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Autore: Crystal_M    23/09/2012    5 recensioni
Scorpius Malfoy, dopo aver trovato il vecchio diario personale di Rose Weasley, la sua nota avversaria, nonché cugina del suo migliore amico, si prende gioco del povera Grifondoro, fingendo di provare anche lui attrazione per lei...o forse non sta fingendo affatto?
" Scorpius sorrise. Soddisfatto? Secondo la punizione della McGranitt avrebbe dovuto passare ogni Mercoledì sera di ronda con la Rossa, per almeno due settimane…
Di sera. Ogni Mercoledì. La Rossa e il suo bel fisichetto.
Oh si, Scorpius Malfoy era decisamente soddisfatto. "

Dopo una brutta litigata, di gran lunga peggiore delle solite, però, Scorpius decide di darci un taglio con Rose, lasciandola perdere per sempre.
Allo stesso tempo, la Weasley e suo cugino Albus creano un nuovo gioco, un gioco di sfide...
" Albus, allora, affermò con un ghigno: «Rose Weasley, ti sfido a sedurre Scorpius Malfoy!» "
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 4
 

Scorpius stava mangiando da solo il suo pranzo, quel giorno. Albus doveva parlare con sua cugina di chissà che cosa...e ovviamente lei non ne voleva sapere della sua presenza. 


Quella ragazza era proprio insopportabile. Secchiona, presuntuosa, sempre con la risposta pronta...eppure riusciva ogni volta ad incantarlo con quegli occhi color caramello, ogni volta che li guardava avevano uno sguardo infuocato...che poi fosse per l'odio verso di lui era ovvio, ma era come se svelassero un'altra faccia del suo carattere, all'esterno una santarellina so tutto io, mentre all'interno...


«Merda.» disse, buttando via il resto del suo panino e prendendo il pacchetto di sigarette babbane. 


Non poteva pensare così alla Weasley, non dopo il primo anno, non dopo quello che aveva sentito quella mattina. 


Rise amaramente ripensando a se stesso. Il primo anno ad Hogwarts era stato l'inizio della sua nuova vita, per la prima volta lontano da casa e dai genitori per così tanto tempo...aveva conosciuto delle persone fantastiche. Disobbedendo agli ammonimenti di suo padre, lui era diventato amico di quel bambino con gli occhi verdi e i capelli arruffati, figlio del famoso Harry Potter. Con lui, aveva anche conosciuto il resto della sua famiglia: James Potter, il grandissimo Capitano Grifondoro, il playboy della scuola; Fred Weasley Jr. , il più pazzo di tutti; e Rose Weasley, la timida bimba riccioluta dagli occhi color caramello e le lentiggini. 


Albus, Rose e lui erano diventati subito inseparabili; per quanto timida, la piccola Grifondoro sapeva come far valere le sue idee e ben presto ricevette il permesso di frequentare la Sala Comune delle Serpi. 


E' possibile innamorarsi a 11 anni?


Scorpius non ne era sicuro. Quello che però sapeva è che avrebbe voluto passare ogni secondo con la rossa; al cambio dell'ora, a Hogsmade, a giocare a Quidditch, in mensa...


I momenti più belli erano i loro allenamenti di Quidditch "privati"; passavano pomeriggi insieme a ridere, scherzare, giocare allo sport più bello del mondo, magico e non.


E poi...poi sono arrivate le vacanze di Natale.


Sotto consiglio di Al, Scorpius aveva detto ai suoi che sarebbe rimasto a castello a studiare. Invece era andato a Godric's Hollow, dove, con l'aiuto dei Potter, era andato a comprare regali per i suoi e della metropolvere per tornare a casa a sorprendere i suoi nel giorno di Natale. Il 25 mattina, come previsto, eccolo nel camino della sua grande e maestosa villa, la bocca ancora aperta pronta ad urlare sorpresa


Villa Malfoy non era mai stata così fredda. Scorpius era uscito dal camino e aveva iniziato a vagare per la casa, con il suo baule appresso. 


"Mamma? Papà?" aveva chiamato. Solo Pocket, il loro elfo domestico, aveva risposto.


"Signorino Malfoy! Nessuno mi aveva informato del suo ritorno! Vuole un po' di latte, un té magari? Mi dia le sue cose! Come fa freddo, come fa freddo..." 


"Pocket, dove sono papà e mamma?" aveva semplicemente chiesto.


Il piccolo elfo l'aveva guardato tristemente. "Io non lo so...padrona Greengrass non visita da tanto, signor Malfoy dovrebbe tornare a momenti..." 


Scorpius era immobile. Che cosa significava che sua madre non visitava da tanto


Ad interrompere i suoi pensieri era stato l'ingresso di qualcuno. "Pocket? Poket! Vieni qui subito, le giacche non si appendono da sole, dannazione!" aveva urlato una voce. 


Poco dopo, nel salone apparvero suo padre e una donna che rideva e scherzava, tenendolo per mano. 


Mamma! aveva pensato Scorpius. Ma quella donna non era sua madre. Quella era Millibus Bovary, strega francese in cerca di un'idiota benestante come suo padre disposto a tradire la madre di suo figlio per un bel corpicino. 


Come poi ha scoperto in seguito, la madre era andata a stare dai propri genitori, non volendo nemmeno vedere il marito. Avevano organizzato di vedersi solo nelle vacanze durante le quali Scorpius era a casa, in modo da fargli continuare a vivere la solita vita. 


«La solita menzogna!» sbuffò Scorpius, tornando al presente e accendendosi una seconda sigaretta. 


Dopo quel giorno non aveva più scritto a Rose. Non aveva intenzione di seguire l'esempio dei suoi. Non voleva ferire nessuno, nemmeno se stesso. Non aveva detto nulla alla rossa e con Albus era stato molto vago. Aveva iniziato a fumare a quattordici anni, dopo aver scoperto l'odio incondizionato del padre per quel tabacco babbano. Aveva iniziato ad essere un ragazzo misterioso; sempre e comunque eccellente in tutte le materie. Le sue amicizie si restringevano ad Albus e al loro compagno di stanza, Josh Dawson. 


Quando l'attraente compagna di casa Hailey Tames gli era saltata addosso poi, al quarto anno, lui non aveva voluto rifiutare. Lei non voleva altro che rapporto fisico e a lui andava bene così. 


Rose, comunque, lo aveva già visto con lei al primo anno; Scorpius aveva saltato il loro appuntamento, vedendosi con Hailey dall'altra parte del lago. La Serpeverde aveva già allora adocchiato Scorpius e lui sapeva che la Weasley li avrebbe visti. 


Quest'ultima, a quanto aveva riferito Albus qualche mese dopo l'accaduto, si era sentita tradita e non l'aveva più superata. 


Buttando via il secondo mozzicone, Scorpius prese una decisione: avrebbe parlato con la preside, si sarebbe inventato qualche balla e l'avrebbe convinta a cambiargli i turni di ronda. Non poteva continuare a vedere la Wesaley in privato per così tanto tempo, già quelle poche ore gli erano state fatali. Sfiorarla, guardarla negli occhi...aveva riportato a galla emozioni da troppo tempo dimenticate. 



Muovendosi a passo svelto era già giunto davanti all'ufficio della Preside. Quindi si fece forza, prese un profondo respiro e bussò. 


 

*
 

«Malfoy! Brutto, schifoso, vermiciattolo...cos'è questa storia?! Esci subito da quella dannata camera!» 


Scorpius era sdraiato sul letto a fissare la sua cartina stellare attaccata al soffitto, quando l'acuta e al tempo stesso gutturale voce della Caposcuola gli giunse alle orecchie. 


La McGranitt gli aveva creduto. E aveva scritto a Rose. 

  
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