Sotto la luce della Luna
Osservava
le lucciole, Hermione. E guardava l’erba del prato
che circondava lo stagno divenire sempre più scura. Avvolta in uno scialle
rosso spento, regalatole da Ginny in occasione della
sua ultima festa di compleanno, alzò gli occhi al cielo, incantata dalla Luna
che padroneggiava con la sua luce bianca in quel mare di buio. Le stelle
completavano il quadro, rendendo la scena ancora più magica. La cascina dei
suoi nonni, in mezzo al campo, le dava un senso di protezione.
Udiva
solo il pianto dei grilli e il primo venticello primaverile le spostò un
ricciolo dagli occhi. Hermione tornò a guardare
l’acqua dello stagno, buia, fredda, ferma e la sua mente vagava. Lentamente chiuse
gli occhi: era tornata ai tempi di Hogwarts. Ora vedeva
Ron, con la sua fulva chioma ribelle, scherzare con
lei; poi ecco Ginny andarle incontro per dirle le
ultime novità su Draco. E infine Harry
con i suoi occhi color speranza la osservava da lontano, mentre prendeva per
mano l’altro amico.
Aprì
di scatto gli occhi: pensare al passato la faceva solo stare male. Ma sapeva
bene che quella immagine di Harry non l’avrebbe mai
più scordata. L’unico modo per fare svanire il dolore, forse, era quello di
riviverlo per l’ultima volta.
Hermione
richiuse gli occhi.
Stavano uscendo dall’aula di Pozioni quando Ron le si parò
davanti:
-Dovrei parlarti.- disse in tono
insicuro, con il volto paonazzo.
-Certo. Ma dopo l’ora di
Trasfigurazione.- fece lei cercando di avanzare, ma non riuscì a scavalcarlo.
-No, subito.- concluse Ron afferrandola per un braccio.
Hermione fu costretta
a seguirlo. Percorsero buona parte del corridoio e la mano del rosso non lasciò
per un attimo il braccio della ragazza, forse per paura di perderla.
Poi, ecco comparire Harry
davanti a loro.
-Ma… Hermione,
non avevi l’ora di trasfigurazione?- chiese avvicinandosi agli amici.
-Beh… sì...- ma mentre la ragazza
cercava di giustificarsi, Ron intervenne:
-Harry, ora non è
il momento. Abbiamo delle cose importanti da fare.-
Così scomparvero lungo il corridoio, mentre
Harry li osservava allontanarsi.
Ron portò Hermione fino ai limiti della Foresta Proibita. Lo sguardo
della ragazza lasciava intravedere tutta la sua preoccupazione.
-Cosa devi dirmi?- chiese la ragazza con un filo di voce.
L’amico balbettò qualcosa, menando le
mani in aria. Poi si fermò improvvisamente e prese a fissare gli occhi di Hermione, ridottisi a due fessure.
Le labbra del rosso toccarono
improvvisamente quelle della ragazza. Hermione restò
pietrificata, mentre le mani di Ron le cingevano i
fianchi. A quel punto non le restavano che due cose da fare: o ricambiare al
bacio con lo stesso trasporto, decidendo di vivere una storia con Ronald, o scappare via, lontano, senza farsi più viva.
Mentre pensava il bacio divenne sempre
più appassionato fino a quando anche Hermione cinse
con le mani il collo del rosso.
Hermione
aprì gli occhi, tornando con lo sguardo verso
Lo stesso pomeriggio Ron
ed Hermione erano in piedi, sotto un albero del
giardino interno alla scuola. Parlavano. Di tutto e di niente.
Ecco Harry che
si avvicinava loro. Lo sguardo intenso di Hermione
incontrò quello del moro. In un attimo la verità che la ragazza gli stava
comunicando costrinse il moro a fermarsi a metà strada. Gli occhi speranza
persero la propria luce, quando Ron porse la mano ad Hermione. Allora la ragazza
distolse gli occhi da Harry, per poi sorridere a Ron e andarsene con lui.
Una
lacrima amara rigò il volto della ragazza. Quella scelta le avrebbe pesato per tutta la sua esistenze e le stava pesando anche adesso,
quando, fissando la casa dei nonni, sapeva che Harry,
Ron e Ginny vi si trovavano
dentro. Già: avevano deciso di fare l’ultima vacanza assieme, prima di entrare
in un mondo che non era Hogwarts e che forse li
avrebbe divisi per sempre.
Stare
con Ron l’aveva resa meno scontrosa, ma anche meno
allegra, meno felice. Lei voleva bene a Ron, come no. Ma
sapeva bene che il sentimento che provava non sarebbe bastato come legame tra
di loro per una futura vita assieme. Peccato che chi lei desiderasse veramente
era… impossibile.
I've been
searching a long time
For someone exactly like you
I've been travelling all around the world
Waiting for you to come through.
-Sono
le due di notte Granger, non credi sia
ora di andare a dormire?.-
Hermione
si voltò di scatto, rimanendo seduta sull’erba.
-Come
mai sei ancora sveglio, Potter? Sarà mica colpa di un incubo?-
Harry si
sedette dietro alla ragazza, distendendo le gambe a fianco di quelle di lei,
parallele. Hermione, seduta tra le sue gambe, si
doveva quindi voltare per guardarlo negli occhi e questo fatto la rendeva più a
suo agio, spingendola a non voltarsi mai.
-Guardi
le costellazioni?-
-No.-
ammise sincera lei. –Pensavo e basta.-
-A
cosa?-
-Al
passato.-
-Ormai
quel che è fatto e fatto, Granger.- commentò
sarcasticamente Harry spostando il peso sulla mani dietro la schiena.
-Già.-
pronunciò flebilmente l’amica.
Someone like you makes it
All worth while
Someone like you keeps
Me satisfied. Someone exactly
Like you.
Attimi
di silenzio.
Solo
il fruscio del venticello tra l’erba a fare da sottofondo. Anche i grilli
avevano finito il loro pianto.
-Sono
cresciuta qui, sai.-
Harry sorrise, ma Hermione non poteva
vederlo.
-Là,
- indicò la ragazza con il dito in direzione di un albero solitario, in mezzo
alla cascina, -è dove mi rifugiavo quando mi sentivo
triste.
Harry
poggiò il mento sulla spalla sinistra della ragazza, portando le proprie mani
attorno alla vita dell’amica. Mentre Hermione parlava
del suo passato in quella casa e delle estati passate con i
suo nonni, Harry si immerse nell’odore dolce e
delicato dei riccioli castani. Chiuse gli occhi per poter respirare meglio quel
profumo di vaniglia.
I've been travellin' a hard road
Lookin' for someone exactly
like you
I've been carryin' my heavy load
Waiting for the light to come
Shining through.
Hermione
voltò appena a testa verso destra, cogliendolo sul fatto:
-Harry.
Mi stai ascoltando, vero?- domandò abbozzando un sorriso.
-Sicuro.-
rispose di scatto Harry, destandosi di colpo. Poi
divenne improvvisamente serio, mentre i loro sguardi finalmente si
incontravano: -Ma non mi hai ancora detto a chi pensavi di preciso.-
L’ombra
del sorriso sul volto di Hermione scomparve e la
paura prese il suo posto.
-Se
lo sai è inutile che io te lo dica.- intervenne lei.
Harry
emise un gemito e seccato si alzò, interrompendo improvvisamente il contatto
con l’amica.
-Te
ne vai?- chiese lei, voltandosi per guardarlo mentre
le dava le spalle.
-Lui
non è qui, Hermione!- urlò quasi lui, osservandola;
poi si calmò mentre all’espressione di Hermione si aggiungeva l’angoscia -Siamo soli.-
Anche
Hermione si alzò, prendendo coraggio.
-Forse
è meglio se andiamo a dormire.-
Someone like you makes it
All worth while
Someone like you keeps
Me satisfied. Someone exactly
Like you.
Una
breve risata nervosa precedette queste parole di Harry:
-Non
so più come fartelo capire. Vuoi una confessione in piena regola, vero? Beh… - prese
ad avvicinarsi a lei, -Sai che a parole non sono
capace.-
D’un
tratto il corpo di Harry si gettò su quello di Hermione e prese a baciarla così intensamente che,
nonostante gli sforzi, la ragazza non riuscì a resistergli.
I've been doin' some soul searching
To find out where you're at
I've been up and down the highway
In all kinds of foreign lands
Someone like you...
Attimi
infiniti riempirono i loro cuori e le loro menti,
mentre si baciavano sotto la luce della Luna. Forse era per questo che Hermione la osservava tanto curiosamente quella notte:
Fu
Harry a distaccarsi delicatamente dalle labbra di Hermione, tenendole il volto tra le proprie mani. E le
sorrise.
-Ron.-
disse lei subito, mentre gli occhi tornavano ad incupirsi, spaventati.
-Gli
parlerai.- la tranquillizzò Harry, -Anzi lo faremo
entrambi.- poi l’abbracciò, immergendosi di nuovo nel suo profumo.
-Ti
amo.- le sussurrò, -ma tu non dirlo a nessuno.-
Hermione
sorrise.
-Anche
io.-
I've been all around the world
Marching to the beat of a different
Drum.
But just lately I have
Realised
The best is yet to come.
Someone
like you...
E
-… ma tu non dirlo a nessuno.-
Notes: la canzone utilizzata è “Someone like you”
nella performance di Van Morrison
(che consiglio a tutti!)
E si… ancora io. Ancora qui.
A breve aggiornerò tutte le storie che ho in lavorazione, ma, per motivi
prevalentemente tecnici (mancanza di connessione a Internet) mi sono dovuto
assentare parecchio. Non vedo l’ora di rimettermi all’opera. Un bacio a tutti.
Dedico questa One-Shot/Song-fic a tutti gli Auror come
me che credono nell’amore tra H-Hr. Purtroppo il
periodo post HBP è molto difficile ma noi facciamoci sentire! ^__^
Drew