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Autore: Noname97    22/09/2012    1 recensioni
Questa è una raccolta di drabble/flashfic racchiuse in un unico capitolo dedicate al mitico - secondo il mio parere - LOVINO VARGAS! Non so che dirvi se non che trattano della coppia amorosa Antonio/Lovino, sul rapporto fraterno di Romi e Feli e di alcuni pensieri introspettivi incentrati solo su Romi (anche se pochi)!
Beh, non posso anticiparvi nulla per il semplice motivo che non c'è una trama e che, quindi, non saprei cosa dirvi. Sono venti e usato vari prompt scelti a casaccio su internet (ma chi se ne frega, LOL)!
Spero che leggiate e apprezziate!
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sud Italia/Lovino Vargas
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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                                  Lovi, everyone can smile.

                                                                                                                                                                                      

Who?


C'è un motivo se ti chiamo stupido bastardo. Un semplice motivo. Tu sei uno stupido e un bastardo, ecco perché. E non credere che sia un risposta scontata.
Sei un bastardo perché non fai altro che ripetere “Ita-chan” di qua e “Ita-chan” di là, “Quanto sei carino e bravo, Ita-chan”, “Quanto sei educato e obbediente, Ita-chan” e “Quanto vorrei che Romano fosse come Ita-chan”. 
E poi, giusto qualche minuto dopo, ti comporti come uno stupido e fai di tutto per tenermi vicino a te.
Allora, chi? Chi tra me e mio fratello preferisci?

 

 

Calore.

 

Dicono che sia troppo “tradizionalista”, attaccato esclusivamente alla mia cultura, alla mia pasta, la mia pizza e i miei pomodori. Dicono che mi rifiuti di ampliare i miei confini, di capire che al mondo ci sono altro posti meravigliosi con il sole splendente e il mare azzurro. Ma che ci posso fare se trovo che non ci sia niente di più meraviglioso del calore della mia terra?

 

Touch.

 

Odio quando mi sfiori con le tue schifosissime e bollenti mani. Lo odio da morire.
Non solo perché tu, razza di scarto umano, non devi in alcun modo osare mettere le tue luride zampe su di me, ma anche perché il tuo tocco brucia maledettamente.

 

 

Sunset.

 

Quando sei corso in camera mia con gli occhi che brillavano, un sorriso idiota stampato sul viso, traboccante di entusiasmo, e mi hai strappato dal mio sonnellino pomeridiano, pensavo che finalmente mio fratello mi fosse venuto a prendere o che i pomodori fossero finalmente maturati, ma non che mi costringessi guardare quell'inutile e accecante tramonto.

 

 

Opposto.

 

Molto spesso capitava che mi mettessi davanti allo specchio ad osservarmi.
Mi sforzavo di sorridere in quel modo idiota che solo mio fratello sapeva fare, ma non ottenevo altro che una smorfia orribile. Allora provavo a sorridere come Spagna, in modo appena accennato e forse un po' meno idiota di quello di Feli, ma ottenevo lo stesso identico risultato. Nero dalla rabbia, corrucciavo il viso nella mia solita espressione arcigna e mi chiedevo come facessi ad essere il completo opposto delle uniche persone che mi volevano bene.

 

 

Sound.


Ami particolarmente parlare, razza di idiota. Lo so perché non fai altro che riempirmi la testa di parole inutili e fastidiose. 
E mi irriti, così tanto che delle volte vorrei metterti a tacere con un cazzotto sul naso. Ma, anche se mi duole molto ammetterlo, capita che non ti zittisca perché il suono della tua voce è dannatamente melodioso.

 

 

Pioggia.

 

Per quanto possa sembrare strano per me che sono un Meridionale al mille per mille, adoro la pioggia.
È così fredda, cupa, fastidiosa, nera e triste.

Tutti si riparano da essa, cercano in tutti i modi di evitarla, sperano che finisca presto o che non venga proprio.
Ed io adoro osservarla dalla finestra e notare quanto tanto mi assomigli.

 

 

Rosso.

 

Se dovessi attribuire un colore a quel mentecatto di Antonio, sceglierei sicuramente il rosso. E non perché sia il colore della passione o stronzate del genere, ma perché rosso è il sangue che vorrei fargli sputare ogni qual volta mi corre dietro chiamandomi in quel modo indegno. Lovinito no, per favore, no.

 

 

Reggiseno.

 

Quando ti ho visto entrare in camera mia con un reggiseno in testa fingendo di non essendotene accorto solo per farmi ingelosire, allora ho capito che sei un perfetto cretino. Sopratutto perché ora quel reggiseno – di qualche dolce donzella con una quarta piena – è nelle mie mani. Sono pur sempre il classico italiano Latin Lover, io.

 

 

Droga.

 

In questo preciso momento avrei tutte le più floride intenzioni di prendere quel bastardo e scaraventarlo da qualche parte molto lontano con un calcio ben assestato.
Purtroppo per me che sia messo a peso morto sul mio corpo con le labbra appiccicate alle mie, e che, oltre ad essere la cosa estremamente imbarazzante ed umiliante, io non riuscire in alcun modo a spostarlo visto la mia discutibile forza. Decido così di optare per qualcosa di più drastico: un bel pizzicotto sul braccio. Lui sobbalza e si lascia fuggire un gemito strozzato.
«Se non ti togli immediatamente ti giuro che non vedrai mai più la luce del giorno!»
«Ma Romano, che posso farci se sei una droga per me?»

 

 

Grazie.

 

Ti vedo prenderti i peggiori rimproveri per colpa mia, tornare a casa tutto acciaccato per colpa mia, continuare a sorridermi, starmi vicino, farmi sentire importante, unico e speciale anche se è solo tutta colpa mia.
Quindi grazie, stupido bastardo, grazie di cuore.

 

 

Desiderio.

 

Quando ti osservo dalla finestra mentre sei intento a raccogliere i pomodori nel campo, senza maglietta, la pelle baciata da sole e delineata da piccole gocce di sudore, i grandi occhi verdi limpidi e sorridenti, in me nasce l'insano desiderio di possederti. Purtroppo per me che accada sempre e puntualmente il contrario... ma dettagli.

 

 

Empatia.

 

Che mio fratello Feliciano sia un completo idiota è assolutamente risaputo.
Però, e vuoi che sia perché siamo fratelli e nelle nostre vene scorre lo stesso sangue o perché, con la fortuna che si ritrova, si butta a indovinare e ci azzecca sempre, a lui basta uno sguardo per capirmi. Tra noi c'è una grande dose d'empatia, e la cosa non mi dispiace proprio per niente.

 

 

Disordine.

 

«Spain-chan, quale parola credi sia più adatta per descrivere al meglio Lovi?». Disintegro con lo sguardo mio fratello per la domanda inopportuna e stupida quasi quanto lui – “quasi” perché non esiste niente di tanto stupido –, e poi mi metto a fissare il bastardo in attesa di una risposta.
«Disordine.» risponde senza esitazione, «Lui è il disordine fatto persona. Per rendertene conto basta guardare la sua camera, la mia casa, il mio cuore». Arrossisco come uno scemo.

 

 

Rasoio.

 

Con il viso corrucciato in un'espressione oltremodo buffa, osservavo stranito quello strano oggetto tra le mie mani. Non capivo che diavolo fosse, però avevo visto usarlo da Antonio tante di quelle volte che non avevo potuto fare a meno di curiosare.
Intento ad osservare quel coso molto attentamente rigirandolo tra le mani più e più volte, non mi ero accorto che quel bastardo fosse appena rientrato.
«Cosa fai, Lovi?». Sobbalzai impercettibilmente e lo fissai assottigliando gli occhi.
«Che diavolo è 'sto coso?». Antonio fissò prima me poi il coso, poi scoppiò a ridere come l'idiota che era.
«È una rasoio
«U-Un rasoio?» domandai perplesso.
«Sì, solo che tu non lo usi perché non hai nemmeno un pelino piccolino così!».
Mi prendeva in giro o cosa? Stava forse insinuando che non fossi virileLo ammutolii con un calcio negli stinchi.

 

 

Incubo.

 

Cammino per una strada che mi è familiare ma che non riesco a ricordare del tutto, quando vedo una scena che raccapricciante è a dir poco.
Mio fratello, l'ingenuità fatta persona, la purezza in carne ed ossa, è lì a quattro zampe, un'espressione di pura lussuria dipinta sul volto, con dietro nientepopodimeno che quello schifosissimo e odiosissimo crucco mangia-patate di Ludwig.
Sbianco come un cencio, dei conati di vomito mi costringono a mantenermi la pancia, mentre tutto quello che ora vorrei fare è andare da quel lurido porco e ordinagli di togliere le sue manacce dal mio fratellino.
Corro verso di loro, ma...
«AH!». Mi sveglio di soprassalto, gli occhi sgranati in maniera disumana e in un bagno di sudore.
«Era solo un sogno...». Dannati incubi inquietanti, disgustosi e orridamente surreali! Perché era solo un incubo, vero? VERO?

 

 

Fulmine.

 

Antonio mi fissa serio, con quell'espressione che è solito sfoggiare ogni qual volta – e, ahimè, non sporadicamente – è in procinto di una di quelle sue melense e disgustose dichiarazioni/confessioni d'amore.
«Anche se all'inizio ti ho dato l'impressione di preferire tuo fratello a te, sappi che quando ti ho visto è stato un colpo di fulmine
«TI HO RIEMPITO DI COSÌ TANTI EPITETI CHE CREDO CHE UN FULMINE DI SICURTO TI COLPIRÀ!»

 

 

Orgoglio.

 

Ogni qual volta osi prendere in possesso il mio meraviglioso e indubbiamente appetibile corpo, sento il mio orgoglio ululare come una bestia agonizzante dal profondo della mia anima. E no, non sono esageratamente drammatico.

 

 

Pigrizia.

 

Quel cretino di mio fratello sarebbe potuto essere più bravo di me in disegno, quel bastardo di una spagnolo a coltivare pomodori, quel crucco mangia-patate a combattere, fare guerre, nella politica e roba varia – no, non me ne intendo di tutte quelle stronzate, quindi fottetevi –, quell'altro tizio strano di Cina a creare oggetti vari ed eventuali taroccati, quella sottospecie di essere dal sesso non definito di Giappone a fare origami – non mi veniva un altro esempio... e fottetevi di nuovo! –, ma in quanto a pigrizia, ne sono certo, nessuno può superarmi!

 

 

Errore.

 

Ricordo con particolare sofferenza quel periodo durante il quale non facevo altro che specchiarmi in qualunque cosa riflettesse la mia immagine e mettermi a confronto con te, Feli. Provavo un'immensa indivia nei tuoi confronti, e non potevo fare a meno di chiedermi perché due fratelli tanto simili nell'aspetto fossero a col tempo tanto diversi nell'anima. La tua bontà, la tua allegria, i tuoi sorrisoni enormi, il tuo essere amichevole con qualunque essere vivente e non, la tua gentilezza... il fatto che tutti inevitabilmente finissero per volerti un bene dell'anima.
Io ti odiavo, Feli, o almeno cercavo di farlo. Ti odiavo perché non ero come te e nessuno voleva avermi vicino.

Poi con il tempo mi sono reso che se c'è una persona che davvero mi ama, a prescindere dal mio brutto caratteraccio, quello sei tu. E ti giuro sulla mia vita che non ripeterò mai più l'errore di invidiarti o odiarti, perché anche io, come te, ti amo.

 

 

 

Bla, Bla, Bla (Nda... maybe): Salve, salvino, amici Hetaliani (?)! Io sono nuova del fandom e, nonostante conoscessi Hetalia da quando è uscito per la prima volta, solo ultimamente me ne sono particolarmente interessata.

Purtroppo, con la scomparsa del tanto amato megavideo, le puntate sono molto difficili da reperire. Per questo ne approfitto per chiedervi un grandissimoooo favore: se conoscete un sito dove poter vedere tutti gli episodi (a parte youtube, dove sono riuscita a vederlo fino alla 32... se non sbaglio), siete tanto gentili da dirmelo? Grazie mille, anche se non lo farete! :D

Comunque, tornando a noi... ah, sì! Guardando Hetalia ho provato sopratutto un grande e immenso amore nei riguardi di Lovinitooooo! *O*Quindi, come avete potuto constatare voi stessi, ho deciso di scrivere questa pseudo-raccolta di queste venti pseudo-drabble/flashfic (in alcune mi sono lasciata andare e ho sgarrato un po' troppo...) dedicata completamente a lui... con molte spamano e alcuni riferimenti al suo rapporto fraterno con Feli. Ho cercato vari prompt su internet e li ho presi a casaccio, con alcuni ho avuto un po' di difficoltà, infatti D:

C'è da dire che non mi convincono molto, alcune mi fanno addirittura quasi schifo... bhe, non voglio dilungarmi troppo e lascio A VOI L'ARDUA SENTENZA!
Vi prego di lasciarmi una piccola recensione, anche solo per dirmi “QUESTA MERDA MI HA FATTO PERDERE UN TOT DI TEMPO DELLA MIA PREZIOSA VITA! MUORI!”. Giuro, accetto qualunque cosa, sopratutto le critiche costruttive sul mio stile di scrittura e roba varia. Un bacione enorme a tutti! Bye :3

 

  
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