"Se l'amore non c'è.

un cane fa per te''

Un sorriso comparve sul viso di Paul. Quella buffa frase era scritta sulla vetrina di un negozio di animali, e non sapeva per quale motivo aveva attirato la sua attenzione.

Aveva sempre voluto un cane, fin da piccolo. Riuscì a possederne uno quando aveva dieci anni. Era un bellissimo cucciolo di pastore tedesco. Per lui quel cane era tutto, era l'unico essere vivente che potesse capirlo. Però, purtroppo, un giorno venne investito da un auto e morì.

Rimase talemente traumatizzato da quell'accaduto che non prese mai più un cane.

Però spinto da una strana forza, entrò nel negozio.

Intorno a lui c'erano tanti animali di ogni specie come gatti, criceti, iguane e una strana scimmia con gli occhiali...ah no scusate, quello è il proprietario.

< Salve...eh no...cioè sì, vorrei prendere un cane>

Paul si stupì di quello che aveva appena detto, ma seguì comunque quello strano signore, che lo stava accompagnando nel retro.

Entrarono in una grandissima stanza, dove si diffondevano i pagnucolii di tanti piccoli cuccioli sofferenti. Paul li guardava con il cuore in gola, se avesse potuto li avrebbe adottati tutti.

Ad ogni cane si avvicinava per accarezzarlo, non poteva vederli in quello stato.

Il propretario gli mostrò ogni tipo di cane, ma la sua attenzione fu catturata da uno strano cucciolo grigio che stava rinchiuso in sé e tremava, non per il freddo ma per la paura.

Fece per avvicinarsi, ma fu subito fermato dal signore.

< Meglio che non ti avvicini, non ha molta simpatia degli esseri umani>

Paul lo guardò confuso

< In passato è stato maltrattato...povera bestiola>

Paul guardò il cane con molta pena e cercò di riavicinarsi di nuovo. Il signore stavolta non lo fermò, anzi, lo fece fare tranquillamente.

Il cantante allungò il braccio per toccargli il musino. Il cucciolo alzò di scatto la testa, ma non si mosse da lì. L'altro accarezzò, pian piano, la testolina, facendo sì che si fidasse di lui.

Il propretario guardò con occhi stupiti Paul. < Come ci sei riuscito?!>

< Non lo so> disse sottovoce il ragazzo.

< Una volta un signore mi disse che sono i cani a scegliere i propri padroni. E credo che questo sia proprio il caso tuo, ragazzo mio>

Paul sorrise e prese in braccio il cagnolino, che poteva finalmente scondizolare felice.

< Comunque è una bellissima femminuccia> disse sorridente il proprietario.

Gli occhi del ragazzo s'illuminarono , mentre la sua mano continuava ad accarezzare il pelo liscio dell'animale.

< Allora ti chiamerò Martha.....Sì, sarai la mia piccola Martha>