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Autore: KyuBee    22/09/2012    1 recensioni
Due ragazze, due mondi diversi. Un potere quasi uguale una pensa col cuore facendo del bene, l'altra volendo fare del bene ma del male. Si chiamano Desirèe (Desy.) e Laura (Laury.) Stanno sempre isolate da tutto e da tutti.
Ma vorrebbero una amica vera.
(FINE X SHADE.)
(CIEL X ELIZABETH.)
-In revisione..
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Fine, Nuovo Personaggio, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La magia della amicizia. (Okay, non parlate di questo titolo. FA PENA!)
Rating: Arancione.
Nome del capitolo: Desy Phantomhive e Laury Moon.
                                                                                                                                              << Ehi, scendi! È il mio albero!. >>
 
 
Due ragazze, due mondi diversi. Un potere quasi uguale una pensa col cuore facendo del bene, l'altra volendo fare del bene ma del male. Si chiamano Desirèe (Desy.) e Laura (Laury.)  Stanno sempre isolate da tutti e da tutto, vorrebbero tanto socializzare con le persone.
 
Le due protagoniste:

Desy:


Laury:

 
Andai verso quel parco gigantesco, non ci andava mai nessuno. È veramente un peccato perdersi questi ciliegi in fiore, è il canto soave degli uccellini, il rumore dell’ruscello.  Mi sedetti nella panchina ammirando quel panorama mozzafiato.
Vidi un piccolo cagnolino tutto bianco rannicchiato, aveva uno sguardo abbastanza triste. Provai ad avvicinarmi senza spaventarlo..
Aveva un collare, magari l’hanno abbandonato.
- Che ce piccolo sei solo? Beh.. siamo in due. – Gli sorrisi accarezzandogli il musetto.
Mi abbaio e mi leccò tutta.
- Stai calmo. – Dissi prendendolo in braccio.
Lo feci sedere con me, guardai il collare.
Nya.
- Ti chiami Nya? –
Mi rispose con un semplice woof da cani.
Guardai l’orologio del mio cellulare, cavolo era davvero tardi! Mi padre mi rimprovera se ritardo ancora.
Mi alzai dalla panchina.
Quel cagnolino voleva venire con me.
Lo presi in  braccio e con un salto arrivai nel tetto, prendendo la strada di casa.
 
 
Oh no! Maledetta sveglia! Proprio oggi dovevi farla comoda?
Me la presi con la sveglia tirandola in testa alla mia cameriera.
Sapevo comminare solo del male alla gente.
Sbuffai e  mi misi quella divisa.
Odiavo quella gonnellina corta, anzi cortissima.
Però tutti mi dicevano che stavo veramente bene, come no.
Uscìì dal portone immenso senza salutare i miei genitori, che sicuramente avevano affari da sovrani.
Che pacchia!
Corsi come un fulmine a scuola.
Di nuovo in anticipo.
Saltai sopra un albero e mi ci sedetti.
- Ehi! Scendi è il mio albero! – Sentì una voce, la ignorai.
- Ho detto a te, ragazzina! – Continuò.
Mi accorsi solo poco dopo che era un maschio a parlarmi.
Però non lo ascoltai lo stesso, che fastidio.
Poi mi accorsi che ero scesa? Tra le sue braccia?
- Che stupida, ora che cadi pure? –
Non fiatai, non avevo mai visto quei occhi cremisi così magnetici.
“ Non ho mai visto ragazze così. Mi piace.”
Gli diedi uno schiaffo in faccia in modo di farmi scendere.
- Non mi toccare! –
Mi guardò stranita.
- Non guardami così! Io faccio solo del male! –  Scappai piangendo lontano da tutto e da tutti.
 
Driiiiin, la campanella suona. Tutti in classe, spero di non far scoppiare qualche aula.
Non conosco nessuno e sicuramente non voglio conoscere nessuno.
Entro in classe, troppe ragazze superficiali fin troppe.
Odio queste ragazze, pensano solo a truccarsi e a farsi belle ma in realtà sono dei cessi.. Girai lo sguardo c’era una ragazza dai capelli blu/cobalto se ne stava sola soletta a guardare la finestra.
Mi sedetti accanto a lei.
- Ciao. –
- Ciao. – Mi rispose e si rigirò.
Che modi.
Iniziammo la lezione, la porta si spalancò c’era un ragazzo biondo con gli occhi cremisi, mio cugino. Aveva lo sguardo freddo e cupo.
- Scusate il ritardo. –
Il professore sembra spaventato di un 15 enne, che gli cadde il gesso per lo spavento.
La ragazza accanto a me sembra spaventata dalla presenza di quel ragazzo, chissà cosa avrà comminato.
- Ragazzina, ancora non mi hai detto il tuo nome . – Si rivolgeva a lei.
-  Mi chiamo Laura. – Disse voltandosi.
“ Che bel caratterino, mi piace.”
Si sentirono gridolini e sospiri su quanto bello fosse questo ragazzo.
Lui non è il solito muscoli e senza cervello.
 
 
Ancora questo tipo..
 Non gli sarà bastato vedermi piangere?
Sono sempre la solita stupida.
- Signorina Phantomhive! Si svegli e continui a leggere la pagina. –
- Si. – Disse sbuffando.
Sembra una ragazza simpatica, gli sorrisi.
“Ha sorriso! “ Penso il ragazzo biondo.
Finalmente la lezione era finita, tutti a casa!
Usci dalla scuola per andare nel albero di sta mattina qualcosa mi blocco o meglio qualcuno.
- Dove vai? Ti ho già detto che è il mio albero. –
- NON ME NE FREGA NIENTE. – Scandì le parole.
- Ho un nome sai. –
- Non me ne frega. –
- Mi chiamo Kei. – Disse freddo.
- Si, okay. Kai o come caspita ti chiami. Fammi salire. –
- Mi prendi in giro? – Disse bloccandomi.
- Per cosa? –
- Non hai capito che ora sei il mio giocattolo personale? –
Gli tirai un altro schiaffo.
- Non ti è bastato quello di oggi? –
Si massaggiò la guancia e sorrise compiaciuto.
- Ragazzina, non mi fai paura. – Disse andosene.
- è non parlare così con una nobile. –
- Principessa, so chi sei. Un'altra cosa, tu invece non parlare così ad un nobile più potente di te. –
- Sfacciato. – Dissi con la bocca chiusa.
Bene, se le cose cattive che penso si avverano dovrà succedere qualcosa.
Voglio che gli arrivasse una trave in testa.
Non è possibile, perché non succede niente?
Pensiamo a qualcosa di buono.
Voglio una pioggia di dolciumi.
Niente.
- Mi dispiace ma i tuoi poteri contro di me non funzionano. –
- è impossibile. –
- Sono una sorta di demone. –
Me ne andai via, sconvolta. Senza degnarmi di salutarlo.
Peccato che saltai addosso a qualcuno.
 
Qualcuno mi venne addosso, ahia che male !
Ma è quella ragazza seduta accanto a me.
- SCUSAMI TANTO! – Ma che ci faceva nel tetto?
- Non mi sono fatta niente. Davvero. –
- Mi dispiace davvero! Per farmi perdonare, vuoi un gelato? –
- Ma certo! –
Ci avviamo in una gelateria veramente piena!
Dopo un ora circa arrivo il nostro turno.
- Una coppa extra! –
Ed io pensavo fossi l’unica che mangiava cose enormi senza ingrassare!
- Anch’io ! –
La giornata passò velocemente..
È la prima volta che mi diverto con una compagna di classe.
- Scusami ancora per prima! –
- Non fa niente davvero! –
- Come ti chiami? – Mi sorrise dolcemente.
- Io sono Desirèe ma tutti mi chiamano Desy. –
- Io sono Laura! Ma preferisco che mi chiamino Laury. –
- Sei la prima amica che mi sta davvero simpatica. – Continuò il discorso.
- Anche per me è lo stesso! Ora devo scappare! – Dissi andando.
- Anchio! –
Prendemmo tutte due strade diverse.
 
 
Eccoci a casa!
Mi buttai sul letto sorridendo.
Toc-toc.
- Chi sarà? –
Aprendo la porta, c’era la cameriera.
- Principessa, suo padre la vorrebbe parlare. Urgentemente. –
Sono Laura Moon, la principessa  del regno lunare.
- Ditemi padre. – Dissi andandogli incontro.
- Ho programmato un incontro pre-matrimoniale. –
- EH? – Gli dissi, non mi rispose.
- Ho detto EH? –
- Punto e basta, il jet e pronto. – Disse, mio padre. Quando si trattava di qualche affare era sempre con lo sguardo serissimo.
- Menomale che ce la mamma ad essere buona! –
Sbuffò e continuò a camminare.
Finalmente siamo arrivati.
Che castello enorme! È il doppio di quello dove abito!
- Entriamo. –
Arrivammo in una specie di sala d’attesa.
Quante persone…
- Signor Moon, potete entrare. –
- Signorina Laura, si trova in quella stanza. – Disse il padre di lui.
- E-ehm si grazie! – Dissi andando nella stanza che mi aveva indicato.
Kei?
Aspetta.
Ragioniamo.
Signore mi ha indicato la stanza dove si trova il mio nuovo .. fid..anzato.
Qui ce lui.
Lui assomiglia a lui.
È lui.
Guardarlo allenarsi, wow non mi ero accorta quanto fosse bello.
Lo fissai.
Tum-tum.
Che succede?
Tun-Tum.
Perché il mio cuore batte così?
- AH, RAGAZZINA. CHE CI FAI QUI. –
- EHM.. CHI? C-che ci faccio qui??? – Ora balbetto.. impossibile.
- Sei tu quella del incontro matrimoniale? –
- S-sì. –
Si avvicinò, iniziai ad arrossire sempre di più.
- Sai che sei molto più carina dal vicino? –
- Perché ti alleni? –
- Per proteggere le persone che amo, ovvio. –
“Io sarò tra una di quelle?”
Tun-Tum.
Mi bloccò al muro, che intenzioni aveva?
- NO! NO! NO! – Dissi allontanandomi.
- Cugino! Quale povera superficiale torturi oggi? –
 
Vidi la mia nuova amica Laura con uno sguardo preoccupato, Kei c’entra qualcosa.
- Cosa stai facendo con lei? – Dissi arrabbiata, anzi incazzata nera. Lei era la mia prima amica vera e non potevo di certo permettere.
- Mi pare ovvio. È la mia fidanzata. –
- La tua fidanzata? – Continuai.
- Ma non lo sapevi? Tuo zio mi ha organizzato un incontro matrimoniale e guarda chi mi ritrovo. –
- Giuro che se gli metti un dito addosso ti finisce male. –
- Sai che paura che mi fai, mocciosa di una cugina. –
Stavo per dargli un calcio volante ma si scostò con una velocità impressionante che stavo per arrivare sopra a Laura.
Kei la prese in braccio in tempo.
- Non voglio che rovini un bel viso così, Desireè. –
Al contrario Laura era di un rosso molto rosso.
- Sarebbe meglio che io vada! – Disse.
Scappò, non l’avevamo mai vista così triste dal primo giorno.
 
Scappai con lacrime agli occhi.
Lasciai mio padre lì, tanto non gli importava!
-Chiusi la porta della mia stanza e mi buttai nel letto piangendo: - Cosa ho fatto per farmi innamorare di te!!-? –
Sce-sa la sera non andai neanche a mangiare.
M-eglio così.
Oggi è stata faticosa.
 
 
Quello stronzo di un Moon. Non mi ha anche salutato. Non ho fame.
Controlliamo il cellulare:
Chiamate perse (7) Laura Moon.
Messaggi (2) Kei.
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Cosa vorrà mai?
Apro il messaggio:
-Credo di essermi innamorato di una baka.
Secondo messaggio:
Hai capito vero? Quella stupida ragazzina.
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Scoppiai a ridere, Kei che si innamora? Questa è nuova.
Magari è vero, ma per ora non gli credo.
Bzz bzz.
Un’altra chiamata persa.
Chiamai Laura.
- P-pronto? – -Rispose.
- Cos’è quella voce? Non dirmi che hai pianto? –
- Ti assicuro che  non ho pianto! – Chiuse la chiamata.
Mi manca, il mio Kaname.
“Ti proteggerò, Laura. “ Penso Kei nel suo castello.
 
Magari le carte del tavolo cambieranno, sarà tutto diverso.
Però io so, che mi sono innamorata.

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ANGOLO AUTRICE:
Che insolita fiction *si gratta la testa* Adesso a voi pomodori!
   
 
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