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Autore: sbriashi    21/09/2012    7 recensioni
«Paul, ho solo una domanda: hai detto di vivere con tre ragazzi, dov'è il terzo?»
Come se qualcuno lassù avesse ascoltato la mia domanda, alla mia destra apparve un altro ragazzo. Quando mi resi conto che indossava solo delle mutande sobbalzai ma cercai di nascondere il mio imbarazzo dato che lui sembrava non averne.
«Oh, John! Abbi la decenza di coprirti almeno davanti a mia sorella!»
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ripercorrevo quelle strade come se il tempo non fosse passato mai, come se non me ne fossi mai andata.  Quando mi ritrovai di fronte alla mia vecchia casa mille ricordi invasero di nuovo la mia mente facendomi tornare bambina. Il grande salice in giardino si reggeva ancora in piedi e il pezzo della staccionata che ruppe mio fratello giocando a pallone era rimasto tale. Tutto era proprio come l'avevo lasciato.
Esitai un po' prima di addentrarmi per il vialetto pensando che non ci fosse nessuno in casa ma subito dopo notai una macchina parcheggiata sul retro e mi feci avanti.
Bussai alla porta con un po' di timore scuotendo intanto l'ombrello bagnato e cercando di rendermi presentabile.
Era una tipica mattina piovosa di Settembre a Liverpool, proprio come mi aspettavo. Ormai era da più di un anno che non mettevo piede nella mia città natale, mi trasferii a Londra per cercare un lavoro ma le cose alla fine non andarono come avrei voluto. Ovviamente stavolta non sarei stata sola, c'era mio fratello Paul con me.
Finalmente la porta si aprì ed apparse proprio lui pronto ad accogliermi a braccia aperte. Alla sua vista iniziai a sorridere come un'ebete, mi era mancato tanto ed ora eravamo di nuovo insieme.
Paul era più grande di me solo di un anno, io avevo vent'anni e lui ventuno ma nonostante questo continuava a trattarmi come se fossi ancora una bambina.
«Mary! Sono davvero felice che tu sia qui!» esclamò tenendomi stretta a lui.
«Anche io, Paulie» da quanto tempo era che non lo chiamavo così.

«Com'è andato il viaggio? Ci sono stati problemi?»
Ci staccammo e mi aiutò a portare le valigie dentro la casa.
«No, tutto ok per fortuna»
Non feci in tempo ad aprire di nuovo bocca che mi ritrovai davanti altri due ragazzi. Entrambi avevo lo stesso taglio di capelli di Paul ma in quegli anni andava di moda, come non biasimarli? Erano davvero carini, quello a sinistra però aveva il naso un po' grande.
«Mary, so che non ti ho avvisato prima ma... Io vivo qui con tre miei amici. Non te l'ho detto per paura che poi non volessi più venire, mi dispiace» iniziò ad agitarsi Paul mentre io dovevo ancora rendermi conto della situazione in cui mi trovavo.
«Comunque io sono Ringo, è un piacere conoscerti sorella di Macca»mi scappò una risatina mentre quel Ringo faceva l'inchino fingendo di essere un gentiluomo.
«Io invece sono George, piacere»mi porse la mano e ci scambiammo un saluto, aveva una voce leggermente nasale.
«Allora non sei arrabbiata?»mi domandò Paul dato che non avevo ancora aperto bocca.
«Certo che no! Ho solo una domanda: hai detto di vivere con tre ragazzi, dov'è il terzo?»
Come se qualcuno lassù avesse ascoltato la mia domanda, alla mia destra apparve un altro ragazzo. Quando mi resi conto che indossava solo delle mutande sobbalzai ma cercai di nascondere il mio imbarazzo dato che lui sembrava non averne.
«Oh, John! Abbi la decenza di coprirti almeno davanti a mia sorella!»
Il ragazzo mi scrutò dalla testa ai piedi e si avvicinò per poi spostare lentamente lo sguardo su mio fratello.
«Quindi questa è la tua Mary?»si rivolse a Paul per poi tornare a fissarmi. Lo guardai dritto negli occhi come per fargli capire di abbassare la cresta ma non penso che funzionò.
«Per quale motivo non me l'hai mai presentata?»continuò ghignando e poi gli diede una leggera pacca sulla spalla. Paul lo guardò torvo e si sentì una risatina di Ringo in sottofondo. Dovevo intervenire in qualche modo.
«Scusa, saresti così gentile da dirmi almeno come ti chiami?»
«
Non sono affari tuoi, bambola»
No, fermi tutti... Bambola?!
Mio fratello sgranò gli occhi e prima che potesse dire qualcosa ripresi a parlare io.
«Invece direi che sono affari miei dato che da oggi in poi saremo coinquilini, bambolo»
«Woah, la sorellina di McCartney ha le palle!»
«John, smettila. E' appena arrivata e già le stai facendo saltare i nervi»intervenne George cercando di calmare la acque.
«Oh, quanto mi dispiace!» John alzò le mani facendo il finto pentito e poi se ne tornò da dove era venuto.
Mio fratello mi conosceva bene e sapeva perfettamente che il suo amico non avrebbe fatto vita facile con me in quella casa. Il nostro rapporto non era iniziato nel migliore dei modi ma ero quasi curiosa di sapere di come sarebbe andato a finire.
«Ah, comunque lui è John Lennon»aggiunse Paul.
«Pff, un nome come tanti»
   
 
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