<< Uccidetela >>

Il Joker guardò la sua amata essere presa e gettata dall'ottavo piano di un palazzo che era in fase di costruzione, sentii chiamare il suo nome e se non fosse stato per quei due scimpanzé si sarebbe lanciato dietro di lei per stringerla ancora un altra volta a se', per sentire per l'ultima volta la sua risata contagiosa nel suo orecchio.

Lacrime gli bagnarono il viso truccato e odio crebbe ed esplose dentro il suo stomaco

<< Lasciatelo >>

cadde per terra e si piegò in due dal dolore e con tutta la forza che aveva nel corpo gridò . Non era un grido umano, era un urlo così disumano che lascio' a bocca aperta tutti i presenti,pure Batman che stava assistendo nascosto da tutti loro, non pensava che il suo nemico potesse amare così tanto quella fanciulla che l'aveva trovato in una giornata d'inizio d'autunno e aveva portato 

con sé  l'estate dentro alla sua misera vita.

<< Margaret!!!! >>

 urlò questa volta << Margaret! Margaret ! Margaret! Margaret! Margaret! Margaret! Margaret! >> continuo' l'uomo uscito di testa, ormai aveva perso il controllo di se' e non sapeva come smettere di urlare così lasciò che il dolore uscii fuori dalla sua bocca finchè aveva fiato in corpo e anche dopo..avrebbe continuato esprimere tutta la sua rabbia.

Come aveva potuto ? Come ..aveva..permesso tutto ciò?

Gli aveva promesso che l'avrebbe salvata! 

Non doveva salvare lui! Doveva salvare lei! Lei! No lui! Doveva uscire dal suo nascondiglio e correrle dietro gettandosi come aveva fatto mille volte per quelle stupide persone che lo odiavano. 

Doveva salvarla! Doveva salvare la persona che per la prima volta l'aveva considerato come aveva fatto con lui. 

Cazzo è Batman! Il paladino della giustizia!

<< Batman! Dove sei finito? Codardo! Sei un codardo! Sei un codardo! Dovevi salvarla ! Me l'avevi promesso! Sei un lurido bastardo! Batmaaaaaan! >> gridò mentre due braccia forti lo 

trascinavano via.   

Batman nascosto dietro a dei tavoli si stava mordendo il labbro così forte da farli uscire il sangue..Margaret..dannazione! 

Si tolse la maschera e la gettò contro il muro spaccandola in tanti piccoli pezzi , nascose il volto fra le mani e come aveva fatto il suo nemico pianse calde lacrime che finirono sull'armatura , 

Margaret pensò Bruce, Margaret che era pronta a darli una mano , Margaret che arrivava a qualsiasi ora per tenerti compagnia pronta a farti ridere con i suoi dolci "niente -male" , Margaret che gli 

prometteva di non finire nei guai, Margaret che confessava il suo amore per il Joker, Margaret che cadeva con i pattini sul ghiaccio e si metteva a ridere insieme a lui,  Margaret che provava a organizzare una cena con loro tre , Margaret che correva verso di lui e gettandosi nelle sue braccia gli confidava che era incinta e non vedeva l'ora di dirlo a Lui.   Margaret che veniva presa e 

gettata dall'ottavo piano con il figlio del Joker nel ventre . Margaret morta .

Si era un codardo. 

Aveva ragione il Joker . 

Era un codardo. 

Doveva correre ….forse ..forse..l'avrebbe salvata. 

Oh Dio! Urlò al cielo Bruce, aspettava un figlio, non doveva finire così ! Diede un pugno contro il tavolo che cadde , sentiva ancora le urla del Joker fuori di sé .

" salvalo , salvalo Bruce " 

una voce familiare arrivò alle sue orecchie, con fatica si alzò, si doveva salvarlo non poteva permettere che anche lui se ne andasse. 

Veloce come il vento corse e seguii gli urli che si facevano più forti che mai , aumento la corsa ma quando arrivò era già tutto finito.

Un uomo al centro della stanza e dieci cadaveri intorno a lui con la faccia rivolta verso il pavimento.

Il Joker era in piedi con due pistole e un coltello in mezzo ai denti, fece cadere tutte e tre le cose quando lo vide arrivare, il trucco era tutto sbavato , i suoi occhi per la prima volta erano così umani

che Bruce fece un passo indietro  

<< non c'è più… >> borbottò mentre spostava un cadavere <<  Non c'è più  >>  continuò a dire mentre con il piede spostava i cadaveri e andava verso di lui e per la prima volta il Joker e Batman si abbracciarono come due fratelli che non si vedono da una vita.