinione mi farebbe piacere, altrimenti grazie per aver letto.

 

  
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