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Autore: weitwegvonhier    24/09/2012    2 recensioni
A chiunque legga 'Teach me how to love', è una "spiegazione" dei rapporti tra Maya, David e Pierre, che non potevo inserire nella storia.
Lei era tanto innamorata, da averne paura. Aveva paura dell'amore, di se stessa e di lui. Aveva paura di vivere, e di poterne morire.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Desrosiers, Nuovo personaggio, Pierre Bouvier
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A.s. Allora bellezze, siccome sembra (e vi chiedo scusa per questo Haha) che non sia molto chiara la situazione tra Maya, Pierre e David, e siccome non voglio rendere, all'interno della storia un'idea sbagliata di questi rapposti, questo è uno spin-off, che spiega, in terza persona, come stanno le cose tra di loro. Spero che possa essere abbastanza esauriente per tutti, e che possa aiutatare a capire un po' di cosette, ecco (: Per qualsiasi cosa, ditemi pure uù

Lei era tanto innamorata, da averne paura. Aveva paura dell'amore, di se stessa e di lui. Aveva paura di vivere, e di poterne morire.
Lo amava talmente tanto da sentirselo scivolare via dalle mani, dal corpo.
Lo guardava e non ci poteva credere.
Era sempre stata una persona insicura di natura, e nell’amore poi, non aveva quasi mai neanche osato sperarci.
Ma poi l’aveva incontrato, quel giorno maledetto, gli era finita addosso corpo, anima e cuore, e non era più riuscita a togliersi il suo profumo dal cervello.
Aveva talmente paura di un amore così forte e travolgente che, prima di perdersi e affogarne, aveva preferito lasciarlo andare per la sua via.
S’inventava un miliardo di scuse al giorno per giustificare la sua scelta, per dare un senso a tutto questo, e non erano infondate, erano soltanto deboli.
Si sentiva attratta da lui costantemente, non riusciva a dimenticarlo né passava un giorno in cui almeno un pensiero non lo dedicasse a lui, quasi si sentisse in colpa a non pensarlo, quasi fosse ovvio, obbligo.
Non per questo però non si sentiva attratta dall’altro ragazzo dolce, carino, giusto.
Erano semplicemente due tipi diversi d’amore, uno travolgente e pericoloso, l’altro pacato, dolce e sicuro.
Sentiva sicurezza nello sguardo di David esattamente nello stesso modo in cui sentiva passione in quello di Pierre.
Non poteva esserci un confronto tra i due tipi d’amore, né si poteva dire che ne amasse un o più dell’altro, perché sarebbe stato come confrontare una mela con una fragola. Sono buone tutt’e due, ma in modo diverso.
Sono dolci tutt’e due, ma in modo diverso.
E lei in quel momento, in quell’istante, in quella vita…aveva deciso di essere allergica alle mele, e per quanto gli piacessero, per quanto desiderasse mangiarne una, sapeva che non poteva farlo, aveva paura di farlo e delle conseguenze che quel gesto avrebbe riportato.
Non si potevano definire questi amori, c’erano e basta, esistevano e questo la divorava, si sentiva persa con uno e ritrovata con l’altro, e per quanto sapeva che fosse sbagliato, per quanto se ne rendesse conto, non riusciva a farne a meno.
Da una parte avrebbe semplicemente voluto mandare tutto a quel paese e buttarsi tra le braccia di Pierre, essere consumata dal suo amore, vinta dalla passione e corrotta dal desiderio.
Dall’altra parte, non avrebbe voluto altro che stare per ore o giorni tra le braccia di David, che con uno sguardo la faceva sentire a casa, che le dava tutto ciò di cui aveva bisogno e con cui si sentiva sicura, consapevole, nonostante tutto, che avrebbe sempre potuto contare su di lui.
David era la certezza in persona, era l’amore più puro e dolce che ci potesse essere. Chi non l’avrebbe voluto?
E Pierre, dal canto suo, era la passione in persona, il serpente buono che ti spingeva al desiderio, che ti consumava, che ti riempiva la vita di dubbi e domande alle quali cercavi continuamente una risposta che non esisteva, ma dal quale non riuscivi ad allontanarti. Pierre era l’amore allo stato primitivo, allo stato brado, passione e desiderio. Era amore corporale e spirituale, era l’incertezza fatta persona, il contrario di David. Ma non per questo, aveva meno da dare.
La confusione si agitava nella sua testa, come una tempesta, come un tornado che mandava allo sbaraglio ogni cosa dentro di lei, cuore compreso.
Mai avrebbe voluto che qualcuno potesse soffrire di quella situazione, mai avrebbe pensato che qualcuno l’avrebbe amata e mai, soprattutto, avrebbe pensato che un giorno lei si sarebbe innamorata.
Ma le cose succedono, contro la nostra volontà, al di là del nostro potere, e non si possono controllare, né cambiare, e a volte possiamo solo cercare di limitare i danni.
Consapevole che non avrebbe potuto smettere di amare Pierre, con la paura nel corpo che la comandava, avrebbe sempre scelto David, ma non come rimpiazzo, semplicemente come salvezza.
Se Pierre era l’oceano in tempesta, affascinante e maledettamente bello, ma pericolosamente doloroso, David era lo scoglio dove potersi appigliare. Sapevi sempre dove trovarlo e sapevi sempre di poter contare su di lui.
David non era l’altro, era l’inizio di un qualcosa di nuovo, di bello e di più alla porta del suo cuore.
Pierre era troppo per lei, troppe emozioni, troppe passioni, troppe paure da dover gestire tutte in una volta, senza la sicurezza di cui aveva bisogno. Ed ecco che entrava David in gioco, al salvataggio del suo cuore, dandole in piccole dosi tutto ciò di cui aveva bisogno per poter affrontare il viaggio.
Il loro amore era vero, puro e semplice.
Esisteva.
Maya non era semplicemente pronta, in quel momento, in quel tempo, ad affrontare un amore tale, l’amore tanto forte e pericoloso che Pierre poteva offrirle.
Sarebbe stato come buttarsi nell’oceano profondo prima di aver imparato a nuotare, e senza ciambella.
David era la ciambella, e David le insegnava a nuotare.
David la teneva a galla insegnandole ad andare da sola, a muovere le braccia e le gambe, in modo tale che un giorno, il giorno in cui si sarebbe buttata nell’oceano, sarebbe stata in grado di nuotare. Persino in mezzo alla tempesta.
Nessuno rimpiazzava nessuno, ma tutti erano un tassello del puzzle indispensabile agli altri. Così come David è indispensabile per Maya, Maya è indispensabile per Pierre, che è indispensabile per il gruppo.
Ognuno ha il suo posto preciso all’interno della storia della vita, ognuno occorre a tutti per trovare il proprio posto nel mondo.
David è l’unico che possa stare vicino a Maya, è l’unico che possa aiutarla ed è l’unico che possa amarla in quel modo di cui lei ha bisogno.
Maya è una bambina che ha bisogno di crescere, ed è David che deve farla crescere. Non Pierre, non Seb, non Chuck e né nessun’altro. David è l’unico che può riuscirci, ed è l’unico che capisce e che sa fin dall’inizio come andrà a finire la storia.
David è il pezzo forte di tutto il gruppo, è il centro del puzzle.
   
 
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