La donna non ci badò, al fondo della stanza cerano le docce e Ron Weasley comparve con solo un accappatoio a coprire il fondoschiena.
Vedendo la ragazza ammutolì, era indubbiamente molto bella e attraente, ma che ci faceva lì?.
-Ronald Weasley?-
Le orecchie di Ron divennero bordeaux.
-Porca…-Anche Harry aveva notato la ragazza.
-Così la vostra prima fans è uno schianto?-
Ginny stava cercando di apparire del tutto indifferente. Ma la circostanza era troppo critica.
- Victor, tuo figlio si sta mangiando la tua bacchetta!-
Viktor Krum apparve dalla cucina con un grembiule a fiori gialli e un mestolo in mano.
-Devon!-
Ron prese in braccio il suo unico nipote.
-Come stai?-
Devon sorrise facendo vedere chiaramente una finestrella con solamente due dentini da latte.
-Lo sai che io e lo zio Harry ti stiamo riservando un posto nella squadra?!-
Viktor e Ron incominciarono a chiacchierare con il bambino e Ginny si diresse verso la cucina.
-Ginny…-Era un sussurro, la ragazza non fece in tempo a voltarsi che Harry le prese il polso e la trascinò in bagno.
-Harry ma che ti prende?-
Harry guardava l’amata con occhi vogliosi.
-Non ce la faccio, io ti amo con tut…-
Ginny non voleva sentire altro gli sfiorò la bocca con l’indice. -Zitto! Se ti sente Viktor…-
-Cosa me ne frega di Krum! Io amo te e tu ami me, perché lo so che ti piaccio.-
Ginny scosse la testa.-Perché fai così?-Nella sua voce c’è un briciolo di disperazione.
-Come?- Harry parve confuso.
-Perché me lo dici ora?! Dov’eri due anni fa? Quando mi sono sposata non ti sei mica alzato in piedi per gridarmi il tuo amore!-
-Se non lo amavi perché sposarlo? E poi non può essere solo colpa mia.-
-Sì, è COLPA TUA!Per sette anni ti ho aspettato, ti sono stata fedele per anni, anche se non stavamo più assieme. è colpa tua perché se invece di fartela con Lavanda mi avessi detto ciò che provavi oggi Devon Sarebbe tuo figlio! Ora scusa ma devo servire cena.-
A mezzogiorno in punto Hermione e Neville arrivarono a casa di Ginny in perfetto orario.
-Salve, saremmo arrivati anche prima ma Amore faceva la birichina.-
Tutta l’attenzione dei presenti fu rivolta prima su Hermione poi su Neville e in fine su Ron.
-Come?!-
-Sta parlando dalla sua gatta.-
Spiegò Hermione. Ron parve sollevato da quella spiegazione. Ma quella serenità durò ben poco.
-Ho sentito che i “Silents” stanno rimontando con estrema facilità…Complimenti.-
Ron e Harry sorrisero felici del complimento.
-A me hanno detto che c’è una tresca fra un giocatore dei Silents ed una commessa dell’ “Intimo Maga”…-
Neville sorrise ammiccante e Ron arrossì.
-Diciamo che è top-secret…-
Hermione guardò con odio l’amico il quale faceva battutine con doppio senso assieme a Viktor e gli altri ragazzi.
-Non farci caso.- Ginny stava sorridendo all’amica con sguardo materno.
Hermione guardò l’amica sorridendo e le sussurrò in modo a mala pena udibile. -Puoi scordartelo. Chiedimi a voce alta come sto.-
Ginny sospirò rassegnata.
-Hermione come stai?-
-Bene, direi…Hai presente Steve Proudfoot ?-
Un silenzio denso d’interesse invase le stanza.
-I,il famoso Auror?-Balbettò Harry.
Hermione annuì raggiante.
-Il figlio di Thomas Proudfoot?-
Un sorrisino malizioso comparve sul viso di Hermione.
-Il miliardario?-La voce era decisamente profonda e la frase poteva anche sembrar un mugugno, Ron era paonazzo.
-Già, lui mi ha chiesto di uscire ed io penso che accetterò!-
I pugni di Ron si serrarono come ermeticamente e gli occhi si trasformarono in due fessure.
Fine o quasi...