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Autore: _Ash    24/09/2012    2 recensioni
Questa sarà una raccolta di tante "Fantasticherie" (mi piace chiamarle così) sul mondo di Detective Conan. piccole One shot che non avranno nulla a che vedere tra loro, sentimenti vari, riflessioni, rapporto tra i vari personaggi, situazioni drammatiche, comiche,romantiche...di tutto e di più!!
Genere: Azione, Dark, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments, Movieverse, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Un unico dolore
 
Era una mattina di pioggia, tempo perfetto per una giornata come quella.
In cielo, nemmeno un raggio di sole a far capolino dalle nubi grigie che avevano coperto tutto il cielo.
Il cimitero si stava via via svuotando, una nuova tomba ora era ospite di quella terra.
Con un ultimo saluto, tutti gli invitati alla cerimonia se ne andarono, lasciando solo tre individui ancora lì, nel loro dolore.
Una donna, vestita interamente di nero, il suo volto nascosto dall’ombrello anch’esso nero, vicino a lei un vecchio che piangeva lacrime silenziose. E poi c’era lui, un bambino di otto anni.
“Torniamo a casa.” Disse ad un certo punto la donna, mettendo una mano sulla spalla al figlioletto.
“Venga signora…” disse amorevolmente il vecchio Jii, prendendo sotto braccio la donna.
I due si girarono e iniziarono ad andare, ma la madre, vedendo il proprio figlio ancora la, lo chiamò
“Andiamo Kaito, ti bagnerai tutto…”
“Voglio stare ancora un po’ qui.”
La madre capì il bisogno del figlio, così decise di allontanarsi quanto bastava per tenerlo d’occhio, ma si perse in una conversazione con un amica di famiglia che l’aveva aspettata.
La pioggia tichettava su tutto ciò che incontrava, tutto si inzuppava al suo incontro…l’erba, le foglie degli alberi, e ormai anche il povero Kaito era fradicio.
Se ne stava lì, in silenzio a guardare la piccola lapide con inciso il nome del padre, e la sua foto. Sorride.
‘Che cosa c’è da sorridere?’
Lui era tutto, la sua figura di riferimento. Colui che gli insegnò tutti i trucchi dei mestiere, colui che gli fece scoprire il mondo della magia, dell’illusionismo…
 
Passi.
Piccoli passi si stavano avvicinando al bambino,ma lui non ci fece caso. Voleva solo starsene in pace, insieme a suo padre.
“Ciao bambino.” Lo salutò una voce da bambina,ma con tono triste.
“Ciao.” Rispose scocciato senza neanche guardarla.
La bambina guardò incuriosita la lapide del nuovo arrivato
“E’ tuo padre?”
lui annuì,la frangetta ormai bagnata fradicia gli cadeva sugli occhi.
“I miei genitori abitano di là.” Disse la bambina dai capelli ramati, indicando col dito la sua destra.
Il bambino, sentendo quelle parole, incuriosito e un po’ capito, si girò verso la bambina e finalmente la vide: era una bambina alta più o meno come lui, capelli ramati corti,fino alle spalle, i suoi occhi verdi nascondevano un velo di malinconia che un bambino non dovrebbe avere. Fu colpito dal suo sguardo, uno sguardo di ghiaccio, occhi verde brillante.
“Ora non sono più da soli.” Disse lei.
“Quand’è successo?”
la bambina assunse un espressione ancora più triste, e il piccolo Kaito, sentendosi in colpa, fece spuntare dal nulla una rosa rossa e la porse alla piccola Shio.
Lei ne rimase stupita, e finalmente nei suoi occhi trovò una piccola scintilla di sorpresa che tutti i bambini dovrebbero avere.
Gli faceva tenerezza, e si sentì in colpa per aver pensato che fosse una scocciatura.
La bambina prese la rosa e lo ringraziò con un sorriso imbarazzato.
I due bambini per quell’attimo si sentirono capiti, condividevano il medesimo dolore, un piccolo sollievo per entrambi.
Poi, una voce più adulta richiamò la bambina, la quale si voltò di scatto
“E’ mia sorella.”
Si girò verso il suo nuovo amichetto
“Posso regalarla alla mia mamma e al mio papà?”
“Ma certo…”
la bambina si allontanò di pochi passi, fino a trovarsi davanti a due lapidi vicine, e lì appoggiò la rosa.
“Addio maghetto.” Lo salutò, poi si voltò e corse via.
Kaito rimase a fissare la figura della bambina che si allontanava sempre più, facendosi via via più piccola.
Poi, la voce di sua madre che lo chiamò.
Per un attimo gli sembrò di aver vissuto un sogno, ma vide la rosa rossa sulla lapide vicina.
Sorrise.
Quella bambina lo colpì nel cuore, e gli augurò di essere felice un giorno…



angolino della scrittrice: be?? vi è piaciuta??
devo dire che la coppia Kaito&Shio non l ho mai vista ^^
mi è venuta in un giorno di pioggia...
si lo so, scrivo sempre one shot tristi,ma a breve una one shot di tutt'altro genere ;)
sintonizzatevi al più presto con la prossima
Conan&Heiji-una piccola avventura ;)
   
 
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