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Autore: Tynuccia    20/09/2012    2 recensioni
[Gundam SEED Destiny] “Tieniti pure la tua donna, che io mi tengo la mia,” suggerì, prima di piegarsi su di lei con un ghigno perfido.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ghiaccio
 
*
 
 “Nevica,” fu il disinteressato commento di Miriallia, entrambe le mani poggiate sotto al mento in attesa che il suo tè si raffreddasse. “Almeno sarà meno freddo di ieri.”
 “Non che ora faccia caldo,” notò Cagalli, molto più entusiasta della novità. Aprì la sua agenda e lasciò scorrere gli occhi sugli incontri diplomatici che l’avrebbero tenuta impegnata nei giorni a seguire. Un sorriso le increspò le labbra e si lisciò i pantaloni chiari con calma teatrale. “Tanto meglio, comunque. Almeno oggi posso godermi Orb imbiancata completamente.”
 “N-neve,” balbettò invece Shiho, alzandosi in piedi ed intrecciando le dita davanti al seno in una posa che ricordò alle due quella tipica di Lacus quando cantava. Si portò davanti alla vetrata ed i suoi occhi brillarono quando si spostarono su Yzak, impegnato a ingozzarsi di biscotti, nell’ennesima gara che avrebbe dovuto decretarlo vincitore contro Athrun. In teoria, perché il pacato Ammiraglio stava finemente azzerando le scorte, senza neppure dover sembrare un maiale della peggiore categoria, a differenza del pallido Comandante. “Hai visto, amore?”
 Yzak sobbalzò, rosso come un pomodoro e, dopo aver deglutito a fatica tutto il dolciume che gli riempiva le guance, facendolo assomigliare ora ad un criceto, sbattè il pugno sulla tovaglia di lino, in preda all’imbarazzo più totale. “Modera i termini donna!” abbaiò, agguantando la tazza per non strozzarsi. Finì il tè in un paio di secondi e appoggiò pesantemente il gomito sul tavolo. “Certo che ho visto, mi hai preso per un cretino?”
 “Ma intendo…” cominciò lei, troppo entusiasta per rispondergli a tono come era solita fare. “Questa neve è vera!” continuò, con il sorriso di una bambinetta di fronte ad un albero di Natale illuminato di rosa. Si voltò verso le sue due amiche ed esalò un sospiro. “Su PLANT la neve è finta, non so con che macchinario la fanno, ma comunque è molto realistica; solo che non mi è mai capitato di vedere quella della Terra. Sembra così soffice…”
 “Lo è.” Cagalli annuì, ghignando. Si alzò a sua volta e la raggiunse, poggiandole una mano sulla spalla. “Non so come sia la neve Coordinator, ma quella Natural è fresca e fa un male cane quando ti colpisce in faccia.”
 “Anche la nostra,” intervenne Dearka, ghignando. Incrociò le braccia sul petto e, socchiusi gli occhi, si perse nel vortice dei ricordi. “Quando eravamo piccoli, una volta ha nevicato davvero tanto e i nostri genitori ci hanno trascinati nello chalet della mia famiglia, su Februarius,” cominciò a raccontare con voce persuadente. “Avremo avuto circa nove anni, Athrun e Shiho otto, visto che sono più giovani, e abbiamo deciso di fare una battaglia a palle di neve mentre i vecchi si divertivano ad improvvisare riunioni del Consiglio anche in montagna.”
 “Dearka,” disse Miriallia, lanciandogli un’occhiata torva. “Al punto, per favore.”
 “Oh sì, perdonatemi,” si scusò lui, grattandosi una guancia con fare imbarazzato. “Comunque, stavo dicendo… Eravamo io e Yzak contro Athrun e Shiho, ovviamente. Se non fosse stato per la nostraFräulein preferita avremmo vinto. E sarebbe stata la prima volta per Joule, no?”
 “Non ricordarglielo, ti prego,” sospirò la diretta interessata, appoggiandosi al vetro e ridendo. Guardò poi Cagalli, totalmente presa dal racconto. “Potrebbe lasciarmi in qualsiasi momento visto che gli ho affondato l’orgoglio e le speranze di poter finalmente rifarsi sul tuo uomo.”
 “Perché, cos’è successo?” domandò lei, curiosamente.
 “Dimmi che gli hai fatto male!” esclamò Miriallia, improvvisamente entusiasta. “E anche al cretino che era in squadra con lui, sicuramente se lo sarebbero meritato.”
 Dearka avrebbe sgridato volentieri la sua fidanzata se non fosse stato per l’epiteto poco gentile che sfuggì dalle labbra sottili del suo migliore amico, mentre gli altri tre se la ridevano. “Ebbene sì,” disse poi, annuendo. “Era una piccoletta, ma sapeva il fatto suo. Lei e Athrun stavano perdendo alla grande, da buoni pivellini, quando Shiho si è piegata e ha preparato una palla sovrappensiero: sono certo che, se avesse prestato più attenzione, a quest’ora il nostro Comandante non avrebbe una bella cicatrice appena sotto l’attaccatura della frangia.”
 “Vedere!” Miriallia si sporse, allungando le dita per spostare la candida chioma del suo rivale fasullo. Nonostante lui fece la stessa cosa, ma per fermarla, lei riuscì comunque ad alzare i capelli e a tutti poterono vedere il segno abbastanza visibile che deturpava la pelle bianca del Coordinator, imbarazzatissimo, che se ne uscì solo con una nuova imprecazione ed allontanò la testa di scatto.
 “Insieme alla neve c’era del ghiaccio appuntito, mi pare,” spiegò Shiho, notando lo sguardo interrogativo di Cagalli. “Mischiato alla velocità, comunque moderata, con cui ho lanciato la palla, è stata una catastrofe. Aveva tutta la parte sinistra della faccia ricoperta di sangue ed è successo un finimondo. Ezalia per poco si mise a piangere, mia madre era mortificata a dire niente, così come mio padre. Se non fosse stato per Henry Joule che ha consolato la moglie, a quest’ora lei si sarebbe consumata le mani a furia di mangiarsi le unghie per la disperazione.”
 “Proprio una bella cicatrice, non c’è che dire,” commentò la bionda, soddisfatta. “Ma piuttosto… Per quanto tempo Yzak ha cercato di ucciderti? Visto il risentimento che ha provato nei confronti di Kira dopo che l’ha sfregiato con lo Strike, la domanda è senza dubbio lecita.”
 “Se l’è tenuta perché è un segno d’amore,” cinguettò Dearka, prima ancora che la tedesca potesse aprir bocca. Athrun sorrise divertito, mentre il suo ex-compagno di squadra si apprestava a dare la stoccata finale al suo racconto. “Io e Zala ci siamo resi conto che questi due sarebbero finiti insieme proprio quello sventurato giorno: dovevate vedere i lacrimoni agli occhi di Shiho quando Yzak ha iniziato a sanguinare. Se l’è coccolato e sbaciucchiato innocentemente per tutta la vacanza, continuava ad accarezzarlo neanche fosse stato un gattino e lui non ha protestato neppure mezza volta. Erano di una tenerezza sconcertante e piuttosto inquietante, ad essere sinceri. La conferma, poi, l’abbiamo avuta quando Joule ha quasi morso la mano del dottore che si è proposto di rimuovergli la cicatrice chirurgicamente. E, sicuramente, non era perché voleva la sua vendetta, credetemi.”
 “Ah, che romantico.” Miriallia sospirò, mentre la sua amica dai capelli castani iniziava ad arrossire furiosamente. “Allora, dopotutto, anche Yzak ha un cuore. Potrei rivalutarlo, assolutamente sì.”
 L’albino, comunque, sembrava non aver ascoltato più mezza parola dopo che la Natural gli aveva alzato la frangia e, trascorso qualche secondo di silenzio, cominciò a ridere come un maniaco. Saltò in piedi e puntò un dito contro Athrun, minacciosamente. “Ti sfido a riprendere quella partita! Sicuramente questa volta ti straccerò, Bastardo!” urlò, in preda all’entusiasmo.
 “Per me è okay,” fece spallucce l’Ammiraglio, infilandosi i guanti. Gli scoccò un sorriso gentile, che lo fece uscire dai gangheri. “Squadre dell’altra volta?”
 “Ah no!” protestò Yzak, afferrando Shiho per un braccio e stringendola a sé possessivamente, non tanto per ostentare amore quanto per non farsela portare via durante quella battaglia. “Tieniti pure la tua donna, che io mi tengo la mia,” suggerì, prima di piegarsi su di lei con un ghigno perfido. “E se ti capita di raccogliere ancora pezzi di ghiaccio non farti remore e colpisci. Giuro che se lo fai inizierò a manifestare segni d’affetto anche in pubblico. Tutto, pur di trionfare su quello stronzetto!”
 Shiho, che in condizioni normali gli avrebbe sferrato un pugno per la cattiveria appena detta, si fece conquistare dalla posta in palio e, pensando a quanto bello sarebbe stato godersi i baci e le carezze del suo Comandante anche davanti agli altri, finì per scoppiare nella medesima risata maniaca, mentre si apprestava a seguire in giardino l’altra coppia.
 Dearka e Miriallia, rimasti da soli nel salone della villa degli Athha, esalarono un sospiro stanco, e Myrna li imitò, incrociando le braccia sul prosperoso petto. “Non c’è che dire: Lord Joule e Lady Hahnenfuss si sono proprio trovati.”



Una cosetta che è un mix tra demenziale e fluff -> un grande ritorno.
Anche questa stava facendo la muffa nel mio pc, e l'ho pubblicata solo perché qualcuno (leggasi Shaina) mi ricatta ♥♥ Godetevela mentre io fuggo via!
  
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