Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Ricorda la storia  |       
Autore: Alexiel_Slicer    25/09/2012    3 recensioni
Sequel di -So much for my happy ending-
"Quella voce che mi aveva appena parlato fece cessare di netto il mio respiro...erano passati 6 anni dall'ultima volta che l'avevo sentita...6 lunghissimi anni ed adesso non poteva essere vero, non poteva essere reale, non poteva essere quella voce, la sua voce."
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
So much for my happy ending 2

CAPITOLO 1
-6 anni più tardi-
Il cielo era puntinato da piccole stelle brillanti, mentre il sole era andato a nascondersi già da qualche minuto facendo diventare quel manto azzurro prima di un arancione intenso, poi di un color pesca e di un rosa pallido per arrivare ad un indaco ed infine ad un blu scuro che, adesso, si apprestava a diventar nero.
Parcheggiai la mia piccola monovolume dietro il club. Quando scesi dall'auto una leggera brezza mi accarezzò facendo ondeggiare lievemente i miei capelli. Sistemai una ciocca che a causa di quel movimento andò fuori posto e con la mia chitarra in spalla entrai nel locale.
Dentro il solito odore nauseante delle sigarette fece dipingere sul mio viso una smorfia di disgusto. Detestavo quel posto, ma per racimolare qualche soldo in più con cui campare non era male.
"Guarda un pò chi c'è! La nostra stella Ronnie!" esclamò Logan, il proprietario del posto, quando mi vide.
"Buonasera Logan! C'è tanta gente dentro?"
"Abbastanza. Stendili tutti" disse strizzandomi l'occhio.
Varcai una porticina che mi portò in un lungo corridoio che percorsi fino a metà. Mi fermai davanti ad un'ennesima porta nera ed entrai in quello che altro non era che il mio camerino.
La stanza era poco arredata e solo alcuni mobili essenziali la riempivano: un grande specchio rettangolare stava appeso alla parete alla mia sinistra sorretto da una superficie bianca e lucida su cui appoggiavo pochi oggetti personali, sotto quel ripiano c'era nascosto un piccolo sgabello in legno, un appendiabiti, invece, stava all'angolo della stanza, mentre un divanetto rosso fiancheggiava la parete alla mia destra.
Adagiai la chitarra sul sofà e aprendo la custodia la tirai fuori. Ebbi il tempo di accordarla che alla porta bussarono.
"Avanti".
L'uscio si aprì scoprendo il viso chiaro di Edward.
"Ciao, Edward...che ci fai qui?".
"E me lo chiedi? Non potevo perdermi la serata della mia chitarrista preferita" disse baciandomi la guancia, poi mi porse un mazzo di fiori, per la precisione garofani rossi.
"Oh, grazie...non sono trapassata, ma comunque...".
Sul suo viso si dipinse un'espressione delusa "I-io credevo che sarebbe stato un pensiero carino...la ragazza del negozio mi aveva detto che in questo periodo andavano forte..." disse rauco con le mani dentro le tasche posteriori dei pantaloni.
"S-stavo solo scherzando...sono belli".
Sorrise.
"Adesso vado a far addormentare il pubblico"
"Non dire così...a dopo".
Impugnai il mio strumento e percorsi fino alla fine il corridoio per poi giungere sopra il piccolo palchetto. Una dozzina di persone circa erano sparpagliate tra un tavolino e l'altro, mentre altre stavano al bancone.
Inspirai una grande boccata d'aria e mi accomodai nella sedia d'acciaio al centro del palco, poi iniziai a suonare.
 
Un applauso "d'obbligo" mi accompagnò quando tornai dietro le quinte. Non ero sicura che quella gente mi avesse davvero ascoltato e che mi avessero veramente apprezzato, anzi ero certa che non l'avessero fatto e che quell'applauso era una di quelle cortesie a cui si era obbligati dalle norme sociali, un pò come quando a Natale si riceve un regalo poco gradito e si finge un sorriso felice per non dire che fa schifo. Ma a me non importava. Non volevo sfondare nel mondo della musica o chissà cosa, mi interessava solo la paga.
Sistemai lo strumento dentro la custodia e andai subito da Logan che mi consegnò una busta bianca contenente "il dio denaro", poi uscii dal locale.
"Ronnie! Te ne vai così?".
Mi girai "Oh, Ed. Scusami"
"Si vede che per te conto molto" mormorò deluso.
"Senti Edward, io con te sono stata sincera. Ti ho detto che non mi interessa avere un relazione e che voglio solo stare sola. Non ho fatto niente per illuderti e non capisco perchè ancora tu ti ostini a starmi dietro".
"Semplice perchè ti voglio bene."
"Troverai un'altra a cui vorrai bene". Infilai la chiave nella serratura dell'auto ed aprii lo sportello. Posai la chitarra nei sedili posteriori, poi entrai anch'io nell'abitacolo. Tutti quei movimenti sembrarono durare minuti, ma in realtà erano solo secondi, secondi in cui Edward era rimasto lì fermo ad osservarmi.
Si abbassò all'altezza del finestrino "Credo di meritarmi una spiegazione almeno. Perchè vuoi stare sola? Perchè non fai altro che respingermi?"
"Soli si sta meglio"
"Non è vero. E non lo credi neanche tu.".
Le mie mani strinsero il volante con forza facendo diventare le nocche bianche.
"Tu non mi conosci, non sai niente della mia vita, quindi smettila di mettere in discussione ciò che dico! Voglio stare sola! Si, voglio stare sola e non vedo che problema ci sia! Mi dispiace, ma te ne farai una ragione".
"Sei una stupida" disse indietreggiando.
Il mio piede affondò sull'acceleratore e bruscamente l'auto partì. L'ultima parola che aveva pronunciato mi ronzava nelle orecchie. Troppe volte l'avevo sentita dire, troppe volte me l'ero sentita dire ed adesso a distanza di anni quello "stupida" continuava a perseguitarmi.
Si, ero stupida.
Stupida per aver creduto di essere felice.
Stupida per essermi innamorata.
Stupida per averlo amato.
Stupida perchè nonostante fossero passati anni il mio cuore ad ogni battito continuava a scandire il suo nome.
Stupida per essere stata codarda.
Stupida per averlo lasciato.
Stupida per non averlo aiutato.
Stupida per aver fatto scivolare dalle mie dita l'amore.
Stupida perchè adesso lo rimpiangevo.


***

Beh ed eccomi qui con il sequel! :D
Avevo in programma di iniziarlo più in là, ma visto che ancora ho un pò di tempo per girarmi i pollici ho anticipato la pubblicazione. Spero che sia di vostro gradimento come la prima parte.
Baci,
Alexiel
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Alexiel_Slicer